Champions League, le avversarie: Borussia Mönchengladbach - Calcio News 24
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2015

Champions League, le avversarie: Borussia Mönchengladbach

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Andiamo a dare uno sguardo alle avversarie della Juventus, ecco il Borussia Mönchengladbach

Poi un giorno qualcuno spiegherà agli appassionati di calcio italiani perché se c’è una mina vagante in quarta fascia viene sempre sorteggiata assieme a una squadra italiana. L’esempio più lampante arriva dal sorteggio di Champions League di ieri con la Juventus che ha avuto in sorte il Borussia Mönchengladbach, una delle sorprese dell’ultima Bundesliga ma anche e soprattutto un team romantico fatto di tanta storia e di molti trofei. Gli anni Settanta sono ormai lontani, in quel decennio magico il BMG – al secolo Borussia Verein für Leibesübungen 1900 Mönchengladbach – ha vinto ben otto dei dieci titoli conquistati nella sua storia: cinque Bundesliga, due Coppe Uefa e una Coppa di Germania (sarebbero tre, ma la prima è del 1960 e l’altra del 1995). Non vince da tanto il Borussia, ma è una straordinaria fucina di talenti – da qui è passato Reus – e gioca in uno stadio, il Borussia Park che fa invidia al novantacinque per cento del calcio italiano.

IL MIGLIOR GIOCATORE – Non è facile scegliere nella selva di talenti che ha il BMG: c’è il difensore esterno Korb, il centrocampista Xhaka, la mezzapunta e fratello d’arte Hazard oppure la punta Drmic che in bianconeroverde non ha ancora espresso tutto il suo potenziale; dovessimo optare per un giocatore simbolo però sarebbe Patrick Herrmann. Centrocampista esterno, può giocare sia come ala destra che a sinistra perché pur essendo destrorso se la cava molto bene anche con il sinistro. Ha un discreto senso della posizione ed è un esterno diligente, per di più ha anche il vizietto del gol e in questo momento è lui il capocannoniere del Borussia in tutte le competizioni. È tedesco, classe 1991, ed è arrivato a Mönchengladbach nel 2008 dal Saarbrücken nel 2008 alla tenera età di diciassette anni. Si può considerare un prodotto del vivaio sempre fertile dei Fohlen e, particolare da non sottovalutare affatto, è velocissimo.

PUNTI DI FORZA – Tra i punti di forza del Borussia Mönchegladbach c’è di sicuro l’organizzazione: il tecnico Lucien Favre sa come far giocare i suoi e in molti si conoscono ormai da anni, il BMG è una macchina oliata alla perfezione e ha già i suoi automatismi. Se infatti si prendono giocatori che a ventiquattro anni giocano assieme ad altri più o meno coetani da due o tre stagioni allora si ha un team di spessore dal punto di vista del gioco. Se si parla di aspetti tattici allora una grande arma del Borussia è sugli esterni perché ha giocatori rapidi e fantasiosi e, oltre al già citato Herrmann, ha altri elementi come Traoré e Hazard in gradi di rovesciare bene l’azione.

PUNTI DEBOLI – Una squadra del genere può essere la cenerentola della Champions League anche se, in un girone con Juventus, Manchester City e Siviglia il quarto posto pare dietro l’angolo. Forse l’aspetto negativo che potrebbe venir fuori dal Borussia in Champions è proprio la mancanza di esperienza nell’Europa che conta da parte dei ragazzi di Favre. C’è chi ha già giocato in UCL ma non in situazioni così tese, e con avversari del genere non sarà affatto facile competere. Specialmente guardando l’età media dei Fohlen si ha l’impressione che questi ragazzi debbano ancora maturare prima di poter competere a grandissimi livelli.

L’ALLENATORE – Lucien Favre può vantarsi di essere l’allenatore di una delle squadre coi colori sociali e la maglia più belli del mondo. Battute a parte la mano dello svizzero si sente eccome nel lavoro di programmazione e di sviluppo dei giocatori apportato fin dal suo arrivo nel 2011: l’elvetico una Champions League l’aveva già raggiunta sempre col BMG ma allora i suoi uscirono ai preliminari. Molto duttile a livello tattico, Favre ultimamente sta schierando i suoi con un 4-4-2 che davanti dà pochi punti di riferimento e sembra più un 4-2-3-1 con Raffael prima punta (o Drmic, a volte, a sostituire il brasiliano). Nel suo palmares si contano importanti successi in Svizzera con lo Zurigo e soprattutto centocinquanta panchine tonde tonde con il Borussia.

PRECEDENTI – Esiste un precedente tra la Juventus e il Borussia Mönchengladbach ma risale agli ottavi di finale della Coppa dei Campioni 1975-76 quando i tedeschi si imposero 2-0 all’andata e poi passarono ai quarti con un 2-2 a Torino. Quella fu la prima delle tre vittorie del BMG contro le italiane, infatti il Borussia si ripeté nella Coppa dei Campioni 1976-77 col Torino e nella Coppa UEFA 1979-80 contro l’Inter ai sedicesimi. Con l’Inter però c’è anche un altro precedente famosissimo, quello della lattina lanciata a Boninsegna nel 1971-72: 4-2 nerazzurro a San Siro ma in Germania è debacle per 7-1 anche se poi la gara verrà ripetuta e con lo 0-0 passeranno gli italiani. Un altro scontro con le squadre nostrane fu col Milan in semifinale di Coppa delle Coppe 1973-74, ma passarono i rossoneri. L’ultimo precedente in ordine cronologico invece è con la Lazio in Europa League nel 2012-13 quando a passare furono i laziali che fecero 3-3 al Borussia Park e poi vinsero 2-0 a Roma.