Figc, Uva: «Club punteranno sui giovani» - Calcio News 24
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2015

Figc, Uva: «Club punteranno sui giovani»

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In serie A ci sono troppi stranieri, ma il dg è fiducioso

Anche il presidente della Lega di Serie A è intervenuto sul tema dello scarso utilizzo dei giovani italiani nel principale campionato italiano: «Serve un percorso condiviso e il modello da seguire è quello tedesco che mette insieme rinnovamento nelle strutture e degli stadi, virtuosismo economico dei club e, infine, lo “ius soli” per i figli degli immigrati che si riflette in modo positivo anche sulla Nazionale. Basta guardare i nomi di coloro che compongono la Nazionale tedesca campione del mondo per capirlo…», ha dichiarato ieri Maurizio Beretta. Nonostante la qualificazione con un turno di anticipo alla fase finale degli Europei, resta la crisi di vocazione di convocabili.

RIVOLUZIONE – Il presidente federale Carlo Tavecchio è convinto che le norme federali introdotte da quest’anno avranno alla lunga effetti positivi. Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore generale Michele Uva: «Dietro il problema dei pochi italiani c’è un aspetto culturale. Le società dovrebbero capire che coltivare i giovani talenti in casa, meglio se legati al territorio, è una cosa meravigliosa. Purtroppo con gli effetti della sentenza Bosman i vivai sono diventati, agli occhi dei club, un costo e non un investimento. Nell’ultimo mercato effettivamente c’è stata grande attenzione ai nostri ragazzi, soprattutto a quelli dell’Under 21. Con l’entrata in vigore dei nuovi indicatori economici, più il tetto alle rose, sicuramente le società avranno un impulso a lavorare di più sui settori giovanili, il vivaio diventa fondamentale per poter rientrare in quei parametri economici. In questo modo le società avranno più voglia di far crescere in casa i giovani del territorio».