Da Utrecht al tetto del mondo: Wesley Sneijder, uno che ha vinto ovunque - Calcio News 24
Connettiti con noi

2015

Da Utrecht al tetto del mondo: Wesley Sneijder, uno che ha vinto ovunque

Pubblicato

su

Dai tanti titoli al Pallone d’Oro perso ingiustamente: Wesley Benjamin Sneijder

Quando giochi in un grande club può capitare che la tua luce venga oscurata dalle pretese dell’ambiente o da un’annata non troppo esaltante. E il Real Madrid, ossessionato dalla Decima e in continua rivoluzione, forse bocciò un pò troppo presto un giocatore che solo l’anno dopo riuscì a sollevare al cielo la sua prima (e fino ad ora unica) Champions League. Si tratta naturalmente di Wesley Sneijder, trequartista olandese che è riuscito a vincere praticamente ovunque riempendo anno dopo anno la sua personalissima bacheca di trofei. E poco importa se nel 2010, nonostante i favori del pronostico, finì fuori dal podio del Pallone d’Oro vinto, neanche a dirlo, da Leo Messi forse in maniera non del tutto meritata. Un misero quarto posto con il 14,48% dei voti per il fuoriclasse di Utrecht che pochi mesi prima si era reso protagonista del favoloso triplete con l’Inter di Mourinho e della cavalcata dell’Olanda al Mondiale sudafricano perso in finale contro la Spagna per 1-0. Ma i premi individuali, in quell’anno da incorniciare, non tardarono ad arrivare: miglior giocatore olandese dell’anno, miglior centrocampista e miglior giocatore per la Uefa, miglior assist-man in Champions League, scarpa di bronzo e pallone d’argento della Coppa del Mondo 2010. Dimostrazione che la Fifa e quelli di France Football la fecero davvero grossa. 

LA CARRIERAWesley Benjamin Sneijder è nato a Utrecht (Olanda), il 9 giugno 1984. Scuola Ajax, dopo la trafila nelle giovanili esordisce in prima squadra il 22 dicembre 2002 chiamato da Koeman per le tante assenze, e in poco tempo riesce a diventare un punto fermo dei Lancieri. In cinque stagioni con il club olandese, infatti, colleziona 181 presenze, 59 reti e 44 assist, contribuendo alla vittoria di un campionato, due Coppe e tre Supercoppe d’Olanda. Nell’agosto 2007 è il Real Madrid a piombare su di lui portandolo in Spagna per circa 27 milioni di euro. Dopo aver vinto campionato e Supercoppa Nazionale al primo anno, nella seconda stagione i numeri non sono convincenti e dopo 66 presenze, 11 reti e altrettanti assist il trequartista viene svenduto all’Inter di Mourinho che lo acquista per 15 milioni di euro. E in nerazzurro c’è l’exploit definitivo: nei primi due anni con il club meneghino, infatti, riesce a vincere un campionato, due Coppe Italia, una Supercoppa, una Champions League e un Mondiale per Club. Dopo l’addio dello Special One e la girandola di allenatori sulla panchina nerazzurra, Sneijder viene un pò messo da parte nel progetto e nonostante le 116 presenze impreziosite da 22 reti e 36 assist, lascia l’Inter nel gennaio 2013 per accasarsi al Galatasaray per una cifra complessiva vicina ai 7,5 milioni di euro. In Turchia il fuoriclasse olandese vive una seconda giovinezza: fino ad ora, infatti, sono 101 i gettoni, 25 le reti e 16 gli assist collezionati con i giallorossi, numeri importanti che hanno contribuito alla vittoria di un campionato, una Coppa e una Supercoppa di Turchia, con il secondo titolo che pare ormai vicinissimo quando manca una sola giornata al termine delle ostilità. 

CON L’AMARO IN BOCCA – Il cammino di Sneijder con la Nazionale olandese è fatto di gioie e dolori. L’esordio risale al 30 aprile 2003, quando all’età di 18 anni l’allora commissario tecnico Advocaat lo convocò per la sfida tra Olanda e Portogallo terminata sul punteggio di 1-1. Da quel momento il trequartista è diventato un punto fermo degli Orange grazie alle 113 presenze e le 28 reti che gli hanno permesso di vestire anche i gradi di capitano. I trofei, però, stentano ad arrivare: fino ad ora, infatti, si conta soltanto un bronzo conquistato all’ultimo Mondiale di Brasile 2014 e l’amaro secondo posto di Sudafrica 2010, risultato che di fatto non gli permise di superare tutti nella corsa al Pallone d’Oro 2010. Ma i risultati raggiunti da Sneijder nel corso della carriera sono sotto gli occhi di tutti, ed Euro 2016 sarà forse una delle ultime occasioni per provare a portare definitivamente l’Olanda nell’Olimpo delle grandi Nazionali.