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Dieci anni fa moriva Ferenc Puskas

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Il 17 novembre 2006 moriva una delle icone del calcio, Ferenc Puskas. Un bomber vero, in grado di realizzare 616 reti in 620 presenze nei club e 84 in 85 partite in nazionale. Nel 2009 la Fifa istituì un premio in suo onore

Esattamente 10 anni fa a Budapest moriva Ferenc Puskas, uno dei calciatori più forti di sempre. Dotato di un mancino fenomenale, con un fiuto del gol eccezionale, l’asso ungherese in carriera realizzò 616 gol in 620 presenze. Militò solo in due squadre, la Honved di Budapest e il Real Madrid, squadre con le quali vinse tantissimo: 6 scudetti in Ungheria, 5 in Spagna, dove fu per ben 4 volte capocannoniere, una Coppa del Re, 3 coppe dei Campioni e una Intercontinentale col Real. Puskas detiene il record di gol in una finale di Coppa dei Campioni-Champions League, in 65 edizione della competizione europei, soltanto Puskas riuscì a segnare per ben 4 volte, nella finale del 1960 contro l’Eintracht Francoforte. Fu un icona della nazionale ungherese, con la quale vinse l’oro olimpico nel 1952. Con la maglia della nazionale realizzò 84 gol in 85 partite. Nel 1956, in seguito all’invasione dell’Ungheria, Puskas si trasferì in Spagna e con le furie rosse giocò il mondiale del 1962.

10 ANNI DALLA SUA MORTE – Oggi ricade il decennale delle sue morte, avvenuto a causa di una polmonite. Puskas era affetto dal morbo di Alzheimer e negli ultimi anni della sua vita, grazie ad un vitalizio del governo ungherese, fu ospitato all’interno di una casa di cura a Budapest. Di fenomeni dalla sua morte ne sono passati diversi, ma Ferenc Puskas viene sempre ricordato da chi questo sport lo amo, e viene sempre annoverato come uno dei più forti che abbiano mai calcato un campo da calcio. Nel 2002 gli fu intitolato lo stadio di Budapest e solo 7 anni dopo, la Fifa istituì un premio in suo onore, che viene assegnato all’autore del gol più bello dell’anno.