Fantacalcio, i 10 bidoni assoluti entrati nella storia della Serie A
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Fantacalcio, i 10 bidoni assoluti entrati nella storia della Serie A

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È capitato a tutti al Fantacalcio: un giocatore arrivato in Serie A in pompa magna, acquistato all’asta ipotecandosi la casa della nonna e che poi vi ha pugnalato alle spalle. Ecco la classifica dei 10 bidoni assoluti

Quante volte, guardando la vostra rosa al Fantacalcio, avete pensato: «Basta, io con questo gioco la faccio finita. Ogni anno la stessa storia: arriva il campione che in Serie A deve ammazzare il campionato, mi vendo casa per averlo e questo non fa neanche un gol». È successo a tutti, me compresa, più di una volta. E purtroppo magari anche in accoppiata: un centrocampista e un attaccante. Perché a volte il bidone arriva anche in reparti dove meno te lo aspetti.

DECIMO POSTO – Xherdan Shaqiri, centrocampista dell’Inter (15 presenze tra gennaio – giugno 2015): 1 gol

Partire con l’interista Shaqiri è una scelta precisa. Lo comprai al Fantacalcio con grandissime aspettative. Mi spennarono letteralmente. E lui mi ripagò con una sola rete, per giunta in una partita dove lo avevo panchinato. Contando che era andato parecchio in gol alla sua seconda stagione al Bayern per un centrocampista (17 presenze, 6 gol) poteva essere il valore aggiunto. Invece finì ai margini della rosa, colpevole anche Mancini che non volle dargli fiducia. Tu quoque Roberto.

NONO POSTO – Fernando Torres, attaccante del Milan (10 presenze tra agosto – gennaio 2014/2015):  1 gol

Fernando Torres, che di mestiere fa l’attaccante, all’epoca del Real Madrid e del Liverpool aveva fatto un gran bene andando sempre in doppia cifra.  Dal 2010/2011 con il passaggio al Chelsea qualcosa si è rotto e nelle tre stagioni successive non è mai arrivato a dieci reti. Questo doveva mettere in allerta gli allenatori di Fantacalcio che, nell’agosto del 2014 lo videro approdare al Milan. Quanti rilanci ho visto fare all’asta per aggiudicarselo nel mercato di settembre e lui ha tradito i suoi così, segnando un gol in dieci presenze, prima di essere di nuovo spedito in Spagna, all’Atletico Madrid, dove puntualmente nel 2015/2016 è tornato in doppia cifra (11 marcature) in 30 presenze. Sempre poche, ma meglio di un gol in dieci partite.

OTTAVO POSTO – Djibril Cissé, attaccante della Lazio (18 presenze 2011/2012): 1 gol

La Lazio sborsò quasi sei milioni per aggiudicarsi le prestazioni sportive dell’attaccante, ex capocannoniere con il Panathinaikos. Djibril Cissé arriva in biancoceleste nel luglio 2011 e la sua esperienza nella capitale si conclude il 31 gennaio 2012. All’asta non fu uno di quelli per cui ci strappammo i capelli, però non venne nemmeno preso per pochi milioni. Con la Lazio segna un solo gol in 18 presenze in campionato, all’esordio, alla prima giornata in Serie A.  Si trasferisce in Premier League e, come è giusto che sia, in qualità di bidone, segna subito la rete del vantaggio per i Rangers. In 12 minuti. Piovono bestemmie che ancora adesso hanno una certa eco.

SETTIMO POSTO – Hristo Stoičkov, attaccante del Parma (23 presenze 1995/1996): 5 gol

Solo settimo il grande Hristo Stoičkov, un nome omen per le bestemmie che fece tirare ai tifosi del Parma e susseguentemente agli allenatori di Fantacalcio che vollero comprarlo a suon di milioni. Con il Barcellona andò sempre in doppia cifra, per cinque anni consecutivi. Acquistato dal Parma nel 1995/1996 doveva fare sfracelli e invece si è sfracellato al suolo: 23 presenze solo cinque reti. Tornato a Barcellona fece più gol dell’anno precedente in Serie A, seppur pochi (solo sette) e se paragonato a quello del CSKA Sofia che in un anno in 40 partite mise a segno 38 gol, si parla quasi di un altro giocatore.

SESTO POSTO – Gaizka Mendieta, centrocampista Lazio (20 presenze 2001/2002): 0 gol

Un altro centrocampista, in questa classifica dove per la maggior parte dovrebbero figurare attaccanti. Ma non possiamo dimenticarci di Mister 43 milioni di euro. Arrivato alla Lazio nel 2001 dal Valencia doveva essere l’uomo che avrebbe portato le reti dal centrocampo, dopo essersi messo in luce nelle due finali consecutive di Champions League ed essendone uscito come il miglior giocatore, seppur non alzando mai la coppa dalle grandi orecchie.
Venti partite e nessuna rete, ma soprattutto prestazioni quasi sempre insufficienti per questo non poteva non figurare nella nostra classifica. Ora fa il Dj, ho detto tutto.

