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2015

CN24 Awards – Top 10 procuratori, giugno

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I 10 agenti più influenti sul mercato del mese di giugno: la classifica

Un, due, tre… si riparte. Mese di giugno, ricomincia la cavalcata verso i Calcionews24 Awards per la categoria procuratori. Abbiamo usato il verbo “ricominciare”, perché il passato (ovvero i cinque mesi precedenti) non si può cancellare e rimane inciso a fuoco nel glorioso mondo di internet (a proposito, QUI troverete la penultima classifica, quella di maggio), ma è in verità proprio a giugno che i giochi si aprono per chi, per necessità (tanta) e per diletto (un po’) lavora soprattutto con il calciomercato. La sesta classifica del 2015, la rincorsa al premio più nuovo dell’anno, fresco come una secchiata d’acqua del figlio della vicina di lettino mentre riposi in spiaggia dopo mesi di fatiche, è quindi una delle più importanti. Probabilmente la prossima lo sarà ancora di più. E quella dopo ancora di più. E quella dopo chissà, il futuro è per natura ignoto.

UNA NOVITA’ – Prima di inoltrarci nella classifica mensile di giugno, vogliamo presentarvi la prima novità in vista dell’estate: una grafica nuova di zecca, un capolavoro di design come il “lato B” di Federica Nargi in vacanza a Mykonos, per aiutarvi nella comprensione della nostra classifica (ci proviamo almeno, visto che spesso è un mezzo intrigo anche per noi). Nella nuova classifica abbiamo introdotto due elementi. Il primo: una distinzione tra coloro che nel mese precedente hanno operato in maniera più massiccia da classici agenti FIFA (come si chiamavano una volta) piuttosto che come intermediari per giocatori e società (distinzione che ormai, precisiamo, a termini di regolamento non ha più senso ed infatti non avrà valenza per la classifica finale, è utile giusto per spiegare a chi non conosce le trame di mercato chi fa cosa, ma soprattutto come). Il secondo: un resoconto dei premi da “procuratore del mese” (quelli che di tanto in tanto vedete spuntare con il loro faccione nella homepage del nostro sito, quando non ci sono pubblicità) per rammentarvi chi, nei termini della classifica generale, al momento è in lizza per la conquista finale del premio. Non esiste soltanto la classifica per l’agente dell’anno 2015, comunque, perché a fine anno assegneremo anche il premio per i procuratore emergente ed il premio alla carriera. Giovani e diversamente giovani, tutti qui.

UNA PRECISAZIONE – Abbiamo a lungo dibattuto su quali parametri premiare per la classifica di giugno: ore intense a discutere, è volata anche qualche sberla, qualcuno è morto ammazzato ma non lo abbiamo ancora comunicato alla famiglia (anzi, cogliamo l’occasione per farlo), alla fine però ne siamo venuti fuori con una decisione che ci pare abbastanza saggia. Abbiamo deciso di premiare soprattutto coloro che nelle ultime settimane sono riusciti a portare a casa affari in via ufficiale. Lo abbiamo già detto? Allora lo ripetiamo: la nostra non può essere una classifica oggettiva se tiene conto dei nostri gusti soggettivi, ma prova quantomeno a perseguire crismi di oggettività. Dunque ci pareva giusto dare una spinta a coloro che hanno già portato a casa (o sono lì lì per farlo insomma, non siamo fiscali ad aspettare il comunicato ufficiale a tutti i costi) qualche affare. Tutto il resto, ovviamente, rientra poi nel nostro personalissimo giudizio, visto che per gli agenti, a differenza che per gli attaccanti, non è possibile stabilire aritmeticamente chi segna di più. Al massimo chi guadagna di più, ma questo al lettore non interessa e poi è anche giusto che ognuno si faccia gli affari suoi. E poi siam mica la Guardia di Finanza.

CALCIONEWS24 AWARDS: LA CLASSIFICA DI MAGGIO

LA CLASSIFICA – Pronti? Via. Non vi tediamo ulteriormente e vi presentiamo la classifica di giugno, dal basso verso l’alto. P. S. C’è un nuovo agente del mese!

