Closing Milan, ecco da dove arrivano i 100 milioni di Ses. Dal Lussemburgo spunta la holding per chiudere - Calcio News 24
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Closing Milan, ecco da dove arrivano i 100 milioni di Ses. Dal Lussemburgo spunta la holding per chiudere

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Closing Milan: rimandato a febbraio l’acquisto della società da parte della cordata cinesi previsto per questo mese, ma entro lunedì Sino Europe dovrebbe presentare a Fininvest i nomi dei prossimi padroni

CLOSING MILAN, ECCO LA HOLDING CON CUI SES ACQUISIRA’ IL MILAN, 6 GENNAIO – Si chiama Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à r.l. il veicolo finanziario attraverso cui il gruppo Ses completerà l’acquisizione del Milan. Secondo quanto riportato dal sito calcioefinanza.it, il 21 dicembre scorso è stata creata in Lussemburgo quello che dovrebbe essere l’ultimo veicolo utilizzato cordata cinese per l’acquisto del club rossonero. Con un capitale sociale di 12mila euro, la holding ha come oggetto sociale “l’acquisizione di partecipazioni, in Lussemburgo o all’estero, di qualsiasi società o impresa in qualunque forma, e la gestione di tali partecipazioni”. L’unico socio di questa holding è la Orangefield (Luxembourg) S.A., una fiduciaria che si occupa di creazione di holding per conto di clienti terzi. Successivamente, la Rossoneri Sport passerà probabilmente dalla Orangefield nelle mani del veicolo utilizzato dalla cordata cinese.

CLOSING MILAN: CENTO MILIONI, 5 GENNAIO – Da dove vengono i cento milioni versati quasi un mese fa da Sino Europe Sports Management a Fininvest? Lo ha svelato il sito calcioefinanza.it in un documento di trentatré pagine. Quello che salta all’occhio è la presenza di Willy Shine International Holdings Limited, un soggetto finora mai visto nelle operazioni di closing. Si tratta di una società con sede nelle Isole Vergini a Tortola, vero e proprio paradiso fiscale. Proprio Willy Shine avrebbe prestato 100 milioni di euro a Ses come caparra per la chiusura dell’affare Milan. Nel documento si legge che Ken Chiam è uomo di riferimento di Willy Shine ma lo stesso Chiam ha un contatto che rimanda a Huarong. Le conclusioni le trae La Gazzetta dello Sport: probabilmente Li Yonghong di Ses, in mancanza dell’ok dalla Cina per l’esportazione di capitali, si è rivolto a Huarong, istituto finanziario dello stato cinese. Lo stesso Huarong da tempo è segnalato come vicino a Ses per quanto riguarda il closing ma non ha mai preso parte attivamente alla vicenda.

CLOSING MILAN: IL COMMENTO DI SILVIO BERLUSCONI SULLA TRATTIVA CON SES, 31 DICEMBRE – Conferme sul buon esito della trattativa tra Fininvest e Sino Europe Sports per il passaggio del Milan da Silvio Berlusconi alla cordata cinese. L’attuale presidente rossonero ha commentato così ai microfoni di Libero: «La trattativa con i cinesi è già andata a buon esito. Ci hanno solo chiesto più tempo per ragioni tecniche e burocratiche, per questo abbiamo concesso una proroga nei pagamenti».

YONGHONG LI, PRESIDENTE DI SES, PARLA DEL FUTURO DEL MILAN, 22 DICEMBRE – Parla Yonghong Li. Il presidente di SES ha parlato in una lunga intervista all’Ansa dicendo la sua sul futuro del Milan: «E’ giusto che sia l’attuale dirigenza a vivere questa finale di Supercoppa perché l’hanno conquistata loro. La nostra ambizione è infatti continuare la storia di successi del Milan. E ci auguriamo che Silvio Berlusconi, da Presidente Onorario, possa in futuro alzare altri trofei. Cosa manca? In Cina, ogni investimento verso Paesi esteri è soggetto all’approvazione dell’autorità regolatoria cinese. Di recente, l’autorità ha annunciato nuove misure di controllo nei confronti degli investimenti verso l’estero, e questo riguarda anche le operazioni annunciate prima che tale accordo fosse reso pubblico, come nel caso dell’acquisizione del Milan da parte di SES. Il team di SES sta lavorando al percorso autorizzativo previsto dalle nuove regole, ma in generale tutte le richieste di autorizzazione pendenti, non solo la nostra, sono soggette alle stesse misure ma abbiamo pronto anche un piano B se tutto non dovesse andare per il meglio. Le altre operazioni tra cinesi ed europei sono state chiuse prima dell’entrata in vigore delle nuove misure. SES ha accolto una quantità di capitali superiore rispetto all’importo dell’investimento; la disponibilità di tali fondi è soggetta al completamento della procedura prevista dal regolatore. SES coprirà le perdite del Milan a partire da luglio e pagherà il premio Supercoppa, è per questo che c’è l’obbligo di condivisione delle decisioni. I restanti 320 milioni in rate? No, non è contemplato nell’accordo. La lista dei nomi? Non può essere rivelata perché ES ha assunto obblighi di confidenzialità nei confronti di molti degli investitori e l’impegno di alcuni di essi è subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni governative. I capitali di SES appartengono a Berlusconi? L’operazione sul Milan e’effettuata con capitali di investitori cinesi (fosse altrimenti, peraltro, non avremmo tutti i problemi di autorizzazioni che ci stanno rallentando), il resto sono solo chiacchiere. Mercato di gennaio? Sarà a saldo zero: Adriano Galliani gestirà il mercato rispettando i parametri dell’accordo e, dunque, ogni operazione dovrà essere approvata da SES».

