Allegri a Sky: «Juventus, che emozione! Mi sono divertito» - Calcio News 24
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2015

Allegri a Sky: «Juventus, che emozione! Mi sono divertito»

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L’allenatore della Juventus dopo la vittoria e la festa scudetto

Dopo la cerimonia di premiazione allo Juventus Stadium condita dalla bella vittoria contro il Napoli, Massimiliano Allegri è intervenuto ai microfoni di SkySport per commentare il successo odierno della Juventus e quello stagionale: «Oggi è stata una bella giornata di festa, conclusa con una bella vittoria. Sono emozionato. Anche oggi i ragazzi hanno dimostrato di voler vincere, giocando anche una bella partita. Non c’era modo migliore per congedarsi. E’ stata una partita bella e intensa, ho ricevuto buone risposte anche da chi ha giocato bene. Ora abbiamo bisogno di recuperare, ho concesso tre giorni di riposo, perché bisogna recuperare energie fisiche e mentali prima di preparare la finale di Berlino. Oggi nel secondo tempo si sono anche divertiti, potevamo essere meno leziosi forse, ma direi che c’è poco da recriminare oggi, mi sono divertito anche io. Boato tifosi? E’ normale che all’inizio ci fosse scetticismo, sono molto contento per i tifosi, ho un buon rapporto, c’è rispetto. Non risulto molto simpatico perché non sono uno che si lascia andare, ma sono uno che comunque si emoziona».

LA RETROGUARDIA – Il tecnico bianconero ha parlato poi della difesa: «Barzagli a lungo fuori? Anche con lui sarei comunque passato alla difesa a quattro, ho aspettato il momento giusto per dare stimoli diversi e per spostare il gioco. Non so chi avrei fatto giocare in difesa se ci fosse stato pure lui, ma so che è un giocatore straordinario. In una grande squadra ci vogliono difensori importanti e forti».

VERSO BERLINO – Infine, Allegri ha parlato in vista della finale di Champions League contro il Barcellona: «Approccio? Non c’è una ricetta per vincere, credo che ci sia già la tensione giusta, per cui non bisogna andare oltre. Mancano ancora 15 giorni, con troppa tensione poi in campo non si corre. Messi? Quando prende palla non si sa dove va. Quest’anno il Barcellona è diverso da quello di Guardiola, perché hanno una punta».