10. FRANCESCO LINGENTI Volevamo dare una ventata di aria fresca alla classifica, visto che mese scorso non c’erano state new entry, mettendo dentro un nome che a molti di voi non dirà molto, poco ma sicuro. Francesco Lingenti è uno degli agenti della Universal Group (nome che trae origine da una casa di produzione cinematografica che esporta kolossal, sarà un caso?), una delle agenzie di nuova generazione del mercato europeo. Il nostro premio è ad personam: per facilitarci la vita abbiamo scelto mesi fa di premiare i singoli agenti e non le società di procuratori (che pure ci sono, esistono, ed hanno un grosso peso specifico sul mercato attuale). In questo caso però Lingenti è una delle punte di diamante di una formazione ben più vasta formata da Riccardo Napolitano, Francesco Marseglia, Gennaro Iezzo (sì, proprio lui, l’ex portiere del Napoli), Cristiano Danna e Dario Nasta. Lingenti è colui che si occupa di mercato italiano e, nello specifico, venendo al motivo per cui lo abbiamo inserito in classifica, è colui che si occupa della mediazione di Axel Witsel dello Zenit San Pietroburgo con club italiani (diciamo soprattutto Milan, ecco). Settimane fa c’è stato un momento preciso in cui il centrocampista belga, una delle perle del mercato internazionale, è stato vicinissimo ai rossoneri: avessero chiuso l’affare, Lingenti e soci sarebbero forse più avanti, per il momento però Witsel rimane in trattative con il Milan, un grosso punto interrogativo. Non è tutto: Lingenti è anche l’uomo che si occupa in Italia di Arthur Masuaku (in collaborazione con una vecchia conoscenza della nostra classifica di cui dopo parleremo), il difensore francese dell’Olympiacos che piace alla Roma. Tra le altre intermediazioni per l’Italia Rafael Toloi (difensore del San Paolo che piace a Sampdoria e Fiorentina) e Andriy Yarmolenko, stella della Dinamo Kiev che piace alla Roma. Insomma, tanta carne al fuoco per Lingenti e ci siamo presi qualche rigo in più per spiegarvelo. Attendiamo che la bistecca sia cotta per tirare le giuste conclusioni, per ora ne sentiamo l’odore.

9. PATRICK BASTIANELLI In discesa rispetto al mese precedente (quando era ottavo), Patrick resta in classifica, ma con riserva: potrebbero esserci novità sul fronte Khouma el Babacar (rinnovo con la Fiorentina) nel prossimo mese e già questo sarebbe tanto visto che ultimamente portare a casa un rinnovo con la Fiorentina equivale più o meno a vincere una bolletta alla SNAI giocandosi la vittoria della Serie A da parte del Chievo. Per Bastianelli si vocifera di possibili intermediazoni dall’estero, forse dalla Grecia: quali? E’ un bel mistero. Ci piacerebbe saperne di più, poiché finché solo di voci parliamo, parliamo fondamentalmente del niente mischiato col nulla. Tra gli altri assistiti di Bastianelli Lorenzo Crisetig, centrocampista ancora in prestito al Cagliari dall’Inter che Bastianelli sta provando a riportare in Serie A (su di lui, pare, Bologna, Sassuolo e Udinese) e Marco Andreolli, difensore dell’Inter fresco di no alla Sampdoria. Ecco, sul caso Andreolli varrebbe la pena spendere due parole, perché è uno di quei tipici casi in cui la vita dell’agente si dimostra infame: quando cioè, a prevalere, alla fine, è la volontà del giocatore sul lavoro del procuratore. Visto che siamo in tema: è un po’ come costruire un magnifico castello in sabbia, con tanto di mulinello interno e sistema di irrigazione a pompa idraulica, poi vederselo distruggere dal bambino rompiballe di turno col pallone che prova una punizione alla Cristiano Ronaldo. Bastianelli in questo caso è stato l’architetto, Andreolli il bambino che definire rompiballe però non ci pare totalmente appropriato: in libero mercato, libere decisioni. Del resto, poi, se il giocatore è in attesa di offerte estere, tanto vale non accontentarsi. Severo, ma giusto.

