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Chi è Deulofeu: baby crac, poi un problema

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Calciomercato Milan: occhi su Gerard Deulofeu, indiziato innesto nella scuderia di Montella

Il Milan su Gerard Deulofeu, esterno d’attacco spagnolo classe ’94 in forza all’Everton, undici presenze nell’attuale Premier League – di cui la metà da subentrante – e nessun gol. Né assist. Nelle ultime tre gare relegato tra panchina e tribuna, segnale chiaro delle parti in causa nella direzione di una nuova soluzione. Che potrebbe essere proprio il Milan: prestito secco fino al termine della stagione.

LA FORMULA – Operazione che lascerebbe intendere il carattere del tutto transitorio dell’attuale calciomercato rossonero: autofinanziamento, innesti che dunque dipendono dall’importo delle cessioni e che devono essere approvati in ultima battuta dalla cordata cinese che a breve assumerà il pieno controllo del timone rossonero. Operazioni pesanti quindi rimandate alla prossima estate, quella in cui il nuovo asset del Milan avrà piena libertà di manovra, al momento – sotto la gestione Galliani – si mira a puntellare un organico già di livello ma necessitante di alcune alternative per consolidare la struttura e puntare ai nuovi obiettivi.

CHI E’ GERARD DEULOFEU – Baby crac del meraviglioso parco giovani spagnolo del secolo corrente: Gerard Deulofeu è infatti il miglior marcatore nella storia dell’Under 21 spagnola con 15 firme all’attivo. L’esterno d’attacco ha iniziato a giocare nella nazionale iberica under 21 all’età di diciotto anni, qualche stagione in anticipo dunque, e non si è più fermato diventando uno dei prospetti più interessanti della sua generazione. Le caratteristiche: alta velocità e facilità nel dribbling, è spesso l’uomo deputato al cambio di passo. Ha accelerazione nel breve e palla attaccata al piede, alle volte forse un tantino ripetitivo nell’incedere, ma se in giornata di buona ispirazione risulta essere una carta dalla difficile lettura.

IL LIMITE – La vena realizzativa mostrata nella trafila delle nazionali giovanili spagnole non è stata affatto confermata nelle sue prime esperienze a livello di club: presto scaricato dal Barcellona, il girovagare tra Everton – suo attuale club e detentore del cartellino – e Siviglia ha fruttato appena 11 reti complessive (6 in campionato) in tre stagioni e mezzo. Un bottino assai magro per un esterno d’attacco: spesso impiegato nel 4-3-3, ha come detto buone attitudini ma lo scarso feeling con il gol lo rende di caratura inferiore al talento mostrato. Un problema che ne ha condizionato gli sviluppi della carriera, un limite sul quale però può lavorare per aderire alle aspettative che avevano accompagnato il suo profilo.

NEL MILAN – Gerard Deulofeu andrebbe a rappresentare una valida alternativa ai giovani esterni d’attacco: Suso e Niang di fatto non hanno corrispettivi nel ruolo, la risorsa in tal senso è stata data dall’avanzamento nel tridente offensivo di Jack Bonaventura. Un interprete che per intelligenza calcistica può fare un po’ tutto, ma che comunque resta adattato in un ruolo che fondamentalmente poco gli appartiene: meglio in mediana ad accrescere la qualità generale del costrutto. Con Suso che sembra non aver bisogno di rifiatare, la grande partenza di Niang ha trovato poi un calo: con Deulofeu a bordo Vincenzo Montella è più libero di ruotare i suoi a dovere. Intendiamoci: Niang è di un’altra categoria. Ma con un’alternativa di livello alle spalle può sentire la sua posizione più in pericolo e tirare fuori quel carattere che alle volte è parso mancare.