Champions League, le avversarie: Siviglia - Calcio News 24
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2015

Champions League, le avversarie: Siviglia

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Le insidie del Gruppo D per la Juventus: analisi del club andaluso

E’ un girone duro quello con cui la Juventus deve fare i conti nella nuova edizione della Champions League, ma regna l’ottimismo nel club bianconero: Manchester City, Siviglia e Borussia Moenchengladbach non spaventano la truppa di Massimiliano Allegri, reduce dalla cavalcata che li ha condotti a Berlino. Del resto si può uscire dalla competizione anche quando si affrontano avversari meno temibili (ricordate Copenaghen e Galatasaray?). In questa sede analizzeremo la sfida pepatissima con il Siviglia, che avrà il sapore di derby per Ciro Immobile, il quale è cresciuto nel vivaio bianconero ma poi si è affermato nel Torino, e anche uno speciale per Fernando Llorente, che proprio ieri è stato annunciato ufficialmente dal club andaluso. Il rinnovamento non può essere un alibi per la Juventus, che non può permettersi figuracce, ma ribadire la sua presenza nell’élite europea. Il Siviglia, invece, reduce dalle due vittorie consecutive dell’Europa League, ora vuole alzare l’asticella, guardare più in alto.

IL MIGLIOR GIOCATORE – Per uno strano scherzo del destino Fernando Llorente si ritroverà ad affrontare il 30 settembre per la prima volta da avversario la Juventus. L’attaccante, che è stato liberato dalla società bianconera per facilitare il trasferimento al Siviglia, sarà senza dubbio uno dei maggiori pericoli per la squadra di Massimiliano Allegri. Il collettivo resta l’arma del Siviglia, ma la voglia del Re Leone potrebbe rappresentare un valore aggiunto: Llorente, infatti, vuole giocare con continuità e sfruttare anche il palcoscenico della Champions League per mettersi in mostra e conquistare la convocazione di Vicente del Bosque per gli Europei 2016. Dopo aver perso regolarità nell’ultima stagione a Torino, Llorente riparte dal Siviglia, che lo considera il suo top player. Di poche parole, l’attaccante preferisce far parlare il campo e, in attesa di vederlo con la maglia del Siviglia, con i numeri: in 92 partite totali con la Juventus ha siglato 27 reti; decisive in particolare quelle della sua prima stagione bianconera, che hanno trascinato la squadra verso il titolo.

PUNTI DI FORZA – Il Siviglia è uno dei club che fa i migliori affari: vende e compra e sempre con grande profitto. I cambiamenti del club andaluso non sono però scriteriati, bensì mirati: hanno perso Bacca, Aleix Vidal e M’Bia, ma hanno preso Llorente, appunto, Immobile, Rami, Mariano, Krohn-Delhi, Konoplyanka e N’Zonzi. Sono molti, dunque, i punti di forza del club andaluso: dal collettivo alla qualità dei singoli. Pensiamo, infatti, al talento di Banega, Vitolo e Reyes. Insomma, il Siviglia è sempre temibile: ci sono giocatori in grado di cambiare la partita. E, come se ciò non bastasse, a questi ingredienti va aggiunta una spezia: il Sanchez Pizjuan: quando si parla di 12° uomo in campo il pensiero non può che volare anche ai tifosi del Siviglia, che rendono lo stadio un giocatore in più.

PUNTI DEBOLI – Sono molte le certezze da cui riparte il Siviglia in questa nuova stagione, ma tale non può essere definito Beto. Il portiere portoghese, infatti, ha un rendimento discontinuo: alterna parate incredibili a sbavature clamorose, per cui la Juventus dovrà essere brava nel mettergli pressione e, dunque, nell’impegnarlo notevolmente. Pochi, dunque, i punti deboli, ma il Siviglia, sebbene sia una squadra che gioca molto bene, lascia giocare gli avversari: non tende a imporsi, a differenza della Juventus, che avrà dunque modo di costruire le proprie occasioni. Una sintesi tra punti di forza e deboli la ritroviamo nel match di Supercoppa europea contro il Barcellona.

L’ALLENATORE – La conferma di Unai Emery è stata senza dubbio uno dei colpi di mercato più importanti del Siviglia. Il tecnico, corteggiato anche da Milan e Napoli, è stato blindato fino al 2017 dal club andaluso, con cui ha vinto le ultime due edizioni dell’Europa League. Affermare che abbia migliorato l’andamento della squadra rispetto al suo predecessore è riduttivo, perché Emery ha fatto molto di più che far qualificare la squadra in Europa dopo il suo arrivo: le ha dato un’identità, una dimensione internazionale e due trofei prestigiosi da mettere in bacheca, portandola in Champions League. Sarà curioso ora capire cosa si inventerà a livello tattico: affiderà a Llorente le chiavi dell’attacco e, dunque, l’eredità di Bacca o deciderà di cambiare modulo, affiancando Immobile all’ex bianconero?

PRECEDENTI – Il Siviglia non si è mai confrontato prima d’ora con la Juventus, ma ha già maturato un po’ di esperienza con le squadre italiane. Ed anche positiva. Pensiamo, ad esempio, alla semifinale di Europa League contro la Fiorentina nella scorsa stagione: gli spagnoli hanno eliminato i viola battendoli 3 a 0 all’andata e 2 a 0 al ritorno.