8. PIERPAOLO TRIULZI Discesa netta di Triulzi, mese scorso terzo in classifica (per via anche e soprattutto del colpo Paulo Dybala alla Juventus). A dire il vero Triulzi un altro colpo l’avrebbe portato a casa, ma l’avevamo dato come fatto già mese scorso: parliamo di quello di Matheus Cassini, attaccante del Corinthians passato al Palermo. Non possiamo insomma premiare due volte il medesimo colpo, ma è giusto per dirvi come in verità la classifica di Triulzi appaia peggiore di ciò che in verità è (questione di scelte, non possiamo mettere tutti al primo posto, purtroppo). Tra i prossimi giocatori in fase di trattativa per Triulzi, Hugo Campagnaro (svincolato dall’Inter) e magari qualche altra sorpresa di cui, qualora ne venissimo a conoscenza, ci piacerebbe parlarvi. Per il momento confermiamo Triulzi come uno dei dieci agenti più influenti del calcio italiano anche per il mese di giugno, soprattutto nell’ottica di un nuovo approdo dal Sudamerica di qualche giovanotto interessante.

7. GIUSEPPE RISO Unico stabile in questo mese in classifica e poco non ci pare. Riso conferma la propria posizione numero sette in attesa di qualche di piazzamento migliore. Piazzamento migliore che, teniamo a sottolinearlo, può arrivare visto che le carte nel mazzo di Giuseppe non mancano di sicuro. Due su tutte: Sime Vrsaljko, esterno del Sassuolo molto vicino (pare) al Napoli, uno dei possibili colpi in chiave azzurra di quest’anno, ed anche Daniele Baselli, centrocampista dell’Atalanta che piace al Milan. Certo, Riso è facilitato dalla sua posizione di vicinanza rispetto alla società rossonera, per cui in passato ha svolto compiti di intermediazione a livello internazionale, ma questo è un aspetto del tutto di secondo piano nei nostri giudizi: se un agente ha la fortuna di lavorare con un grosso club, tanto meglio per lui, non può essere certo un “minus”. Piuttosto, interessante comprendere come Riso potrebbe eventualmente sfruttare un doppio mandato (quello di Baselli e quello, qualora ci fosse, ma si tratterebbe di un mandato quasi superfluo, del Milan): sarebbe una posizione del tutto nuova nel calciomercato dall’introduzione del nuovo regolamento, che ha liberalizzato tale possibilità (prima era vietato per gli agenti lavorare alla medesima trattativa al tempo stesso per una società e per un giocatore, dunque nessuno poteva farlo: non è vero, ma facciamo finta di crederci). Riso può aiutarci a verificare se e quali conflitti problematiche potrebbero nascere in una trattativa del genere (in teoria nessuna, poiché se l’interesse del giocatore fosse quello di andare al Milan e quello del Milan di prenderlo, allora ci sarebbe piena convergenza). Punto interrogativo, piuttosto, sulla valutazione che l’Atalanta dà del giocatore (un po’ troppo alta forse attualmente).

QUELLO CHE L’AGENTE NON DICE: LE ULTIME PUNTATE

6. ALESSANDRO LUCCI E’ stato per giugno uno dei padroni del mercato mettendo a segno forse uno degli affari più importanti: Andrea Bertolacci dal Genoa al Milan via Roma. Esagerata la valutazione da 20 milioni di euro che i rossoneri hanno dato di lui? Forse, ma bravo comunque Lucci a sfruttare la situazione a suo vantaggio per ottenere un ingaggio importante e, soprattutto, per valorizzare un giocatore che merita grandi palcoscenici, se non altro per quanto mostrato lo scorso anno. Tanto basterebbe ad Alessandro per agguantare la top three della nostra classifica. E invece no. A pesare un po’ negativamente sul procuratore romano la vicenda Fiorentina – Vincenzo Montella: Lucci era stato chiamato per mediare tra le parti (in teoria come procuratore di Montella, situazione che vi abbiamo spiegato il mese scorso), alla fine però le cose sono andate come sono andate. Non molto bene, ci permettiamo di dire, visto che tra i viola e l’allenatore napoletano potrebbe finire a carte bollate e tribunali (Montella è ancora vincolato alla Fiorentina con tanto di clausola rescissoria, ma i Della Valle vorrebbero fargliela pagare per aver a lungo tergiversato sul proprio futuro): non è colpa di nessuno, sia chiaro, o forse è colpa di tutti, non di una sola parte, certo è che se ogni mediazione finisse così, a quest’ora avremmo la fila fuori ai tribunali. Sulla vicenda avremmo gradito una precisazione di Lucci, che però si sa, è come le tre scimmiette: non vede, non sente, ma soprattutto non parla o parla quando gli pare (troppo facile così). Oggettivamente riteniamo Lucci uno dei dieci procuratori più forti d’Italia, soggettivamente il nostro giudizio su di lui non è mai totalmente positivo e di questo ci rammarichiamo, dando però a Ceolysare quel che è di Cesare. Sesto posto in attesa di tempi migliori e di una felice evoluzione della trattativa Juan Cuadrado dal Chelsea (dove, decidetelo voi).

