Agnelli: «Conte fondamentale, Allegri eccezionale» - Calcio News 24
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2015

Agnelli: «Conte fondamentale, Allegri eccezionale»

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Il discorso del presidente della Juventus dopo i successi bianconeri

Niente giro sul pullman scoperto per festeggiare con i tifosi la vittoria dello scudetto e della Coppa Italia, ma la Juventus ha comunque celebrato i suoi successi stagionali. Dopo l’abbraccio allo Juventus Stadium con i tifosi, i giocatori hanno festeggiato al Top Club Banus, nota discoteca di Torino, fino a notte fonda. Mancava da vent’anni la doppietta alla Juventus, che però non ha esagerato nei festeggiamenti. Verso mezzanotte poi è intervenuto il presidente Andrea Agnelli per il brindisi: «Bravi tutti, ma adesso restiamo concentrati fino alla fine». Poi il taglio delle torte: una con l’hashtag dello scudetto “4ju33”, una con lo stemma del club e la terza per la decima Coppa Italia con la scritta “campioni”. Tra i più vivaci Arturo Vidal, che ha preso il microfono e cantato: «Ce ne andiamo a Berlino».

IL BILANCIO – Il presidente ha parlato poi allo Juventus Stadium con i tifosi Member, proclamando serenità e consapevolezza in vista della finale di Champions League: «Nella vita i sogni si avverano. Sono onorato di lavorare in una società con persone che sono competitive nel loro settore ai massimi livelli. E questo è il nostro segreto. Non voglio dimenticare nessuno. Antonio Conte è stato quello che mi ha aiutato a riportare una mentalità da Juve all’interno del gruppo e non solo conquistando tre titoli. Lo considero fondamentale per il nostro ritorno ai vertici. Allegri, poi, è stato eccezionale. Non era facile arrivare il 16 luglio e fare quello che è riuscito a fare. Merita un grandissimo applauso. Ricordo il primo giorno che ho assunto la presidenza. Tutti a dirmi che dovevamo tornare a fare sentire la nostra voce sia in Italia sia in Europa. Ci siamo messi al lavoro ma prima dovevamo ripartire da casa nostra. E non dimentico che è stata accolta la mia richiesta all’Uefa di azzerare le ammonizioni dai quarti in poi. Un dirigente del Milan mi disse che era meglio toglierle dagli ottavi visto che più di tanto non potevamo andare. Ma io guardavo oltre, perchè ci dovevamo fermare agli ottavi? Il nostro calcio deve sempre puntare al massimo. Vorrei portare i nostri 290milioni di tifosi a Berlino ma non è possibile. Abbiamo fatto delle scelte e in questi casi si scontenta sempre qualcuno ma delle decisioni vanno prese». 

IL DISCORSO – Poi è intervenuto l’amministratore delegato Beppe Marotta: «Ricordo il 16 luglio quando abbiamo varcato i cancelli di Vinovo con il presidente e il nuovo tecnico. Siamo stati accolti da calci, improperi e insulti ma sapevamo di aver fatto la scelta giusta. Massimiliano, inoltre, è bravissimo a valorizzare al meglio quello che la società gli mette a disposizione. Non si è mai smontato. Neppure quando ha perso per molto tempo giocatori come Barzagli, Asamoah, Pirlo e Caceres. Ci ha sempre detto che gli bastava quello che aveva i casa. In più ha valorizzato al massimo i nostri giovani. Morata, Sturaro Coman. E sa gestire i top. Un mix tra giovani e meno giovani che continueremo a portare avanti. Ne abbiamo altri due che sono pronti per le nostre esigenze: Rugani dell’Empoli e Mattiello del Chievo. Quest’ultimo è stato sfortunato a causa di un grave incidente, speriamo si rimetta al meglio perchè noi lo aspettiamo. La Champions? E’ la ciliegina che manca. Noi ci proveremo, siamo fiduciosi».