Champions League, le avversarie: Manchester City - Calcio News 24
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2015

Champions League, le avversarie: Manchester City

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Uno sguardo al girone della Juventus: che corazzata i Citizens

Peggior sorteggio non poteva esserci: la Juventus, inserita nel gruppo D della fase a gironi di Champions League, dovrà vedersela con Manchester City, Siviglia e Borussia Moenchengladbach. Sei gare infernali, per sperare di centrare gli ottavi di finale: il compito per Pogba e compagni sarà molto arduo. Quanto ai Citizens, dopo un anno difficile, la squadra di Pellegrini sembra essersi ritrovata – ottimo l’avvio di stagione – e sicuramente parte come una delle favorite, considerando il mercato faraonico messo a segno dal duo SorianoBegiristain: 68 milioni di euro per Sterling, 45 per Otamendi e, con ogni probabilità, 75 per De Bruyne, affare che dovrebbe concretizzarsi nelle prossime ore. A giocare a favore della Vecchia Signora, però, c’è la scarsa attitudine a vincere in Europa del team tanto caro a Noel Gallagher: un solo successo in Coppa delle Coppe – era il 1970 – e tante delusioni nelle ultime edizioni, nonostante la ‘folle’ quantità di soldi investiti sul mercato. Dal 2011 a questa parte, i Citizens non sono riusciti ad andare oltre gli ottavi di finale, fermandosi addirittura alla fase a gironi in due occasioni.

IL MIGLIOR GIOCATORE – A guardare la rosa, sarebbe persino difficile scegliere. Risulta più semplice individuarne uno per reparto: in difesa, Vincent Kompany, considerato ‘captain, leader, legend’ dai tifosi. Il suo ritorno ad altissimi livelli nelle prime tre uscite di campionato ha consentito ad Hart di mantenere la porta inviolata: un acquisto con i fiocchi per Pellegrini, dopo un anno molto sofferto. Poi c’è Yaya Tourè, giocatore totale: attacca, difende e garantisce qualità in mezzo al campo. Oltre a un buon numero di gol: 65 reti in 224 gare, anche l’ivoriano è diventato un simbolo del City. Infine, il talento più cristallino, che la Juve provò a strappare all’Atletico Madrid prima dell’inserimento del Manchester: Sergio Aguero. 108 gol in 167 apparizioni: l’ultima perla l’ha regalata contro il Chelsea, in un match dominato dagli uomini di Pellegrini. Per il Kun, un compito ancora più delicato: con il 10 sulle spalle – ereditato da Edin Dzeko -, si prospetta una stagione di altissimo livello. Ma se questi sono i presupposti…

PUNTI DI FORZA – L’organizzazione rappresenta uno dei punti di forza più importanti: da diverse stagioni, ormai, i Citizens giocano con un sistema di gioco collaudato – il 4-2-3-1 – che conoscono a meraviglia. E che è stato notevolmente rinforzato, specie in attacco: se il centrocampo a volte lascia a desiderare – Fernando e Fernandinho qualche pausa di troppo se la prendono -, dalla trequarti in su il City può diventare micidiale. Le geometrie di Silva, la rapidità di Jesus Navas e Sterling, la qualità di Nasri e, probabilmente, De Bruyne, il talento di Aguero con la freddezza sottoporta di Bony, scelto come punta di peso: insomma, Pellegrini può sbizzarrirsi in avanti.

PUNTI DEBOLI – Ad avercene… Sulla carta, il pacchetto arretrato: eccezion fatta per Kompany – non impeccabile nemmeno il belga la scorsa stagionerei, comunque -, la difesa è tutt’altro che imperforabile. A partire da Joe Hart, che alterna prestazioni miracolose a papere invece clamorose. Al centro della difesa, molto dipenderà da Nicolas Otamendi, l’ennesimo acquisto strapagato: Mangala ha dimostrato di non valere 40 milioni di euro – forse neanche la metà – e Demichelis troppo spesso si lascia distrarre facilmente, aprendo il varco alle offensive avversarie. Se Otamendi e Kompany sapranno amalgamarsi bene, questo Manchester City rischia di diventare imbattibile (un po’ come sul mercato).

L’ALLENATORE – A sorpresa – ma anche a logica, visti i risultati ottenuti in due stagioni -, la proprietà ha deciso di rinnovare il contratto a Manuel Pellegrini, nonostante i rumors di mercato volessero Pep Guardiola vicinissimo alla firma per la prossima stagione. Con un biennale ben retribuito in tasca, il tecnico spagnolo potrà lavorare certamente con più calma, ma anche con più pressione, considerato quanto è stato speso sul mercato: l’obiettivo primario è la vittoria della Premier, ma la società ha chiesto espressamente di andare oltre gli ottavi di finale in Champions League. E per chi ha sfiorato una straordinaria semifinale con la matricola Malaga – chiedere al Borussia di Klopp -, non dovrebbe essere nulla di impossibile.

I PRECEDENTI – Juventus e Manchester City si sono già sfidate in una fase a gironi: era l’Europa League del 2010/11 ed entrambe le gare finirono in parità, 1-1. Più recente, invece, la doppia sfida degli inglesi con la Roma: dopo il pareggio dell’andata – per Totti un gol storico -, Nasri e Zabaleta fecero svanire i sogni di gloria dei giallorossi, ricacciati in Europa League. Il resto è storia da scrivere: in cinque anni, da terribili matricole, Juventus e City sono diventate due corazzate, pronte a giocarsi l’accesso agli ottavi della Champions League 2015/16.