Fanta-Consigli: Le 10 regole auree del fantacalcio (Parte 2.a) - Calcio News 24
Connettiti con noi

Archivio

Fanta-Consigli: Le 10 regole auree del fantacalcio (Parte 2.a)

Pubblicato

su

Fanta-Consigli: Le dieci regole auree al fantacalcio. Occhio ai nuovi nomi della Serie A, oculatezza e parsimonia fino all’attacco

La notizia di Higuain alla Juventus mi ha letteralmente lasciato di ghiaccio. Mi ci sono voluti due giorni per realizzare che quello che era solo un rumors poteva concretizzarsi e che questo significava con larga probabilità che questo campionato è già bello che finito ancor prima di iniziare. Ma torniamo a noi, alla seconda parte delle dieci regole auree per un buon fantacalcio.

REGOLA N.6: ANDARCI SEMPRE PIANO CON GLI ACQUISTI TRA LE NEOPROMOSSE. E POI CI SONO LE SQUADRE MINA VAGANTE.
Siamo sinceri, ogni anno le squadre neopromosse sono anche quelle che con tutta probabilità si candidano ad un campionato di fatica e sudore per la salvezza. Sono quelle squadre che possiamo dividere in due categorie: quelle che in B ci sono finite per sbaglio e dopo un anno tornano su, vedi Bologna o Cagliari. E poi quelle squadre che piacciono tanto a Lotito, come del resto potrebbe essere anche il Crotone quest’anno, ossia le squadre che la Serie A l’hanno sempre vista con il binocolo. Queste squadre sono sempre le prime indiziate per una immediata retrocessione, a meno che seguendo la campagna acquisti non ci si renda conto che l’organico è competitivo e che quindi resta più lotta per non essere tra le tre che scenderanno di categoria. In ogni caso, organico forte o meno, andateci cauti con gli acquisti tra le fila di Cagliari, Crotone e Pescara, perchè per quanto due di queste siano già state in. serie A e la squadra sarda anche per molti anni, non è per nulla scontato che riescano a salvarsi.
Secondo punto da tenere in conto sono le squadre mina vagante: quelle che ogni anni potrebbero o retrocedere o lottare per un posto tra le prime dieci. Parlo ovviamente del Chievo Verona, come esempio lampante, ma potrei infilarci anche il Genoa e a tratti ma non più di recente la Sampdoria. Insomma quelle squadre che ogni anno partono con l’intenzione di salvarsi in maniera tranquilla e poi o fanno un campionato incredibile, facendo mangiare le mani a chiunque non abbia avuto l’ardire di accaparrarsi qualche giocatore all’asta,oppure retrocedono o si salvano proprio all’ultimo in maniera putrida. Come regolarsi? Anche qui bisogna seguire attentamente la regola ferrea del non più di sei giocatori, ma in questo caso ridotta della metà: tre giocatori bastano e avanzano. E comunque quest’anno è l’anno dell’Empoli a rischio retrocessione, l’ho detto.

REGOLA N.7: ESSERE COSTRETTI AL 5-4-1 PERCHÈ SIETE ARRIVATI AGLI ATTACCANTI COI BUONI PASTO, È IL MALE ESTREMO. OCULATEZZA.
All’asta, si sa, a volte scappa la mano. C’è quel difensore forte che volete avere a tutti i costi e volete accaparrarvi anche il miglior portiere sulla piazza, tipo Buffon, poi vi torna in mente Boskov “Come gioca centrocampo, gioca squadra” e allora bisogna offrire per quei due o tre nomi importanti che ti cambiano le partite in corsa. Insomma spendi e spandi arrivate agli attaccanti coi buoni pasto e i vostri avversari vi tappano tutti i giocatori con le loro offerte. Come evitare questa situazione? Non lasciatevi prendere dall’entusiamo, chi arriva con meno di 150 milioni agli attaccanti è un uomo morto che cammina. Per questo motivo non si dovrebbe spendere più di 25 per un primo portiere buono, non più di 50 ma meglio se meno per la difesa e a centrocampo un solo acquisto da capogiro per arrivare all’attacco con risorse che vi permettano di uscirne indenni senza dover comprare tutto l’attacco del Crotone perchè ve li siete fumati prima negli altri reparti.

