Bologna, Donadoni: «Lavoriamo e sudiamo per fare il risultato»
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Bologna, Donadoni: «Lavoriamo e sudiamo per fare il risultato»

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Bologna, Mister Donadoni in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Inter valido per la TimCup: le parole lapidarie del tecnico sulla salvezza, il mercato e il girone di ritorno appena iniziato

Salvezza quasi raggiunta per il Bologna di Donadoni che adesso può concentrarsi per l’impegnativo match contro l’Inter in TimCup. La vittoria maturata contro il Crotone ha dato nuova linfa all’undici rossoblu che tra breve potrà nuovamente avvalersi delle prestazioni sportive di Verdi, vicino al recupero completo. Se dietro la situazione non sembra preoccupare, ci sono tre squadre che arrancano, c’è invidia per quelle che invece stanno continuando a fare bene, cosa che Donadoni vorrebbe fare nel girone di ritorno con il suo Bologna. Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro la squadra di Stefano Pioli (uscita anch’essa vincitrice in campionato nel match disputato contro il Chievo – Verona, per 3-1), Donadoni fa il punto della situazione non sentendosi comunque ancora salvo e pensando subito agli obiettivi da raggiungere, in primo luogo chiudere la sessione di mercato rafforzati per fare più punti del girone di andata.

DONADONI LAPIDARIO E CHIARO: SALVEZZA E MIGLIOR PUNTEGGIO NEL GIRONE DI RITORNO – «Si parla di salvezza e lo si fa usando il condizionale ti fa capire come i giochi non siano chiusi» esordisce in conferenza  stampa «Sabato dopo la partita ho sentito considerazioni che non aiutano; non abbiamo ancora raggiunto il nostro obiettivo, è sbagliato dire che non abbiamo stimoli. Questa squadra può avere limiti e difetti, ma su questo dobbiamo costruire cercando di tirare fuori  il massimo. Una volta chiusa la porta del mercato, per fare il meglio che si può, bisognerà, partendo dalla dimensione che sappiamo di essere, fare il massimo. Parlare bene di Saputo è inevitabile, bisogna alimentare l’ambiente a far bene, se tutte le componenti lo faranno sarà utile alla piazza. C’è una rassegnazione che non mi piace. Invece che fare calcoli sula retrocessione, abbiamo fatto 23 punti all’andata, cerchiamo di farne 25/26 al ritorno: questo deve essere lo spirito. Io guardo a quelli che stanno davanti a me e sono invidioso: non sono felice perchè dietro fanno peggio, ma scontento perchè davanti fanno meglio. Non andremo a fare delle passeggiate in giro per l’Italia: qua si suda e si lavora perchè la domenica si vuole raccogliere qualcosa».