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Milan tra fair play finanziario e rifinanziamento: le mosse di Fassone

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Milan tra rifinanziamento e FPF: le date decisive per Marco Fassone che negozia il voluntary agreement con l’UEFA

I rapporti del Milan con l’Uefa in materia di fair play finanziario ruotano attorno ad un rinvio. Nei giorni scorsi, Marco Fassone, ha deciso di chiedere il voluntary agreement, introdotto nel 2015 dall’Uefa: in sostanza, un club in difficoltà in rispetto del FPF può chiedere all’UEFA di attivare questa procedura. Con la quale viene lasciata più libertà di manovra ma è molto rigida con la sanzioni da attivare in caso di mancato rispetto dei piani concordati. Come riporta La Gazzetta dello Sport, Fassone incontrerà la UEFA a novembre ed è presumibile che solo intorno a marzo-aprile del 2018 verrà sottoscritto il nuovo voluntary agreement. Nel triennio 2018-2021, visto che la stagione 2017-2018 sarà una sorta di ‘anno franco’ per i rossoneri, il Milan dovrà contenere il rosso di 30 milioni.

Milan tra rifinanziamento e FPF: le date decisive

Per quel che concerne il piano da concordare con la UEFA, quel progetto-fatturato da 524 milioni di euro entro la stagione 2021/2022 non sarebbe stato presentato all’organizzazione europea, ma si tratterebbe invece di un progetto a uso interno, studiato da Fassone per Li Yonghong. Il Milan si prepara a incassare qualche sanzione nell’estate 2018: l’Uefa, infatti, potrebbe limitare la rosa di norma di 25 giocatori o il mercato rossonero qualora dovesse punire il Milan a causa dei loro conti. C’è poi anche la questione del rifinanziamento: nelle idee dei dirigenti c’è la volontà di aprire una sede in una città ancora non definita in Cina. Da cui il Milan, per quel mercato, prevede entrate milionarie per un progetto legato all’academy e all’insegnamento del calcio nelle scuole cinesi. Inoltre, nell’autunno 2018, il Milan rifinanzierà il debito contratto con Elliott e chiederà un prestito ad un istituto bancario per estinguere il debito con il fondo di Paul Singer, decisivo per arrivare al closing.