QUINTO POSTO – Dennis Bergkamp, trequartista Inter (52 presenze tra il 1993/1995): 11 gol

Quinta posizione per il talento migliore della sua generazione. Anche se il gioco del Fantacalcio era nato da poco, ne sono certa, lui avrebbe sicuramente scatenato l’ira di molti allenatori. Anche perchè nel biennio all’Inter, da trequartista, Bergkamp di reti ne piazzò molto poche. Costò alla sponda nerazzurra di Milano ben 18 milioni di lire. Esordì in Serie A e per sei mesi restò a secco di gol. Non proprio l’investimento che uno si sarebbe aspettato. Fa meglio in campo europeo, cosa che al Fantacalcio fa quintuplicare le ingiurie. In due anni realizza solo 11 gol, otto il primo campionato, solo tre il secondo.

QUARTO POSTO – Klaas-Jan Huntelaar, attaccante del Milan (25 presenze 2009/2010): 7 gol

Medaglia di legno. Arriviamo alle posizioni che contano. Huntelaar arriva al Milan nella stagione 2009/2010, acquistato per 15 milioni di euro. Esordisce nel derby della Madonnina, perso contro i nerazzurri, subentrando a Ronaldinho alla metà del secondo tempo. All’Ajax aveva realizzato 33 reti nella stagione 2007/2008, trasferitosi al Real Madrid nel gennaio 2009 fino a fine campionato realizza 8 reti, di più di quelle che in un anno metterà insieme con la maglia rossonera: solo sette marcature, accompagnate dalle sicure ingiurie di tutti i fantallenatori (e ne conosco uno in particolare) che su di lui avevano puntato forte.

TERZO POSTO – Mario Gomez, attaccante Fiorentina (29 presenze tra il 2013/2015): 7 gol

Mario Gomez ha fatto tirare qualche bestemmia a più di un allenatore. Probabilmente perfino a quello della Fiorentina, alla quale arriva per 21 milioni di euro (15 subito, gli altri dilazionati). Ci si aspetterebbe la doppia cifra fin dalla prima stagione e sembrava che potesse accadere: esordisce alla seconda giornata di campionato con una doppietta nella partita vinta contro il Genoa. Ma il ginocchio va in mille pezzi nella partita successiva contro il Cagliari. Sparisce per cinque mesi e in quel campionato va in rete solo tre volte.
Non finiscono le tragedie fisiche per Mario Gomez, che più che bidone è proprio sfortunato: l’anno successivo si ferma di nuovo per un fastidio alla coscia. Quando torna, segna in Coppa Italia, cosa che non è utile al Fantacalcio, competizione dove sarà capocannoniere e finisce la stagione mettendo a rete quattro gol. Come per magia dopo che si trasferisce al Besiktas nel 2015/2016 torna a segnare e mette in rete 26 gol.

SECONDO POSTO – Hakan Şükür, attaccante (Inter: 24 Presenze 2000/2001, 5 gol e 2001/2002 Parma: 15 presenze 3 gol)

Il mio cuore non può dimenticare Hakan Şükür: ottiene il secondo posto in classifica non perchè è turco, ma perchè riesce a far male due stagioni consecutive con due maglie diverse.  Sempre in doppia cifra al Galatasaray, arriva nel 1996/1007 a segnare 38 reti in 32 match, l’anno successivo 32 gol in 34 partite. Dopo l’Europeo lo acquista l’Inter: è la stagione 2000/2001. Segna il primo primo gol alla quarta giornata di campionato. Chiude l’unica stagione in nerazzurro con 24 presenze totali in campionato e 5 gol. L’Inter a fine stagione riesce perfino a sbolognarlo ad un’altra squadra di Serie A, l’allenatore di Fantacalcio avveduto direbbe: «Mi hai già fregato una volta» però poi uno pensa che il Parma non è l’Inter e potrebbe essere la rivelazione del campionato. Mai errore fu più grande: 15 presenze e solo tre reti.

PRIMO POSTO – Patrick Kluivert attaccante Milan (28 presenze 1997/1998): 6 gol

Ritorniamo indietro nel tempo, ed ecco che la medaglia d’oro non può che andare a Kluivert. Stagione 1997/1998, arriva al Milan in pompa magna dopo aver realizzato in tre campionati 39 reti totali all’Ajax. Forse è colpa del Milan, che disputa la stagione più nera della sua storia, forse è colpa delle eccessive aspettative, fatto sta che realizza solo 6 reti in 28 partite di campionato. Fortunatamente il Milan riesce a rivenderlo al Barcellona per 30 miliardi di lire. Un anno di transizione ed ecco che Kluivert ritorna a segnare come un matto: con i blaugrana mette a segno un totale di 83 reti, dal 1998 al 2003 arriva sempre sopra i 15 gol. Poi uno non dovrebbe restarci male. Però era uno dei preferiti della Gialappa’s Band.

Stilare una classifica è sempre difficile. Per questo motivo esistono le mezioni speciali.
L’Inter è squadra che colleziona parecchi bidoni: oltre a quelli già citati richiamiamo alla memoria Diego Forlan (2011/2012 – 18 presenze, 2 gol) e Vratislav Greško, terzino, pagato 14 miliardi e colpevole assoluto della partita persa contro la Lazio per 4-2 (valse lo scudetto alla Juventus).
Giocatori ancora in attività nelle rispettive squadre che vincono la palma d’oro per l’annata da incorniciare: Edin Dzeko (2015/2016 Roma: 31 presenze e 8 gol) paragonato a quest’anno tutto un altro giocatore.
Luiz Adriano (2015/2016 Milan: 26 presenze e 4 gol) al Milan è ancora in tempo per bissare malamente i risultati dell’anno passato, anche se i rossoneri vogliono trovare una destinazione che il giocatore accetti per venderlo senza rimorsi.