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Palermo, Baccaglini rassicura i tifosi: «Vicini al closing»

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Paul Baccaglini torna a parlare dopo due mesi di assenza: «Capisco che i tifosi vogliano chiarezza, ma oggi non posso dare tutte le risposte. Aspettiamo il closing»

Due lunghi mesi di assenza in un periodo storico non entusiasmante per il Palermo. Il closing tarda ad arrivare – la scadenza è fissata per il 30 giugno -, così Paul Baccaglini è tornato in città ed ha deciso di rassicurare la tifoseria dopo il lungo silenzio. Con una diretta Facebook trasmessa sul sito ufficiale del club il giovane imprenditore si è scusato per il silenzio dell’ultimo periodo: «Qui c’è uno spirito d’accoglienza straordinario e magari essere sparito, secondo la sensazione generale, mi porta a chiedere scusa. Non era mia intenzione, anzi il calore di Palermo mi ha sempre fatto sentire a casa. Vi ringrazio di questo ed è una cosa che tenevo a dire subitoTutto questo silenzio è dovuto ad un’operazione di questo calibro, che rende necessario un processo. Un processo nel quale io faccio parte di un team e tutti i professionisti che ne fanno parte hanno bisogno delle loro tempistiche. Come in una squadra che funziona bene, ognuno deve svolgere il proprio ruolo. Questo ha richiesto tempo, ma anche la copertura sotto forma di silenzio. Le fughe di notizie tirano gli equilibri sia da un lato che dall’altro e non si possono fare proclami: bisogna chiudersi in una stanza ed uscirne a conclusione avvenuta. Per quanto capisca le dicerie e le voci di corridoio usate per riempire gli spazi dai giornalisti, dico che tutto ciò è anche pericoloso».

CLOSING VICINO – «Abbiamo fatto un grande progresso in tutto questo periodo, siamo veramente molto vicini. Le due squadre sono veramente ad un ottimo punto di intersezione, ma così come ogni progetto ambizioso può portare a dei ritardi, a volte lungo il percorso possono nascere incomprensioni. Ci sono state, non lo nascondo e non vengo qui a dire che sia stata tutta una passeggiata. Fa parte del rapporto, ci sono questi alti e bassi. Non è né scontato, né banale. Tutto questo però è stato fatto con un obiettivo comune, per percorrere una strada fatta di tappe. Essere tornato a Palermo è bello, il cuore dei palermitani non si smentisce mai. Al tempo stesso, non posso far finta di non aver visto e di non aver toccato con mano il polso dei tifosi, che per prima cosa vogliono chiarezza. Oggi non posso darvi tutte le risposte che state cercando, perché bisogna arrivare al closing».

IL PALERMO CHE VERRA’ – «Quelle del tecnico Tedino e del ds Lupo sono scelte fatte tramite un dialogo tra le due parti. Un compromesso, appunto, che fa parte dell’interregno. Con Tedino ho avuto la possibilità di discutere varie tematiche sportivo-tecniche, vedendo in lui una persona preparata. Mi ha chiesto un’opportunità e credo sia onesto, legittimo. Credo che i tifosi non solo avranno modo di conoscerlo, ma anche la voglia di dargli quest’opportunità che merita. Domani ci sarà la conferenza stampa alla quale ho deciso di non partecipare, perché le domande verrebbero convogliate verso di me e le nuove figure societarie invece devono presentarsi al meglio».