 

CLOSING MILAN: SARA’ MERCATO A COSTO ZERO, 21 DICEMBRE – Importanti rivelazioni de “La Stampa“. Il mercato del Milan sarà a costo zero: nessun acquisto se prima non ci sarà una cessione. Galliani lo aveva anticipato ma dietro alle parole dell’amministratore delegato rossonero c’è di mezzo il contratto siglato dai cinesi e da Fininvest. Il mercato rossonero, infatti, sarà regolamentato dal contratto firmato il giorno della proroga per il closing. Nell’intesa non sarebbero consentiti nemmeno i rinnovi, l’unica eccezione (e anche questo sarebbe stato messo nero su bianco) riguarda Jack Bonaventura a cui era stato promesso un ritocco di ingaggio.

CLOSING MILAN: NIENTE MERCATO, 20 DICEMBRE – Stando a quanto scrive Il Corriere della Sera Fininvest non vorrebbe un calciomercato diretto da Marco Fassone, almeno per quanto riguarda gennaio. La holding milanese infatti avrebbe detto di no alla richiesta di Sino Europe Sports di far orchestrare il mercato invernale all’ad in pectore Fassone con un budget di cinquanta milioni di euro. Dietro al rifiuto da parte di Fininvest ci sarebbe una ragione ben precisa: il closing ancora non è stato effettuato e quindi serve cogestione nei prossimi mesi.

CLOSING MILAN: L’ODORE DEI SOLDI, 14 DICEMBRE – I cento milioni di euro sono arrivati, e con quelli di qualche mese fa siamo già a duecento milioni in totale. Quanti di questi soldi verranno destinati al calciomercato di gennaio per il Milan? La risposta non farà troppo felici i tifosi rossoneri perché nemmeno un centesimo di quei duecento milioni verrà usato per fare mercato. Ci sarà autofinanziamento, quindi prima bisognerà vendere e poi si potrà comprare: sempre però con il diritto di veto da parte di Ses.

CLOSING MILAN: ARRIVATO IL BONIFICO?, ORE 11:55 – Ultimissime sul closing Milan. Il fondo cinese, secondo “La Gazzetta dello Sport“, ha versato i 100 milioni della caparra bis sui conti correnti di Fininvest. Secondo la Rosea la notizia è stata confermata da ambienti vicini alla trattativa. Non c’è ancora il comunicato ufficiale ma sembrano esserci delle fondate conferme. Se tutto fosse confermato, i cinesi avrebbero versato 200 milioni di euro per l’acquisto del 99,93% del Milan ed entro il 3 marzo del 2017 ne dovranno arrivare altri 320 per completare il passaggio delle quote.

CLOSING MILAN: NOMI E MERCATO, 13 DICEMBRE – Il ritardo tecnico per la caparra in arrivo da Hong Kong potrebbe essere limato già nelle prossime ore e la speranza di Sino Europe Sports è che già nel pomeriggio la questione possa dichiararsi conclusa. I manager di Fininvest inoltre, scrive La Gazzetta dello Sport, hanno pressato Ses per sapere i nomi dei nuovi proprietari, per adesso però si sa che si tratta di un gruppo di quarantacinque imprenditori e la lista non è ancora definitiva. Nelle ultime ore due banche però sembrano salite alla ribalta, vale a dire Huarong International e Bank of Guangzhou. Ancora non c’è niente di ufficiale ma già oggi potrebbero esserci novità. Inoltre c’è anche il capitolo calciomercato da portare avanti e per domani è in calendario un incontro tra Adriano Galliani e Marco Fassone, che ricoprono lo stesso ruolo ma in due Milan diversi: verranno tracciate le linee guida della finestra invernale e bisognerà capire come muoversi dato che non potranno essere utilizzati i soldi di Ses.

