Calciomercato Milan: Donnarumma e il no al PSG, i retroscena dell'offerta - Calcio News 24
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Milan, Donnarumma è l’anti-Neymar: no all’offerta super del PSG, eccola

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Donnarumma e l’assalto di calciomercato del PSG respinto oltre un mese fa: i francesi avevano offerto al portiere del Milan un contratto stratosferico, ma lui ha preferito non “anticipare” Neymar e rifiutare…

Ben prima di Neymar, delle follie per Kylian Mbappé o dell’assalto a peso d’oro al portiere Jan Oblak (per cui potrebbero essere pagati così, sull’unghia, circa 100 milioni di euro), il Paris Saint-Germain ci aveva provato fino in fondo con Gigi Donnarumma. Lo sappiamo, sembra passato un secolo, eppure era appena un mese fa (o poco più). Il portiere del Milan, che aveva rifiutato il rinnovo con la squadra rossonera sotto pressioni del suo procuratore Mino Raiola, era di fatto sul mercato e l’influenza dei parigini, società con cui lo stesso Raiola ha ottimi rapporti, cominciava a farsi viva. Dei retroscena della presunta offerta del PSG per Donnarumma abbiamo già lungamente parlano (leggi anche: Milan, Donnarumma ha rifiutato villa e limousine dal PSG), ma i dettagli emersi negli ultimi giorni, alla luce soprattutto delle spese francesi, assumono rilevanza.

Pare infatti che per Donnarumma il PSG si sia spinto davvero oltre con un’offerta di contratto da mille e una notte: 13 milioni di euro netti l’anno più eventuali bonus e benefit (come, appunto, ville nel centro di Parigi ed autista privato disponibile a qualsiasi ora del giorno e della notte). Una vera e propria follia, tenendo conto che un’offerta di ingaggio simile è stata fatta solo di recente al più blasonato Marco Verratti per il rinnovo (leggi anche: Juventus, ciao Verratti: cosa gli offre il PSG) e che, in ogni caso, i 30 milioni di euro l’anno che i parigini pagheranno per Neymar saranno destinati a un attaccante di primo piano affermato a livello mondiale, non ad un portiere classe 1999.

Calciomercato Milan: così Donnarumma ha detto di no al PSG

Tra i vari benefit presenti nel contratto che il PSG aveva offerto a Donnarumma, c’era ovviamente anche la clausola di ingaggio del fratello Antonio Donnarumma (poi sottoscritta anche col Milan), oltre ad una ricchissima commissione pagata direttamente dalla società, e non dal giocatore, al suo agente Raiola, che avrebbe potuto guadagnare molto più di quanto effettivamente guadagnato con il rinnovo del ragazzo col Milan. Insomma, l’affare rischiava di diventare enorme, non fosse che la volontà del giovane portiere rossonero, alla fine, è stata quella di privilegiare il cuore, mettersi alle spalle le polemiche delle settimane precedenti al rinnovo, e firmare il prolungamento del contratto con i rossoneri (a circa 6 milioni di euro netti l’anno, non noccioline, ma comunque meno della metà rispetto a quanto avrebbe preso a Parigi). Una scelta di cuore, diciamo così, anche se forse è maturata in termini un po’ diversi e ha tenuto conto pure di altro.

Il mercato del PSG da quel momento invece è cambiato drasticamente: in pochi giorni i francesi hanno dovuto far fronte all’irruzione del Barcellona per Verratti, poi hanno deciso di rispondere per le rime con le spesa di 222 milioni di euro per Neymar, l’assalto senza limiti a Mbappé del Monaco per puntellare l’attacco a 180 milioni di euro e, dulcis in fundo, l’affondo di queste ultime ore ad Oblak dell’Atletico Madrid a 100 milioni (prezzo di clausola) per blindare la porta. La stessa che poteva essere protetta da Donnarumma…