Calciomercato, le pagelle: Carpi - Calcio News 24
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2015

Calciomercato, le pagelle: Carpi

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Analisi di acquisti e cessioni della sorpresa dell’ultima Serie B

Presentarsi in Serie A con l’etichetta della sorpresa, di quelle sorprese che restano impresse tra le storie più belle del calcio italiano, crea per contrappasso ovvie difficoltà con cui scontrarsi. L’euforia di una realtà finora distante dalla ribalta del calcio che conta, come il Carpi, può fare da propulsore e la scelta di continuità rappresentata da Castori può fare da garanzia, ma il rischio disillusione in questi casi è sempre dietro l’angolo: la missione di Sogliano, subentrato a Giuntoli, è stata di quelle delicate e solo la dura prova del campo potrà stabilire la qualità del mercato portato a termine. Da un lato continuità dunque, con la conferma di Castori, d’altro canto però non sono mancati stravolgimenti come la fine dell’era Giuntoli e, concentrandosi sul campo, l’addio inatteso di Gabriel, sostituito da un Brkic apparso piuttosto in difficoltà nella prima uscita contro la Sampdoria, e il rinnovamento sempre rischioso per le neo-promosse in cerca di punti vitali per salvarsi.

MIGLIOR COLPO – Alla fine il Carpi è riuscito ad assicurarsi il centravanti a lungo inseguito: tanti nomi erano emersi per l’attacco, da Amauri a Gilardino, ma da ieri Marco Borriello ha scelto di rompere gli indugi firmando e mettendosi a disposizione di Castori, per ripartire da una piccola realtà per tornare protagonista. Pur non sottovalutando gli arrivi di Marrone e Cofie, innesti validi per il centrocampo, occorre sottolineare come – per una squadra intenzionata a salvarsi – la presenza di un centravanti in grado di dare esperienza all’attacco, e di fornire un contributo corposo di reti a fine stagione, risulti una prerogativa irrinunciabile. Certo, pensando all’ingaggio di Borriello, non mancano le incognite: occorre andare indietro di due anni per trovare un Borriello decisivo ma, in tal senso, sarà fondamentale la fiducia di Castori e della piazza verso quello che dovrà, per forza di cose, essere il trascinatore della squadra.

PUNTI DEBOLI – La retroguardia a disposizione di Castori, uno dei punti di forza della squadra capace di conquistare il primo posto nell’ultimo campionato di Serie B, presenta diverse incognite all’alba di questo campionato di Serie A: difficilmente l’arrivo degli esperti Zaccardo e Spolli potrà regalare ai biancorossi quella solidità necessaria per uscire indenne contro avversari di alto livello. La speranza è che la squadra riesca a sopperire alle lacune individuali con l’atteggiamento e l’organizzazione dell’undici schierato da Castori. Resta anche l’incognita di un gruppo che ha comunque subito qualche stravolgimento in ruoli nevralgici, perdendo elementi anche importanti nella cavalcata dello scorso anno come Gabriel e Porcari, i due più schierati nella scorsa stagione. Se le incognite principali sono in difesa non mancano, in realtà, dubbi su alcuni aspetti del reparto avanzato: Borriello dovrà ritrovare lo smalto dei tempi migliori, come detto, mentre Matos sarà chiamato ad avere quella continuità fin qui mai trovata, né in viola né in Brasile. Wilczek, dal canto proprio, dovrà superare il trauma del passaggio da un campionato come quello polacco alla Serie A.

VOTO FINALE –  Pur con le incognite del caso, sulla carta, il mercato condotto da Sogliano può meritare la sufficienza: 6 è il voto al mercato degli emiliani. Da sottolineare gli ultimi giorni più che mai concitati, con colpi arrivati sul finire della sessione estiva: Zaccardo, Cofie, Gino e lo svincolato Marco Borrielo sono andati così ad aggiungersi a Spolli, Brkic, WallaceLazzari, Martinho, Iniguez, Marrone, Igor Bubnijic e Gabriel Silva (a sancire una corsia preferenziale di mercato in direzione Udine). Un mercato, quello del Carpi, basato fondamentalmente sugli arrivi a parametro zero e sui prestiti: fare di necessità virtù è stato il motto della dirigenza emiliana, andando a puntare su esperti elementi in cerca di riscatto, Borriello, Zaccardo e Lazzari su tutti, e su giovani chiamati ad esplodere definitivamente come Bubnjic, Cofie e Matos, senza sottovalutare lo juventino Marrone, ormai venticinquenne, atteso alla stagione del rilancio dopo un’annata sciagurata a causa degli infortuni. Il segreto, per uscire indenni dalla prima stagione in Serie A, si lega alla possibilità che Castori riesca a trasmettere ai nuovi quello stesso spirito, quella stessa solida coesione, che ha permesso, contro ogni pronostico, ad una piccola realtà di affacciarsi tra le grandi del calcio. Riusciranno i vari Zaccardo, Marrone, Lazzari e Borriello a rendersi i nuovi artefici del miracolo? Al campo la sola, e ardua, sentenza.