Evra: «Juventus, vinciamo ancora» - Calcio News 24
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2015

Evra: «Juventus, vinciamo ancora»

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Il terzino bianconero sul futuro: «Ritorno in Francia? Mai dire mai»

L’idea di doversi accontentare non piace a Patrice Evra, che ha analizzato il momento che sta vivendo con la Juventus e confermato di avere ancora fame: «La gente è abituata a vederci vincere e c’è una grande pressione qui: il club ha preso calciatori nuovi che sono buoni, ma che non hanno mai giocato in squadre importanti e secondo me bisogna lasciargli del tempo per adattarsi. Abbiamo perso uomini dalla grande personalità, come Pirlo, Tevez e Vidal, ma non è questo il problema, sono i nuovi che devono trovare il ritmo in allenamento. Ho sempre voglia di progredire, anche a 34 anni, sono affamato e nulla è cambiato per me. Mi sento come una bottiglia di vino, più passano gli anni e più aumentano le mie qualità. Vivo una concorrenza sana, sia alla Juve sia in nazionale, e proprio per questo cerco sempre di mettere i più giovani al loro agio, anche se sanno che non gli lascerò neanche le briciole, perché io non ho alcun trattamento di favore: se non sarò all’altezza ovviamente loro prenderanno il mio posto», ha dichiarato il terzino francese ai microfoni di RMC Sport.

FUTURO Alex Sandro, Lucas Digne e Laywin Kurzawa, contendenti alla Juventus e in Nazionale, sono dunque avvisati. Ha carattere Evra, che vuole vincere su tutti i fronti e non esclude intanto il ritorno in Ligue 1: «L’obiettivo è vincere sia con la Juventus, sia con la nazionale, soprattutto perché giocheremo gli Europei in casa. In Serie A mi trovo bene, anche se all’inizio è stato più il caso a condurmi a Torino che una scelta tecnica: sono uno sportivo che ha la competizione del sangue e il denaro non m’interessa, non mi vedo proprio un giorno tornare a Monaco per una pensione dorata. E’ chiaro che nella vita non si sa mai quel che può accadere e potrei anche tornare in Ligue 1, ma questa opzione non è al momento d’attualità. Molti spesso mi dicono che alla mia età potrei accontentarmi, ma fino a che il mio corpo e la mia testa saranno là, continuerò a giocare. Non guardo mai al passato, ma sempre al futuro: fino a quando la motivazione sarà là indosserò gli scarpini».

NESSUN RIMPIANTO – Evra ha parlato poi di Paul Pogba, compagno di squadra sia alla Juventus che in Nazionale: «Per me lui è come un fratello. Ho un enorme rispetto per la sua famiglia, ma in generale mi trovo bene con tutti i miei colleghi». Dell’addio al Manchester United, invece, non ha voluto parlare: «E’ difficile parlarne, ma un giorno a carriera terminata potrò esprimermi con più libertà. Sono venuto a Torino soprattutto per la mia famiglia, perché il Manchester aveva messo una clausola nei nostri accordi che mi aveva fatto perdere le staffe, cambiando di netto la situazione. Non rimpiango però questa scelta, che alla fine è stata più che positiva».