Centosettanta centimetri di puro talento: Raheem Sterling - Calcio News 24
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2015

Centosettanta centimetri di puro talento: Raheem Sterling

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Stella indiscussa del Liverpool, Sterling fa sognare i tifosi che riempiono Anfield

La Premier League è da sempre considerato il campionato in cui la caratteristica dominante –in campo- è la fisicità dei giocatori. Gli attaccanti trovano sempre difficoltà nel sovrastare i difensori inglesi, molto strutturati e forti fisicamente, e infatti per riuscirci occorre essere alla loro altezza: Dzeko sfida Gardos, Fellaini e Vidic si vedono contro nella classica Manchester United – Chelsea, a dimostrazione di come non siano soli i difensori a poter contare sulla loro stazza. E in un calcio di questo genere è difficile inserirsi, specie se sei alto un metro e settanta centimetri, a meno che tu non possegga qualità tecniche e anche atletiche fuori dal comune. Questo è l’ovvio caso di Raheem Sterling, giocatore esploso al Liverpool che non può certo competere con Diego Costa in quanto a fisico. Centosettanta centimetri, dicevamo, che risultano essere un concentrato di velocità, tecnica e frenesia. Questo è Sterling, esterno sia destro che sinistro ma che è stato utilizzato anche sulla trequarti, oppure come falso nove. Sterling predilige giocare sulla corsia mancina, porzione del campo dalla quale si può accentrare e colpire col destro, suo piede naturale. Ormai Sterling è una stella dei Reds, e pensare che ha solo 20 anni. Ma non è stato tutto così semplice per il giovane inglese.

GLI INIZI – Sterling nasce in Jamaica, a Kingston, ma all’età di 5 anni si trasferisce in Inghilterra: per tal motivo il ragazzo possiede entrambi i passaporti. La sua carriera col pallone tra i piedi inizia nel West Ham, ma non è lì che il bambino Sterling rimane. Si fa avanti il Queens Park Rangers, che intravede le potenzialità di Sterling, e lo prende quando ha soli 10 anni. Per cinque anni Sterling gioca a Loftus Road, ma fa già parlare di sé: il ‘The Gleaner’ –una rivista giamaicana- sa che già che Sterling ha tutto per lasciare il segno, ed a soli 14 anni Sterling è già sulla copertina del giornale. Ma quando sei così bravo, o meglio, quando sei così bravo e così giovane, il tuo futuro non è in club (rispettabilissimo) come il Qpr: lo sa anche il Liverpool, che nel febbraio del 2010 preleva Sterling per sole 600mila sterline per tutto il cartellino. «Avevo 15 anni quando firmai per le giovanili del Liverpool, e devo ammettere che stravedevo per le celebrità. La prima volta che vidi Gerrard pensai fosse un sosia. Non potevo credere fosse davvero lui e non una statua di cera. Ho avuto diversi provini quando avevo 14 anni, ma poi arrivò quello col Liverpool ad Anfield, e non appena vidi lo stadio, pensai: “Non me ne andrò da qui senza firmare il contratto”». Parole che dimostrano tutta la personalità di Sterling. Il ragazzo mette in campo tutto ciò che lo contraddistingue anche fuori. E forse è anche per questo che è stato più volte accusato di superficialità e svogliatezza, anche dallo stesso Rodgers, che proprio ad Anfield ha portato avanti sino ad oggi un progetto basato sui giovani.

LIVERPOOL, E BASTA? – Sterling esordisce in prima squadra quando ha soli 15 anni, ma non in una competizione ufficiale, bensì in pre-campionato, contro il Borussia Moechengladbach. Successivamente viene aggregato alla squadra riserve, dove riesce a mettere in mostra tutto il talento donatogli da madre natura. Bisogna sottolineare anche la cinquina segnata contro il Southend, nella gara terminata 9-0 e valida per la FA Cup giovanile. Bisogna arrivare al marzo 2012 per vedere l’esordio in Premier League del ragazzo: l’allenatore è Kenny Dalglish, e la gara è quella giocata in casa (e persa 2-1) contro il Wigan, Sterling rileva Kuijt e solca il campo di Anfield a soli 17 anni. Cinque mesi dopo, in agosto, Sterling esordisce anche in Europa League, contro il Gomel, entrando al posto di Joe Cole. Nell’ottobre dello stesso anno arriva la prima segnatura con la maglia dei Reds, che rappresenta anche il gol vittoria, nel match contro il Reading, terminato 1-0. Oggi Sterling è un campione, capace di fare la differenza. Vincitore dell’ultimo Golden Boy, dal 2011 ad oggi Sterling ha collezionato 122 presenze con il Liverpool, segnando 23 gol e servendo 24 assist ai compagni, oltre ad essere un punto fisso della nazionale inglese, squadra in cui milita sin dall’Under-16 e con cui ha partecipato anche all’ultimo Mondiale in Brasile. L’ultimo gol di Sterling con la maglia del Liverpool è di ieri sera: Sterling parte dalla sinistra, sua posizione prediletta, si accentra portandosi dietro tre difensori del Newcastle, e piazza un destro sotto la traversa senza nessuna speranza per Krul. Ad oggi Sterling guadagna circa 35mila sterline a settimana, ed il suo contratto con i Reds scadrà nel giugno del 2017. Voci riportano che Sterling abbia rifiutato un rinnovo che porterebbe il suo ingaggio a 180mila sterline a settimana, ed il giocatore è stato di conseguenza additato come venale. Squadre come il Psg o l’Arsenal hanno puntato Sterling, vista la situazione con il Liverpool, ma per portalo via da Anfield servono tanti, ma tanti soldi.