Bertolacci: «Roma? Ora non ci penso» - Calcio News 24
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2014

Bertolacci: «Roma? Ora non ci penso»

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Il centrocampista del Genoa punta piuttosto all’Europa

Dall’infanzia trascorsa a distruggere bicchierini di famiglia dell’Ottocento al sogno di diventare pilota come il padre: insolita la crescita di Andrea Bertolacci, che ha rivelato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport di essere stato un tifoso del Milan. «Il mio idolo, specie negli anni del Milan. Ero così appassionato che mi feci crescere pure il codino. Pensi che mia madre ancora lo conserva, quel codino. A quei tempi ero pure milanista, poi mio papà mi prese e mi spiegò un attimino dove sono nato…», ha dichiarato il centrocampista del Genoa.

GLI ALLENATORI – Bertolacci è cresciuto nella Roma di Andrea Stramaccioni: «Con lui feci i salti: Allievi sotto età, Primavera sotto età». Chi lo volle con i grandi, invece, fu Luciano Spalletti, che lo ha fatto crescere prima dell’esperienza a Lecce: «Anni bellissimi, alla fine del primo lasciai persino lì la macchina. Ero convinto di tornare». Poi arrivò la chiamata di Zdenek Zeman, che lo riportò a Roma: «Non so cosa successe con lui, feci solo l’inizio del ritiro. Non mi disse niente, non ricordo grandi chiacchierate neanche con gli altri, era fatto così. Con Luis Enrique invece potevo rimanere, ma espressamente chiesi di tornare a Lecce». L’ultimo maestro è Gian Piero Gasperini, con cui ha fatto il salto definitivo: «Ora gioco nel vivo della manovra, tocco più palloni e posso inserirmi, una delle mie caratteristiche migliori». E ora è il turno anche di Antonio Conte, che lo ha convocato in Nazionale elogiandone le qualità: «Forse l’azzurro l’ho meritato per questo. Il calcio moderno è intensità, devi saper fare tutto. E Conte in azzurro mi ha fatto capire che apprezza la mia applicazione e la mia voglia di imparare».

TRAGUARDI – E, infine, tra i sogni europei e le voci su un possibile ritorno alla Roma… «Ce lo meritiamo. Siamo forti e difficili da affrontare, però un obiettivo ce lo daremo a marzo. Futuro? Adesso non ci penso, alla Roma. La mia idea è sempre stata quella di crescere, potevo farlo solo giocando con continuità e a Roma di spazio ne avrei avuto poco. Anche quest’anno potevo restare, ma ho scelto di tornare al Genoa. Ed è qui che sono arrivato in azzurro», ha concluso Bertolacci.