Wanda Nara: «Juventus e Napoli vogliono Icardi» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Archivio

Wanda Nara: «Juventus e Napoli vogliono Icardi»

Pubblicato

su

La moglie-agente del capitano dell’Inter: «Per lui i nerazzurri prima di tutto»

Nuove dichiarazioni di Wanda Nara, moglie e agente di Mauro Icardi, capitano dell’Inter, ai microfoni della trasmissione QSVS su TeleLombardia: «Per Mauro c’è l’Inter prima di tutto, questa è la verità, sto lavorando per il bene di Mauro. Mi sono messa in mezzo perché sapevo la sua voglia di rimanere, ha un rapporto bellissimo con Mancini, con la società e con i tifosi. Sono sempre stata in mezzo per accontentare Mauro e la sua voglia di rimanere: per questo abbiamo dato all’Inter il 50% dei diritti di immagine».

LE DICHIARAZIONI – Prosegue Wanda Nara: «Io voglio migliorare la sua situazione all’Inter, per farlo restare. L’anno scorso ha rifiutato un contratto importante perché voleva restare all’Inter. Mauro ha sempre detto che rinunciava a tutto per restare all’Inter. Secondo me la parola viene prima di tutto, ha rinnovato la scorsa stagione ma non alle cifre che si dicono in giro: è stato sul mercato, è vero. Ho sempre rifiutato le squadre, perché lui vuole restare: per questo ha firmato fino al 2019».

POSIZIONE NETTA – Ancora Wanda Nara: «Valorizzato il valore di Icardi? L’Inter lo valorizza, so quanto si chiede sul mercato per lui: l’anno scorso si parlava di una certa cifra, ora si parla di più del doppio. L’Inter sa quello che Mauro dà per la maglia, vuole rimanere e non gli piacciono tutti questi casini. Anche gli sponsor dicono di andare via con il contratto che vale il doppio, ma Mauro rifiuta tutto: vuole veramente restare all’Inter, questa è la situazione. Le dichiarazioni di Ausilio? Sono rimasta male delle sue parole.  Avevo parlato con Fassone, è rimasto un bel rapporto, che ho anche con Ausilio. Quante volte nei giorni passati ho chiesto un colloquio con la società? Ho chiesto tante volte se Mauro fosse sul mercato, si parlava di tante squadre: so che di due squadre sono veri gli interessamenti. Sto dicendo la verità, non voglio rompere il rapporto perché è bellissimo: oggi mi ha chiamato Fassone, mi ha detto che ciò che dico gli sembra giusto. Preferisco essere sincera su Twitter o in tv piuttosto che essere falsa in conferenza stampa. Ci sono due squadre italiane su Icardi: la Juventus c’era già, l’altra è il Napoli».

QUANDO LASCERA’ L’INTER – Conclude Wanda Nara: «Mauro l’anno scorso aveva un contratto che faceva ridere, magari la gente non lo sa. La Juventus ha contattato me? No, direttamente no e non può farlo: mi hanno detto che c’è stato un incontro con la società. Icardi potrebbe accettare club italiani? No, ripeto che è da due anni che lascia il discorso stipendio, Champions League in secondo piano: mette in primo piano la squadra. Lui è una persona correttissima, ha 23 anni e sembra un ragazzo così, ma è un uomo. Lui pensa in maniera diversa dagli altri, lascerà l’Inter dopo aver vinto qualcosa di importante: io voglio accontentare mio marito, è così».

RAPPORTO CON MANCINI E AUSILIO – Di seguito le ultime dichiarazioni di Wanda Nara: «Ausilio? Ho parlato in privato con lui oggi: non ho niente da dire, lui sa quello che vale Mauro. Penso che Mauro sia un giocatore che non debba essere messo in questa polemica, con tutte le squadre che ha rifiutato. A Mauro non sono piaciute le sue parole, neanche a me: dopo ognuno è libero di dire ciò che vuole. Percentuali? Non le so. Io so che la nuova società la pensa come Mauro, cioè che deve rimanere: gli vogliono bene e lo vogliono dentro la squadra. Qua a Milano mi trovo benissimo, ci sentiamo tutti a casa. Ho il contratto di Mauro in mano e le cifre che circolano in giro non sono vere. Mancini lo vuole, credo che non si trovi un calciatore che segni come Mauro. Rapporto con Mancini? E’ perfetto, Mauro lo rispetta e gli vuole bene: la decisione credo sia stata una scelta di Mancini. Mauro lo ringrazia sempre e gli piace come allenatore, ogni volta lo sottolinea: Mauro pensa che vicino a Mancini può crescere ulteriormente, sia come calciatore che come uomo».