Calleri: «Torino, puoi arrivare in Europa League» - Calcio News 24
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2015

Calleri: «Torino, puoi arrivare in Europa League»

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Continua l’ex presidente: «Non correrà rischi»

Lunga ed interessante intervista rilasciata a Tuttosport dall’ex presidente del Torino Gianmarco Calleri, nella quale parla dei granata ma non solo. Ecco alcuni stralci: «Rinnovo Ventura-Torino? Difficile da dire, se uno sbaglia allenatore è giusto cambiarlo per cui ci sta che un presidente decida di sostituire quello che era deputato a guidare la squadra. Ma se uno indovina la persona giusta, come è capitato a Cairo proprio con Ventura, allora è condivisibile e logico che si proceda insieme per lungo tempo. Rinnovo che sorprende? No, non mi sorprende affatto. Io credo da sempre che il valore di un allenatore non debba essere giudicato soltanto dai risultati che ottiene nell’arco di cinque o sei partite, bensì in un lasso di tempo molto più ampio, come per esempio un campionato. Ventura è al Toro da cinque anni per cui il presidente le proprie riflessioni le avrà potuto fare a prescindere da come sono terminate le ultime partite della squadra. Direi che conosce molto bene quelle che sono le sue capacità».  

CONTANO I CALCIATORI«Diciamo che l’allenatore è sempre importante. Ma l’unica cosa che continuo a sostenere è che a fare l’allenatore sono i giocatori… Perché se a un tecnico si danno giocatori scarsi lui allenerà una squadra scarsa e non otterrà risultati. Al contrario se si offrono giocatori di qualità, normalmente incasserà risultati, salvo che non faccia danni e allora, a quel punto lì…. Rimasto di quella convinzione? Beh… Facciamo un esempio prendendo l’Inter di Mancini. Oggi si parla della grande Inter, ci mancherebbe! La società nerazzurra ha speso delle cifre iperboliche, mi pare il minimo che arrivino queste posizioni in classifica. Magari mi sbaglio, ma penso che se al posto di Mancini ci fosse Mazzarri, farebbe gli stessi risultati, forse un po’ meglio o forse un po’ peggio. Saremmo comunque su questi livelli».  

TORINO DA EL«Uno che per me è stato molto bravo e ha fatto davvero bene è stato Sonetti, nel Torino. Lo ricordo volentieri. A parte il fatto che era una persona perbene, era un tecnico pratico che conosceva davvero bene il suo mestiere, senza nulla togliere agli altri, sia chiaro. Gli allenatori giovani non sono all’altezza?Gli anni non contano, io ho tanta stima di Reja. E torniamo al nocciolo della questione: lui e Ventura sono importanti ma credo che alla fine quelli che se la devono giocare sono coloro che scendono in campo. Per quanto riguarda la sfida direi che si affrontano due squadre che tutto sommato si equivalgono, hanno buone individualità e può venire fuori qualsiasi risultato. Non penso che i giovani facciano fatica a emergere, evidentemente Reja e Ventura hanno ancora molto da spendere e quindi mi spiace per chi ha meno anni sulle spalle ma devono aspettare ancora un po’… I posti in serie A sono una ventina non duecento, per cui è anche una questione di numeri. Torino? Si può inserire per un posto in Europa League oppure subito alle spalle. Certamente non correrà rischi di alcun tipo».