Buffon: «Juventus, riproviamoci ancora» - Calcio News 24
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2015

Buffon: «Juventus, riproviamoci ancora»

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Il capitano bianconero insegue ancora il sogno della Champions

Non è uno che si arrende Gianluigi Buffon, che dopo aver visto assistito alla festa del Barcellona in Champions League non ha alzato bandiera bianca ma invece rilanciato: il portiere della Juventus continua ad inseguire il sogno di alzare al cielo l’ambito trofeo. «Finché mi sento bene e gioco così, perché smettere? Noi avevamo le nostre armi da giocare e non abbiamo rimpianti perché ce le siamo giocate al massimo. Per un tratto di gara, siamo andati vicini a vincere più del Barcellona. Purtroppo proprio in quel frangente abbiamo finito per perderla, la Coppa: ci siamo lasciati andare all’entusiasmo anziché provare a gestire l’1-1. Sarebbe stato meglio evitare di concedere spazi al Barcellona, che va a nozze con certe situazioni», ha dichiarato, come riportato da Tuttosport, Buffon all’indomani della finale di Berlino.

ORGOGLIO E DIGNITA’ – E si spiegano anche così gli improperi volati dopo il gol di Luis Suarez, ma il capitano bianconero chiarisce: «I vaffa… non erano diretti a nessuno in particolare. Semplicemente mi dispiaceva perché ci siamo ritrovati sotto dopo che avevamo pareggiato 10 minuti prima e avevamo avuto la sensazione che ci fosse mezzo rigore o un rigore per noi… Ma bene inteso: non abbiamo perso per il rigore non dato. Abbiamo perso perché i giocatori del Barcellona sono, sono stati più forti di noi. Il Barcellona crea problemi a chiunque: è la squadra più forte del mondo. Per questo dico con orgoglio che noi siamo stati bravi a rimanere aggrappati alla gara anche soffrendo. Non dobbiamo avere rimpianti: ci abbiamo messo tanto orgoglio e tanta dignità. Ci era capitata una buona opportunità per vincere la Champions, ma non cambia nulla. Lo sport è così, come la vita: ti prende e ti dà, ti regala gioie o ti fa provare amarezze».

NUOVO ASSALTO – Insomma, Buffon vuole riprovarci: «Finché sto così, però, non alzo certo bandiera bianca! Insisterò con l’inseguimento della Coppa. Berlino ci ha dato una consapevolezza diversa rispetto a prima, perché abbiamo dato delle risposte importanti. Dire secco che puntiamo a Milano sarebbe presuntuoso: non è che venivamo da 18 semifinali, quest’anno… Ma siamo stati bravi, fortunati e meritevoli di questo grande cammino europeo. L’anno prossimo, per avere una nuova chance a San Siro, dovremo fare in modo che si ripetano le stesse cose».