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Diritti d’immagine Napoli: da Insigne in su, c’è chi dice no

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Diritti d’immagine Napoli: l’annosa questione. I procuratori (come quelli di Insigne) chiedono un’apertura alla società, ma De Laurentiis non molla: ecco come funziona e i possibili scenari

Diritti di immagine, maledetti diritti di immagine: con la zavorra riguardante il rinnovo di Lorenzo Insigne, la questione (a dire il vero mai risolta) in casa Napoli è tornata prepotentemente a galla con nuovo vigore. Si tratta di per sé di un caso relativamente semplice da spiegare: la società azzurra pretende di tenere per sé il cento per cento di tutti i guadagni relativi all’immagine dei propri calciatori (sponsor, merchandising) e di poter utilizzare il marchio degli stessi per i propri scopi commerciali. Al Napoli, tanto per intenderci, nessun calciatore di regola potrebbe indipendentemente poter gestire una trattativa con uno sponsor personale per un paio di scarpini o per una marca di caramelle gommose, ma dovrebbe prima passare dalla società azzurra, che eventualmente potrebbe potrebbe dire di no o, perché no, tenersi i proventi dell’immagine del giocatore utilizzata. In cambio, da sempre, il Napoli promette ai calciatori ingaggi maggiorati proprio in virtù della cessione dei diritti di immagine, ma resta il nodo fondamentale: chi dice che i guadagni provenienti dall’ingaggio azzurro sarebbero comunque maggiori di quelli provenienti eventualmente da uno sponsor o da una campagna pubblicitaria personale? Se per i giocatori di poca fama la risposta è semplice (meglio l’uovo dell’ingaggio oggi che la gallina dell’immagine domani), per i giocatori più ambiti sul mercato… no.

Diritti d’immagine Napoli: le trattative

Per qualcuno il Napoli ha fatto una piccola eccezione, per altri no: Davide Astori due anni fa era ad un passo dagli azzurri, mancava solo la firma del contratto, ma il nodo riguardante i diritti d’immagine fece saltare tutto e l’ex Roma andò così alla Fiorentina. Nel 2009, ricorda oggi Il Mattino, stava invece per saltare l’arrivo del portiere Morgan De Sanctis dal Galatasaray per la medesima bruciante questione: il trasferimento slittò, poi tutto si risolse per il meglio. Ad oggi sono tanti i procuratori dei calciatori azzurri che chiedono la possibilità almeno di un’apertura da parte del Napoli sulla cessione dei diritti d’immagine: tra questi, quelli di Lorenzo Insigne, calciatore che comincia ad avere tanta visibilità e pure tanto mercato tra gli sponsor (e non solo). Aurelio De Laurentiis alla fine cederà, come tantissimi altri club? Finora non lo ha mai fatto, spiegando più volte come i calciatori del Napoli siano dipendenti della società, ben pagati, ed abbiano il dovere di rispondere della gestione della propria immagine a chi li paga, esattamente come gli attori che recitano in un film devono rispondere al proprio produttore cinematografico della propria immagine dei periodi di promozione. Sarà quel che sarà.