5. BEPPE BOZZO Questione di giorni, forse di ore, e l’ex agente del mese di maggio e giugno avrebbe avuto ben altra posizione in classifica (non che la quinta comunque ci faccia schifo, sia chiaro). Le regole inflessibili che ci siamo auto-imposti invece di costringono a valutare unicamente il periodo che va dal primo a 30 giugno 2015: avesse avuto il mese trentuno giorni, chissà… Sì, perché molto di quel che riguarda Bozzo riguarda e riguarderà soprattutto luglio. Su tutto: l’approdo di Fernando dallo Shakhtar Donetsk alla Sampdoria, di cui l’avvocato si sta occupando (con esito felice, attendiamo solo la conferma ufficiale mentre vi scriviamo) e l’approdo nella sua scuderia di Stefano Okaka, di cui parleremo largamente mese prossimo. Poi c’è la vicenda Antonio Cassano, i rinnovi di Federico Marchetti e Federico Bernardeschi, le intermediazioni Abdul Rahman Baba, Thomas Heurtaux e Arthur Masuaku (in coppia con Lingenti, ve ne accennavamo prima) alla Roma. Bozzo è uno dei procuratori più attivi in Italia, forse in Europa al momento, ma la nostra classifica è bella proprio perché mensile e tiene conto di dinamiche che lungo un intero anno andrebbero perse. Per il momento Beppe rimane uno dei più seri candidati al premio finale, ma questo forse era già scritto a inizio anno vista la mole di lavoro che solitamente si muove tra le sue mani: per luglio è lui l’uomo da battere, ma siamo solo all’inizio e non mancheranno le risposte.

4. ULISSE SAVINI Risale il buon Ulisse, un altro di cui dovremmo parlare molto più approfonditamente a luglio (trattative Mohamed Salah, Xherdan Shaqiri e Keita Balde, tutte delle ultime ore). Mese scorso però l’avevamo promesso e manteniamo quanto detto: a Savini va riconosciuto il felice esito del rinnovo di Mauro Icardi all’Inter un attimo prima che sul mercato si scatenasse l’inferno. Di come Savini sia riuscito a rimanere in piedi su una scialuppa che ad un certo punto rischiava seriamente di affondare (rinnovo in altissimo mare, revoca di Abian Morano, il richiamo della sirena Wanda Nara) abbiamo già parlato, motivo per il quale non vogliamo tediarvi, certo è che un buon colpo portato a casa i primi di giugno vale esattamente come uno portato a casa alla fine del mese ai fini della nostra classifica. Un altro rinnovo messo a segno da Ulisse è quello del giovane centrocampista della Lazio Cristopher Oikonomidis (della serie “Saranno Famosi”, come il film degli anni ’80). Ultimo appunto: abbiamo segnalato nella nostra classifica, almeno per questo mese, Savini come agente classico piuttosto che come intermediario perché, a conti fatti, tale lo riteniamo nei confronti di Icardi (Wanda Nara non può essere procuratrice, non è registrata in nessun albo, particolare che in molti hanno finito col trascurare più o meno volontariamente). Solo sfumature.

