Frosinone, Gucher: «Vogliamo posticipare la festa del Carpi» - Calcio News 24
Connettiti con noi

2015

Frosinone, Gucher: «Vogliamo posticipare la festa del Carpi»

Pubblicato

su

Prosegue il centrocampista austriaco: «A Catania la gara della svolta»

Austriaco di nascita ma ciociaro d’adozione a tutti gli effetti. Robert Gucher è la faccia pulita di un Frosinone che ha impressionato gli addetti ai lavori in questo campionato di serie B. Il centrocampista classe 91′ si sta consacrando come uno dei migliori interpreti del ruolo, visione di gioco da regista e capacità di andare in rete. Con le sue giocate il Frosinone punta direttamente alla seconda piazza che varrebbe la serie A, come lui stesso ha annunciato ai nostri microfoni.

Robert, negli ultimi tre turni avete centrato tre risultati importanti andando a vincere contro Pescara e Latina e trovando un punto a Livorno. C’è maggiore consapevolezza nell’obiettivo del secondo posto?
«Si, abbiamo dimostrato di nuovo che ce la possiamo giocare con tutti. A sei giornate dalla fine siamo lì, a un punto da Vicenza e Bologna e siamo obbligati a crederci. Il secondo posto è un obiettivo».

Qual è stata la partita della svolta nella vostra stagione?
«Abbiamo visto che, dopo il girone di andata, nessuna squadra ci aveva messo sotto. Siamo un gruppo molto forte, nessuno credeva potessimo raggiungere questo risultato ma siamo consapevoli del lavoro svolto e del nostro valore. La partita di Catania, quella vitttoria, ci ha dato maggiore consapevolezza. Abbiamo capito che eravamo capaci di poter vincere su ogni campo, anche su quelli delle grandi».

Diventerà un grande allenatore anche Stellone: quanto è stato importante in questa cavalcata?
«E’ stato importantissimo, ci tiene tutti sul pezzo. Una delle sue più importanti qualità è quella di riuscire a farci vivere gli eventi con serenità. E’ stato un giocatore fino all’altro ieri, sa entrare nella testa dei giocatori e si può parlare tranquillamente di tutto. Questo lo si vede anche da chi gioca meno che si allena con intensità e crede fermamente al progetto, si sente parte integrante».

Sei nato in Austria ma sei ciociaro di adozione da come si evince dall’accento…
«Questo è il mio italiano(ride ndr), non l’ho mai imparato a scuola. Sono cresciuto qui in ciociaria e ne sono molto contento. E’ un ambiente molto tranquillo dove puoi crescere bene, tutti sono sempre molto a disposizione anche fuori dal campo. Sono contento di indossare questa maglia».

Anche se radiomercato parla di diverse squadre di A molto attente alle tue prestazione. Come vivi questo momento?
«Sinceramente sono orgoglioso di leggere nei giornali il mio nome accostato a club di serie A, vuol dire che sto lavorando bene e sono apprezzato. Il mio obiettivo è di giocare in A ma voglio farlo con il Frosinone, voglio realizzare questo sogno e quella di una interà città».

Lo stesso sogno che spera di coronare il Carpi a partire da sabato proprio a Frosinone.
«Prima di tutto devo fare i complimenti alla loro stagione, la promozione è cosa fatta e se la sono meritata ampiamente per il campionato fatto. Quel che è sicuro è che noi cercheremo di posticipare la festa, non vogliamo che al Matusa tornino a festeggiare come l’anno scorso il Perugia. Magari la festeggeranno in casa contro il Bari».

Tu di campionati vinti te ne intendi, uno con la Primavera del Genoa con El Shaarawy nel 2010…
«Si ma non solo quello con Stephan. Ne ho vinto uno anche in Austria e l’anno scorso abbiamo vinto i play-off contro il Lecce. L’emozione più bella la voglio provare quest’anno, sarebbe il top».

Quello segnato due sabati fa contro il Pescara rimane il gol più bello? Serpentina in mezzo a tre uomini e sinistro secco sotto la traversa.
«E’ stato sicuramente un gol particolare, diverso da quelli che ho fatto in passato. Sono abituato a segnare dalla distanza, resta uno dei gol più belli perchè è venuto dopo aver saltata alcuni uomini».

Hai un giocatore come modello e che speri di eguagliare?
«Eguagliare no, è impossibile. Parlo di Andrea Pirlo, da quando sono venuto in Italia è il giocatore che ho seguito di più e cerco di studiare i movimenti perchè avere quella tecnica è impossibile. All’estero mi sono sempre piaciuti Paul Scholes e Frank Lampard».

Carpi in casa, Ternana fuori e poi il big match contro il Bologna: quale obiettivo si pone il Frosinone in termini di punti?
«Sono tre partite sulla carta complicate ma da qui alla fine le consideriamo tutte delle finali. La B è un campionato particolare, pur perdendo due gare di fila hai sempre la possibilità di tornare su. Dobbiamo giocare con la nostra mentalità e rabbia agonistica, cercando di dare il massimo».

 Nel caso raggiungeste la serie A, cosa ti sentiresti di promettere qualcosa ai tifosi, magari la permanenza in ciociaria?
«Prometto ai tifosi che la Juventus giocherà sicuramente al Matusa (ride ndr)».

In una battuta è racchiuso tutto lo spirito del Frosinone, pronto a regalare un sogno alla sua gente. In fin dei conti sognare non costa nulla e tifosi ciociari lo stanno facendo da inizio stagione.