Dall'Olanda al Southampton: Graziano Pellè è già una star - Calcio News 24
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2014

Dall’Olanda al Southampton: Graziano Pellè è già una star

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Gol a raffica e molto altro: il bomber salentino, adesso, punta la Nazionale

PELLÈ SOUTHAMPTON PREMIER LEAGUE – Ignorato in Italia, amato in Europa. È l’incredibile destino di Graziano Pellè, attaccante azzurro classe ’85, capace di diventare una star lontano dal Belpaese. Che, a dir la verità, di opportunità ne ha offerte ben poche al gigante di San Cesario (Lecce): nonostante la buona gavetta in Serie B (21 reti tra Crotone, Cesena e Sampdoria), Pellè ha faticato a trovare un club capace di offrirgli un ruolo da titolare e, soprattutto, da leader dell’attacco nella massima serie. Ci ha provato il Lecce, la squadra che lo ha cresciuto, ma senza troppa convinzione. E poi il Parma di Ghirardi, che lo ha sedotto prima (facendolo tornare in Italia dopo una buona esperienza in Olanda) e abbandonato quasi subito.

DALL’OLANDA ALL’OLANDA – A dispetto della grande concorrenza (da Rossi a Pazzini, senza dimenticare Palladino e Rosina), il centravanti salentino riesce a ritagliarsi uno spazio per la spedizione azzurra scelta da Pierluigi Casiraghi in vista degli Europei under 21 del 2007. Organizzati in Olanda, quella che, di lì a poco, diventerà la patria di Pellè. Sì, perché nonostante le poche presenze – e, soprattutto, le pessime apparizioni degli azzurrini -, l’allenatore dell’AZ Alkmaar resta positivamente impressionato dalla personalità (vedi il cucchiaio su rigore contro il Portogallo) e dalle qualità dell’attaccante italiano. Louis Van Gaal decide di portarlo in Olanda, sborsando la bellezza di 6.5 milioni di euro. Pellè lo ripagherà con 16 reti in 94 presenze: buon rendimento, che, però, non gli vale la riconferma in terra Orange. 

FIDUCIA – Per il momento, però. Perché l’Olanda è nel destino di Pellè, che vi fa ritorno un anno e mezzo più tardi. Per volere, questa volta, di un altro ‘santone’ del calcio olandese, Ronald Koeman, il quale aveva avuto la possibilità di allenarlo per qualche mese proprio all’AZ Alkmaar. Tra i due si crea subito un rapporto di fiducia molto forte, testimoniato dal rendimento sul campo: nel biennio a Rotterdam, segna 55 reti in 65 apparizioni. E diventa un idolo indiscusso dei tifosi, ‘pazzi per Pellè’. Koeman lo nomina capitano, lui ricambia con gol da urlo: di testa, la sua specialità, ma anche di tacco e in rovesciata. Impensabili, per un ‘gigante’ della sua ‘stazza’. E diventa un vero e proprio sex symbol, un punto di riferimento anche per i più piccoli: il suo taglio di capelli ispira i giovani tifosi del Feyenoord, tant’è che in pochi mesi diventa il protagonista di uno spot pubblicitario. 

OCCHI CHIUSI – Un bomber per tanti, ma non per tutti. Tipo Cesare Prandelli, che non prende nemmeno in considerazione una sua possibile convocazione per il Mondiale. «Il campionato olandese  è poco allenante» questo il pensiero dell’ex commissario tecnico azzurro, deciso a non dare nemmeno una possibilità all’ariete di San Cesario. Al contrario di Ronald Koeman, che, poco dopo esser stato nominato manager del Southampton, ha deciso di riprendersi il buon Graziano. Il quale, in un campionato «allenante» come la Premier League, è partito con il piede giusto: 3 gol in 4 partite, più uno in League Cup. E tanto lavoro sporco per i compagni. Il St Mary’s Stadium è già ai piedi di Pellè, il bomber che in Italia viene ignorato e in Europa diventa star. E adesso segna con un obiettivo ancora più grande: convincere il conterraneo Antonio a dargli una chance in Nazionale. Un obiettivo, non un ossessione: perché, comunque vada, Graziano Pellè il gol più importante lo ha già segnato. Su assist di Koeman, ovviamente, diventando una star. E chi si ricorda più dell’Italia…