CLOSING MILAN: IL COMUNICATO ROSSONERO, ORE 19:20 – Comunicato del Milan sulle ultime novità societarie: «In relazione all’assemblea della controllata AC Milan, che si terrà in seconda convocazione domani 13 dicembre 2016 alle ore 10.30 presso Casa Milan, Fininvest S.p.A. ribadisce che – come ampiamente riportato dagli organi di informazione – in considerazione del fatto che gli organi sociali di AC Milan sono e restano nella pienezza del loro incarico, non intende assumere alcuna deliberazione sui 2 argomenti all’ordine del giorno».

CLOSING MILAN, SALTA  DOMANI IL VERSAMENTO DELLA SECONDA CAPARRA, ORE 17,25 – La seconda caparra di 100 milioni che Sino Europe Sports avrebbe dovuto versare oggi al Milan è slittata a domani. Come riporta Sky Sport, ci sono stati dei problemi di natura tecnica per il trasferimento dei fondi.

CLOSING MILAN: OGGI LA SECONDA CAPARRA, 12 DICEMBRE – Lo slittamento del closing a marzo del 2017 costa caro ai cinesi, che entro oggi devono versare altri cento milioni di euro come caparra. Si tratta della seconda tranche da parte di Sino Europe Sports, che già qualche mese fa aveva pagato altri cento milioni di euro alla firma del contratto preliminare. Oggi però è una giornata decisiva perché sull’arrivo del secondo versamento c’è grande fiducia e, scrive La Gazzetta dello Sport, è possibile che si tratti di capitali già depositati all’estero. Qualora però i soldi non arrivassero, ecco che la trattativa tra Milan e Ses potrebbe clamorosamente saltare e Fininvest incasserebbe la caparra iniziale di cento milioni di euro. Domani invece si terrà l’assemblea dei soci ma non avrà la portata epocale che avrebbe dovuto avere, dato che il closing non si terrà il 13 dicembre.

CLOSING MILAN RINVIATO: LISTA INVESTITORI VARIABILE, 8 DICEMBRE – Ieri è arrivata l’ufficialità del rinvio del closing per la cessione del Milan alla cordata cinese. In programma il 13 dicembre, è stato spostato al 3 marzo 2017 con la proroga valida al versamento di una nuova caparra di 100 milioni di euro entro il 12 dicembre. Il Sole 24 Ore riporta che c’è ancora incertezza sugli investitori che affiancheranno Yonghong Li e la Haixia Capital: la lista infatti sarebbe variabile fino all’arrivo delle autorizzazioni del governo cinese.

CLOSING MILAN RINVIATO: IL COMUNICATO UFFICIALE, 7 DICEMBRE – E’ arrivata l’ufficialità dello slittamento del closing. Questo il comunicato congiunto Fininvest – Sino Europe: «Fininvest e Sino-Europe Sports hanno raggiunto un accordo che proroga al 3 marzo 2017 il termine entro il quale realizzare il closing relativo alla compravendita della partecipazione detenuta dalla stessa Fininvest nell’AC Milan. L’accordo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Fininvest riunitosi successivamente, prevede che entro il 12 dicembre Sino-Europe Sports accrediti a Fininvest un’ulteriore caparra di 100 milioni di Euro, dopo i 100 milioni di Euro già versati alla firma del contratto di compravendita. L’intesa sulla proroga, che era stata richiesta da SES, ribadisce che le modalità di gestione delle attività dell’AC Milan fino alla data del closing continueranno a basarsi sul principio di condivisione delle scelte».

CLOSING MILAN: DOMANI COMUNICATO CONGIUNTO, 6 DICEMBRE – Aggiornamenti sul fronte Milan. Domani, secondo quanto riporta Premium Sport, verrà stilato il comunicato congiunto Fininvest – Sino Europe per la proroga del closing fino al 28 febbraio. L’accordo verrà ufficializzato al pagamento di 100 milioni di euro per la seconda caparra entro il 13 dicembre, giorno in cui è prevista l’assemblea dei soci.