REGOLA N.8: GRANDI NOMI AL PRIMO ANNO IN SERIE A SONO UN’INCOGNITA. RICORDATEVI DI KONDOGBIA. CAUTELA.
Anche qui bisogna fare le debite differenziazioni. Ci sono i campioni che al primo anno di Serie A fanno sfracelli, vedi Tevez. Ma ci sono anche quelli che arrivano in pompa magna e poi spariscono come le peggio meteore finendo per essere mandati in panchina facendo sacramentare tutti i fantallenatori. Tipo Dzeko. Ma potrei citarne molti altri, il fatto è semplice: la Serie A, detrattori a parte, è un campionato rognoso dove non tutti riescono a calarsi con profitto. Poi c’è aspettativa creata dai giornali: titoloni, pronostici di gol a secchiate, quando invece basterebbe una ricerca in internet per capire chi veramente può fare bene da subito o chi deve invece carburare. Spesso la sorte infausta di tradire le aspettative tocca più gli attaccanti dei centrocampisti ma non è una regola matematica. Come gestirsi? Anche qui come al solito, intanto non lasciarsi prendere dalla foga dell’asta e pagare tre volte un giocatore che potrebbe benissimo fare cilecca. Poi non prendere più di un giocatore al suo primo anno in Serie A, valutarne il ruolo e se effettivamente la “caterva di gol” promessa dai giornali può verificarsi o si è verificata in passato.

REGOLA N.9: SOLO UN CASO DI RESURREZIONE CERTIFICATA, LAZZARO. CHI PARTE ROTTO, RESTA A MEZZO SERVIZIO.
Mi direte: quindi cosa faccio non offro per Marchisio? Signori miei, le statistiche pur non essendo il vangelo ci dicono molto. Un giocatore che parte sei mesi dopo perchè ha patito un lungo infortunio, magari che ha dovuto fare un’operazione delicata tipo il crociato, la schiena oppure che soffre ripetutamente di pubalgia resta un giocatore a mezzo servizio. Non dico che tirerà la gamba indietro, che darà meno sul campo, ma che il suo apporto sarà fortemente condizionato all’inizio dal non avere tutti i minuti nelle gambe, a giocare con la spada di Damocle di una possibile ricaduta o di un nuovo infortunio, quindi non è che non dovete offrire per questi giocatori ma dovete andarci piano: Marchisio è sempre Marchisio, però gli anni passano anche per lui e quindi la sua quotazione non può volare troppo alta e nemmeno le vostre offerte.

REGOLA N.10: LISTA SEGRETA E NON FATE I FURBI CON IL RILANCIO DEI GIOCATORI ALTRUI.
All’asta del Fantacalcio c’è sempre quello che ha un unico scopo: far pagare agli altri il doppio di quello che sperano per i loro beniamini. Per questo motivo è essenziale che manteniate un profilo basso senza proclami di giocatori che volete acquistare a tutti i costi, quando rilanciate per un vostro obiettivo fatelo con calma e pacatezza senza far capire al vostro nemico che ci puntate forte se no il suo scopo sarà farvelo pagare una fortuna. La cosa migliore per dissuaderlo è mollargli a tradimento uno dei vostri giocatori feticcio, magari dopo che lui ve lo ha alzato di parecchio e mandandogli in vacca il suo piano. Stessa cosa se invece siete voi che amate rilanciar i giocatori altrui: occhio che potrebbe ritorcersi contro, prima o poi qualcuno che vi molla un giocatori di cui non vi frega nulla a una cifra che vi sballa i vostri piani per l’asta lo trovate e quindi seppur vi sembra onesto che i vostri avversari paghino cifre alte e ti lascino un bel gruzzolo da spendere con tranquillità una volta che loro siano coi buoni lasto, questo potrebbe esservi fatale.