Gascoigne: «Quando aiutai quel killer ero strafatto» - Calcio News 24
Connettiti con noi

2015

Gascoigne: «Quando aiutai quel killer ero strafatto»

Pubblicato

su

L’ex giocatore della Lazio racconta di quando cercò di aiutare un serial killer

Era il lontano 2010 quando Raoul Moat, ex culturista pluripregiudicato di 37 anni, non accettava di essere stato lasciato dalla fidanzata 22enne, madre di uno dei suoi tre figli, per un altro uomo. Per questo motivo sparò contro la coppia a Birtley, nel nord-est dell’Inghilterra, uccidendo l’ex fidanzata col compagno. Da quel momento iniziò una lunga caccia all’uomo, durante la quale Moat ferì due poliziotti.  L’inseguimento durò un’intera settimana, fino a quando Moat non si asserragliò all’interno di un edificio. Infine, Moat decise di farla finita sparandosi un colpo di fucile in testa.

L’INTERVENTO DI GAZA – A sentire questa drammatica storia in televisione c’era Paul Gascogne che conosceva da tempo il fugitivo e decise di recarsi nel luogo dove il killer si  era rifugiato per portare del cibo all’amico. Questo è il racconto di Gaza ai microfoni del Mirror a cinque anni di distanza: «Ero stravolto, bevevo whisky e tiravo cocaina. Poi ho visto le immagini in diretta tv, e siccome conoscevo Moat quando era un bambino, pensai che dovevo fare qualcosa. L’ispirazione mi è venuta mentre tiravo, saranno state 14 strisce in tutto, e allora decisi di portargli del pollo, della birra e delle canne da pesca. Andare a pescare mi aveva aiutato molto in passato, così decisi che gli avrebbe fatto bene. Quando dissi al tassista di portarmi sul posto, tremava terrorizzato e quando mi dissero di andare via, ero disperato: quel pollo stava diventando freddo. Al mattino seguente, mi svegliai e vidi che avevo qualcosa come 250 chiamate perse sul cellulare: non ricordavo nulla, eppure sapevo che dovevo aver combinato qualcosa di grosso