Ancelotti a Tiki Taka: «Montella innovativo. Sui casting Inter...» - Calcio News 24
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Ancelotti a Tiki Taka: «Montella innovativo. Sui casting Inter…»

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Carlo Ancelotti, tecnico del Bayern Monaco, ha parlato della sua esperienza in Germania ma anche del campionato italiano

Lunga intervista di Carlo Ancelotti, allenatore del Bayern Monaco, a “Tiki Taka” trasmissione in onda su “Italia 1” e condotta da Pierluigi Pardo. Il tecnico ha parlato del nuovo Milan di Montella ma anche del calcio italiano e della sua avventura in Bundesliga: «Montella è innovativo e competente: ha delle idee interessanti. Ho impressioni positive sul Milan, spero possano tornare in Champions. La Juventus? È una delle sette squadre che può alzare al cielo la Coppa. Al Bayern sta andando bene. L’obiettivo è arrivare alla pausa invernale in testa alla classifica e qualificati agli ottavi di Champions. Gli allenatori italiani stanno facendo molto bene come lui, Simone Inzaghi e Di Francesco. Proprietà straniere? L’importante è che siano competenti. Chiaramente il massimo è avere un presidente tifoso ma io mi sono trovato bene ad esempio con Abramovich e con Al-Khelaifi. Conte al Chelsea? Da quando ha cambiato e sta usando il suo sistema preferito sta facendo grandi cose. Non ha le coppe ed è un vantaggio in questo momento».

LE DICHIARAZIONI – Prosegue Ancelotti: «Critiche alla Juventus? C’è un eccesso di critica in generale. Si critica Higuain se non fa gol tutte le partite e poi tocca all’allenatore gestire queste cose che sono normali. La Juve, come detto, può fare bene in Champions, è una delle 7 favorite. Il più simpatico del Milan quando giocavo? Gullit era molto simpatico, anche perché quando è arrivato viveva in un altro pianeta perché non era abituato ai ritiri e ci prendeva in giro. Maldini? Sarebbe utile al Milan ma da quello che ho capito voleva responsabilità, come è normale che sia per la carriera che ha avuto e per le conoscenze che ha. Il casting dell’Inter per il nuovo allenatore? Lo feci anch’io al Chelsea e incontrai Spalletti in albergo. E’ una cosa seria perché quando scegli un mister devi conoscerlo, devi sapere come gestisce la squadra e gli allenamenti».