CLOSING MILAN: ALTRO RINVIO, 5 DICEMBRE – Giungono conferme sull’ennesimo rinvio del closing. Secondo quanto riportato pochi minuti fa da Sky Sport, il termine ultimo per la cessione del Milan a Sino Europe è stato prorogato al 28 febbraio 2017, con la cordata cinese che dovrà versare entro il 13 dicembre 2016 altri 100 milioni di caparra.

CLOSING MILAN: IL CDA, 3 DICEMBRE – Rimarrà comunque in programma l’assemblea dei soci del Milan per il prossimo 13 dicembre, giorno in cui doveva avvenire il closing ma che al momento non sembra la data più propizi. Il cda si farà lo stesso e secondo La Gazzetta dello Sport si dovrà nominare un nuovo Consiglio di Amministrazione con uomini di Sino Europe Sports (questo poi avrebbe attuazione solo dal closing) per iniziare i primi passi verso la nuova dirigenza. Nel cda non si parlerà di discussioni importanti e per i dettagli della compravendita è tutto rimandato al 2017.

CLOSING MILAN: IL COMUNICATO DI FININVEST, ORE  20.11 – Fininvest, attraverso questo comunicato stampa, mette le cose in chiaro sulla trattativa che, a meno di stravolgimenti, porterà il Milan nelle mani della cordata asiatica: «Fininvest, assistita dai suoi consulenti, ha oggi incontrato gli advisor degli investitori cinesi raggruppati in Sino-Europe Sports. Scopo della riunione, fare il punto sulla cessione dell’intera quota di AC Milan detenuta da Fininvest, in prossimità della scadenza dei termini contrattuali per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie al closing. All’ordine del giorno dell’incontro, tra l’altro, la verifica di tematiche relative ad aspetti finanziari, societari e di tempistica, da compiere in vista della finalizzazione dell’operazione. La verifica è stata avviata nel clima positivo e costruttivo che anche in questa occasione le parti hanno ribadito. Fininvest e SES si sono date appuntamento alla prossima settimana per gli approfondimenti del caso».

CLOSING MILAN: LE GARANZIE, 2 DICEMBRE – Il closing Milan molto probabilmente slitterà, manca solo una comunicazione ufficiale e poi sarà sotto gli occhi di tutti. La notizia è quasi certa, scrive La Gazzetta dello Sport, ma Sino Europe Sports vuole solo cancellare tutti i dubbi a riguardo: sono pronte nuove garanzie economiche da parte dei cinesi, dato che in un documento a Fininvest verranno mostrati i nomi dei cinesi nella cordata e anche la liquidità (si parla di oltre 420 milioni) che dovrebbe finire alla holding milanese. Il documento verrà mandato a breve ma non c’è una data precisa, anche se traspare la volontà degli asiatici di non far crescere ancora i dubbi intorno all’ambiente. C’è anche una piccola speranza per chiudere tutto il 13 dicembre ma è davvero flebile, in quel caso allora non servirebbe una seconda caparra da cento milioni di euro.

Pare ormai quasi certo: il closing per l’acquisto del Milan da parte della cordata cinese guidata dalla controllante Sino Europe dovrebbe slittare ancora di qualche settimana. Stando alle ultime il passaggio di mano dei rossoneri da parte di Silvio Berlusconi, che comunque dovrebbe avvenire, è previsto adesso per i primi giorni di febbraio, con una novità sostanziale dunque che riguarda il mercato di gennaio, tecnicamente ancora nelle mani di Adriano Galliani. Si conoscerà una data precisa per il closing comunque entro la fine di questa settimana: come racconta stamane La Nazione entro settantadue ore è prevista una richiesta formale da parte dei cinesi, che chiederanno il rinvio a nuova data, teoricamente appunto, come già detto, tra un paio di mesi al massimo. Il 2 dicembre, domani, è prevista l’assemblea dei soci rossoneri: doveva essere quella la data della presentazione della nuova cordata, ma a questo punto è scontato che l’appuntamento sarà disertato dai cinesi. CLOSING MILAN: LUNEDÌ I NOMI DEI CINESI NELLA CORDATA – Il più grande dubbio dei piccoli azionisti rossoneri, ma dei tifosi in generale, riguarda l’identità dei cinesi che sono coinvolti nella cordata targata Sino Europe e di cui, effettivamente, dopo mesi non si sa ancora praticamente quasi nulla. Lunedì però dovrebbero essere certificati i nomi: comunicando anche la nuova data del closing, Sino si riserverà di comunicare a Fininvest anche la composizione del prossimo consiglio di amministrazione della società.