Cagliari, Festa: «Gioca chi crede nella salvezza» - Calcio News 24
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2015

Cagliari, Festa: «Gioca chi crede nella salvezza»

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Il tecnico del Cagliari ha presentato la sfida con la Fiorentina

Tanta emozione per Gianluca Festa. Il tecnico del Cagliari ha preso il posto di Zeman in settimana, e domenica siederà per la prima volta sulla panchina dei sardi: l’occasione è la 32^ giornata di Serie A, con la trasferta contro la Fiorentina in programma. Ecco come ha presentato la sfida il neo-tecnico rossoblù: «Io non ho preoccupazioni. Qua c’è solo concentrazione e voglia di far bene. Essere chiamati per allenare il Cagliari è una grande soddisfazione ed una grande gioia. La squadra è parte della mia famiglia. Ho fatto tutta la trafila nelle giovanili, fino a giocare tanti anni in A e in B. I giocatori sono tranquilli e motivati, credono nella salvezza e hanno voglia di fare bene. Dobbiamo provare a dare il massimo in queste sette partite, e io cercherò di trasmettere semplicità ed entusiasmo, poi in campo scendono i ragazzi».

LE RICHIESTE – Festa ha proseguito: «Il presidente Giulini mi ha chiesto di provare a riaccendere la luce, di liberare la testa dei giocatori dalla tensione, dalla zavorra che impedisce di dare il meglio: più si è liberi dal punto di vista mentale, più la performance migliora. Adesso abbiamo sette gare a disposizione, non vogliamo rischiare di lasciare nulla di intentato, comunque vada. E’ in questi momento che si vede l’atleta, quando le cose non fanno bene». Poi, sulla Fiorentina: «Sarà una gara impegnativa, secondo quanto visto anche ieri in Europa League. Sono una squadra che ha grandi individualità e molto organizzati. Proveremo a fare del nostro meglio, senza timore. Dopotutto, a questo punto non ci spaventa più nulla. Il modulo lo deciderò solo dopo i prossimi due allenamenti, senza inventare o stravolgere nulla. Al limite proverò a correggere ciò che non ha funzionato. I giocatori sono tutti a disposizione, chi dimostrerà di crederci, giocherà. Questo discorso vale per tutti, per gli anziani, che sono un valore aggiunto con l’esperienza e l’attaccamento, ma anche per gli altri. Del resto, se non c’è la giusta concentrazione, il modulo lascia il tempo che trova».