3. CLAUDIO VIGORELLI – Scende dalla seconda alla terza posizione Vigorelli, anche se in verità fino all’ultimo era tanta l’indecisione sul dove piazzarlo. La nostra scelta è stata quella di premiare il procuratore alla seconda posizione di questo mese, niente a che vedere con un declassamento di Claudio però, che anzi può tranquillamente ritenersi un secondo ex aequo. Vigorelli, infatti, ha messo a segno ben due colpi ufficiali, che forse in un altro momento gli sarebbero valsi addirittura il premio del mese (poco male comunque, visto che al momento rimane il primo candidato al premio dell’anno): Samuel Eto’o ai turchi dell’Antalyaspor ed il riscatto di Emiliano Viviano da parte della Sampdoria. Sul primo, poco da dire: Eto’o è un giocatore per natura vagabondo che è andato alla conquista dell’ultimo ingaggio della sua gloriosa carriera. Pare palese insomma che il camerunense non sia più giocatore da Barcellona o Real Madrid per sopraggiunti limiti d’età, ma piuttosto ottima “merce” per il mercato di club che ambiscono a fare introiti. Tradotto: Vigorelli ha aiutato il suo assistito a fare quello che chiunque avrebbe fatto, cioè guadagnare i “big money”. Eto’o – Antalyaspor non sarà l’operazione dell’anno, ma è prima di tutto pur sempre un affare ufficiale messo a segno con ottima tempistica, poi in secondo luogo un colpo che ha smosso un mercato, quello turco, che può essere la nuova frontiera del calcio. Su Viviano – Sampdoria nulla da eccepire: era difficile mettere d’accordo due caratteri come quelli di Massimo Ferrero e Maurizio Zamparini ed alla fine, complice anche la ferrea volontà del giocatore, Vigorelli c’è riuscito, facendo riscattare il portiere dal Palermo. La scuderia di Vigorelli, per luglio, adesso ha tanti pezzi da novanta da muovere: Marco Storari (colpo di questo mese, quindi ne parleremo il prossimo), Davide Santon, Mattia Destro (che può essere il vero valore aggiunto del mercato, se mosso come si conviene) e Davide Astori. Gli ultimi due sono stati negli ultimi mesi un po’ una zavorra per il buon Claudio (i mancati riscatti di Milan e Roma, inutile negarlo, sono state delle mazzate), ma potrebbero rivelarsi motivo di riscatto nella sessione di calciomercato estiva. Un detto dice: il possibile lo stiamo facendo, l’impossibile cercheremo di farlo, per i miracoli ci stiamo attrezzando.

2. MARIO GIUFFREDI La bellezza della nostra classifica (nostro modestissimo parere, ma è un po’ come la mamma per cui il figlio è a prescindere il bimbo più bello del mondo, senza oggettività alcuna) è tutta qui: Mario Giuffredi al secondo posto, in netta risalita rispetto alla sesta posizione dello scorso mese. Cosa dire di Mario? Il colpo italiano del mese, ma probabilmente dell’anno, è il suo: Mirko Valdifiori al Napoli, un giocatore cresciuto in maniera biologica, naturale, senza cioè l’aiuto di mosse di mercato “dopanti” (plus-valenze, contratti fuffa o altro) che dalla Lega Pro arriva ad una dimensione europea. Valdifiori è stato oggettivamente una bella sorpresa per il mercato e ci auguriamo lo sia anche per il Napoli, anche se questo dipenderà in massima parte soltanto da lui. Da Giuffredi invece è dipesa la capacità di saper convincere gli azzurri, con pazienza ma in maniera rapida, con le giuste pressioni ma senza eccedere in atti di sensazionalismo tipici di un mercato, quello italiano, sempre più isterico. Ad un certo punto si era parlato di una clausola introdotta da Aurelio De Laurentiis nel contratto del giocatore per obbligarlo ad andare via, un giorno, a prescindere dalla sua volontà (una clausola che, qualora ci fosse davvero stata, sarebbe stata ai limiti dell’incostituzionalità, quasi una violenza personale): niente da fare però, Giuffredi è riuscito nell’intento di farsi rispettare da De Laurentiis. Del resto De Laurentiis è il presidente del Napoli, ma non è napoletano (nell’accezione positiva del termine) e questo ha fatto una grossa differenza. Giuffredi non ha tra le mani un mazzo di carte corposo come quello di tanti suoi avversari (non ha cioè una scuderia piena zeppa di jolly e non svolge mediazioni), ma è stato bravo a giocare la carta giusta (Valdifiori) al momento giusto (quando gli altri erano ancora in attesa, agli inizi di giugno): sul singolo mese insomma anche un giovane procuratore può mettersi alle spalle mostri sacri del mestiere e questa cosa, dobbiamo dirlo, ci piace, perché dimostra come anche a mezzi impari si possa spiccare. La scusante dell’Italia che è un Paese per vecchi non regge più.

