Beppe Marotta sul girone di ferro: «Ci sarà da soffrire, ma dobbiamo qualificarci» - Calcio News 24
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2015

Beppe Marotta sul girone di ferro: «Ci sarà da soffrire, ma dobbiamo qualificarci»

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Il DG della Juventus sparge ottimismo in vista della nuova Champions e aggiunge: «Acquisti last minute? Solo se servono…»

QUI MONTE CARLO Sembra la più classica delle barzellette – ci stanno un italiano, un inglese, uno spagnolo ed un tedesco – ed invece è il temibile girone D della Champions League 2015/2016. Quello uscito fresco fresco dall’urna di Monte Carlo e che vedrà la Juventus giocarsela da qui a dicembre con Manchester City (esordio all’Etihad Stadium il prossimo 15 settembre), Siviglia (occhio alla trasferta al Sánchez Pizjuán prevista per l’8 dicembre, ultimo atto del gironcino) e Borussia Monchengladbach, nobile decaduta del football tedesco anni ’70 (eliminò in Coppa Campioni il Torino di Gigi Radice in un’epica sfida andata in scena nell’autunno del 1976: davvero altri tempi).

L’EQUILIBRIO PRIMA DI TUTTO Niente male, davvero niente male per una Vecchia Signora che sarà sì vice-campione d’Europa in carica, ma che l’autunno scorso chiese permesso all’Atletico Madrid (comodo 0-0 allo Stadium nell’ultima partita in programma) pur di accedere agli ottavi della competizione dopo aver sudato abbastanza contro le non trascendentali Malmoe (che quest’anno si è beccato Paris Saint Germain e Real Madrid: auguri!) e Olympiacos. Verrebbe quasi da tirare fuori il famoso adagio “peggio di così non poteva andare”, ma Beppe Marotta – intercettato nella mixed zone del Principato – getta secchiate di acqua gelata sul fuego della vigilia: «Girone complicato? No, semmai altamente equilibrato. Questa d’altronde è la Champions e partite facili non ne vedo in programma per nessuno: la stessa Roma se la gioca sul filo dell’equilibrio. Come è ovvio che sia -prosegue il dirigente – partecipare ad una competizione del genere significa soffrire non poco, ma noi dobbiamo ottenere la qualificazione a tutti i costi. E da questo punto di vista restiamo ottimisti come sempre.»

MERCATO, ULTIMO ATTO Appurato che i Citizens del Kun Aguero potrebbero essere (perlomeno sulla carta…) i contendenti numero uno del gruppo D ed i tedeschi del ‘Gladbach, allenati dallo svizzero Lucien Favre, gli insidiosi outsider, decisiva a questo punto potrebbe essere la doppia sfida col Siviglia (il 30 settembre primo atto a Torino) che – pur spuntata di Carlos Bacca –  ha appena conteso a suon di gol la Supercoppa Europea ad un certo Barcellona; ma Marotta non abbocca: «Niente graduatorie, sono tutte gare meritevoli della massima attenzione. Quella col Siviglia è sicuramente affascinante perché ritroveremo da avversari sia Fernando Llorente che Ciro Immobile.». Forti a quel punto di maggior fantasia in mezzo al campo? «Non è facile trovare giocatori che rispondano a certe caratteristiche – conclude il DG – ma noi ci impegneremo fino all’ultimo minuto disponibile del calciomercato pur di avere l’uomo giusto per le nostre esigenze. Quello giusto, però: comprare tanto per comprare non rientra nella filosofia della Juventus.». Parole diplomatiche in vista di un futuro tutto da scrivere. E domenica, tanto per cambiare, c’è già Roma-Juventus all’Olimpico: un piccolo contigente Champions all’interno di un campionato italiano partito con non poche sorprese.