1. GIOVANNI BRANCHINI Lo accennavamo da mesi: Giovanni Branchini è uno dei fuoriclasse della nostra classifica, l’agente più esperto di tutti, un peso massimo per qualità e capacità di sapersi muovere senza dare troppo nell’occhio. Il primo posto in classifica (mese scorso era quarto) in questo caso non siamo noi a concederglielo, ma è lui a prenderselo. Due le intermediazioni che gli valgono la posizione che attualmente ricopre: quella che ha portato Mario Mandzukic dall’Atletico Madrid alla Juventus e quella che ha portato Joao Miranda, sempre dall’Atletico Madrid, all’Inter. Due cioè delle più grosse operazioni di mercato di queste mese (insieme a quella di Geoffrey Kondogbia, che però riguarda procuratori non italiani). Altra intermediazione di cui accenniamo, ma che non possiamo valutare ai fini della nostra classifica, perché estero su estero, è quella che ha portato Douglas Costa dallo Shakhtar Donetsk al Bayern Monaco, un’operazione che, fosse stata conclusa da o per l’Italia, avrebbe spezzato le reni al calciomercato. Branchini insomma si candida, con Bozzo e Vigorelli, al titolo dell’anno, alla faccia di chi lo vedeva già prossimo al pensionamento, e rimane in ogni caso uno dei personaggi più carismatici ed enigmatici del mercato italiano: uno che parla poco e che appare nelle trattative solo nei momenti cruciali, all’apparenza un burbero che odia le luci della ribalta (come tutti i big, del resto), ma sotto sotto un personaggio meno cinico di come viene descritto. Per esempio uno di quelli disposti a portare Simone Pepe dalla Juventus all’Udinese mettendo davanti all’interesse economico personale (e del giocatore) le questioni di cuore (non è un caso, in questo senso, che ancora non si sia parlato, pare, dell’ingaggio dell’esterno di Albano Laziale tra le parti, questo a quanto ci risultato allo stato attuale).

LA SITUAZIONE GENERALE – Al 50% del nostro cammino la situazione comincia a delinearsi, con Claudio Vigorelli, seguito da Beppe Bozzo e Giovanni Branchini a contendersi il premio finale (dato di fatto ampiamente pronosticabile sin dall’inizio). Una lotta a tre che il mercato estivo potrebbe però sconvolgere, anche vista la mole di ingaggi importanti (francamente inattesa) con cui le società italiane hanno ricominciato a muoversi di recente.

UN OCCHIO A… – Al di fuori della nostra classifica (extra-classifica) segnaliamo alcuni nomi interessanti: Andrea D’Amico, procuratore dall’andamento abbastanza ondivago (basti vedere le nostra classifiche precedenti) e Federico Pastorello, di cui ultimamente tanto si è parlato per l’affare Giannelli Imbula (riassunto spiccio: il padre del giocatore ha accusato gli intermediari dell’affare, tra cui proprio Pastorello, di aver usato metodologie minacciose e vomitevoli): noi non ci schieriamo ed in ogni caso, prima di poterne scrive accuratamente, vorremmo sentire nel dettaglio entrambe le campane. Di Pastorello tanto si può dire (e abbiamo detto) su comportamenti spesso ambigui con la stampa e i media in generale, ma da qui a parlare di comportamenti ben oltre il regolamento, insomma, ce ne passa. Tra i giovani, invece, facciamo pubblicità ad un paio di nomi: Andrea Cattoli, procuratore che negli ultimi mesi ha radicalmente sovvertito la propria scuderia ed anche il proprio approccio mediatico (meno apparizioni, meno interviste, più sostanza), agente di Achraf Lazaar (Palermo) e Leonardo Blanchard (Frosinone), Alessandro Pellegrini, procuratore non più giovanissimo in senso anagrafico, ma giovane in senso lato (ha cominciato la carriera nel mondo del calcio da relativamente poco) ed agente di Maurizio Sarri (non torneremo a parlarvi della delicata regolamentazione riguardante i procuratori degli allenatori, lo abbiamo già fatto) neo-allenatore del Napoli, un altro di quelli “started from the bottom”. Nell’anno di grazia 2015, per i procuratori, c’è spazio insomma anche per qualche faccia nuova, perché come diceva lo scrittore spagnolo Mateo Aleman anni fa,  “la gioventù non è una stagione della vita, è uno stato mentale”.