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Genoa contestato, la squadra “fugge” a Milano

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Tempi duri in casa Genoa. La nota con cui la Gradinata Nord annuncia la contestazione alla squadra di Mandorlini dopo il secondo derby perso e in vista del Milan

Genoa contestato, la fuga a Milano – 17 marzo, ore 9.30

A sorpresa, il Genoa è partito prima del previsto per Milano. Il club rossoblu, finito in mezzo alla contestazione dei tifosi, ha anticipato il viaggio per Milano e si sta allenando in una località alle porte del capoluogo lombardo. Per cercare un po’ di serenità il Genoa ha lasciato Pegli dopo le dieci della mattina del 16 marzo per andare in una località, per ora segreta, nell’hinterland milanese. La decisione è stata presa da Enrico Preziosi, il presidente ha scelto di evitare alla squadra una pesante contestazione dei tifosi.

Genoa contestato, si va avanti a colpi di comunicati – 16 marzo, ore 22.35

La risposta di Enrico Preziosi alla nota dei tifosi non si è fatta attendere, ecco una sintesi del comunicato apparso sul sito ufficiale del club ligure: «Sono orgoglioso. Orgoglioso di quello che abbiamo costruito in questi anni con il Genoa, orgoglioso di essere ripartito dopo momenti difficili, di aver garantito alla squadra più antica del calcio italiano la posizione che merita, un traguardo difficile da raggiungere nel calcio moderno. Questo ha significato e significa investire e progettare. Così il Genoa è diventato parte della mia famiglia. E io non potrò mai accettare che la mia famiglia venga attaccata in maniera incivile. Per questo ho deciso che la squadra (contrariamente alla volontà del tecnico e dei giocatori) lasciasse Pegli per preparare con serenità la prossima delicatissima sfida. Queste sono le mie scelte, perché io credo fortemente che nessuno abbia il diritto di cambiare la vita delle persone con l’intimidazione. Non mi sono mai fatto intimidire, non lo farò. Non scappo, non è nel mio DNA, non l’ho mai fatto, accetto il confronto e nel farlo ribadisco la realtà delle cose. Ribadisco che sono determinato a vendere il Genoa, sono pronto a incaricare un advisor non appena anche quest’anno la salvezza sarà raggiunta matematicamente. Sono pronto a cedere il Genoa, non a disfarmene. Ed è dunque non solo inutile, ma anche dannosa, qualsiasi ulteriore forma di contestazione».

Genoa contestato, nuovo comunicato dei tifosi: «Via Preziosi» – 16 marzo, ore 16.40

Ancora clima incandescente in casa Genoa. Dopo la replica di Preziosi, tramite Telenord, al primo comunicato, arriva una nuova nota da parte del tifo rossoblù: «Signor Preziosi, il suo ennesimo monologo televisivo, nel più totale silenzio, se non intervallato dalla voce del suo fedele scudiero “giornalista”, non puo’ che suscitare un’unica reazione : che tristezza! Presidente, un uomo di azienda come lei andare a piagnucolare in televisione, con l’unico suo solito e reiterato intento di dividere la tifoseria, ma che effetto pensa di sortire? Pensa che qualcuno sia ancora disposto a credere alle sue parole? Noi l’abbiamo già incontrata pubblicamente, doveva rinconquistare la nostra fiducia e lei per l’ennesima volta ci ha traditi. E non ha tradito le centinaia di persone che erano presenti in quella sala, la scorsa estate. Lei ha tradito TUTTI I GENOANI. Ha detto delle cose e ne ha fatte delle altre. Non ci sono molti giri di parole da fare. “Sig.Preziosi, per una volta dia seguito alle parole che lei stesso ha pronunciato. “Il mio ciclo è finito”, ha detto. Bene, dia le dimissioni, insieme a suo figlio Fabrizio e quella serpe in seno di Omar Milanetto. E’ buffo che ora si erga a paladino con le parole per difendere la squadra! Lei quella squadra l’ha sempre smantellata ogni quattro mesi, mettendo in difficoltà tutti, compresi gli allenatori. Quest’anno non sappiamo ancora se abbiamo i requisiti per partecipare a competizioni europee (ci passi la battuta data la situazione tecnica e la classifica), questa stagione però ci vediamo effigiati di un primato “lusinghiero”. Primi in Europa per movimenti di giocatori negli ultimi anni. Bene, noi le diciamo 137 volte SI VERGOGNI! E porti pure la squadra in ritiro, ma intanto prima o poi sarà necessario ritornare ad allenarsi al Pio XII. Non vorrà mica gravare sui già sofferenti conti societari prolungando il ritiro fino alla fine del campionato? Attendiamo fiduciosi che al più presto si liberi di quel titolo che oggi dovrebbe avere chi vuole bene al Genoa, alla sua storia ed ai suoi tifosi. E che ci permetta se non di vincere, almeno di sognare. Quello di Presidente».

Genoa contestato: la replica di Preziosi – 15 marzo, ore 23.00

Il Genoa prova a stemperare il clima teso andando in ritiro anticipato in vista della sfida di sabato contro il Milan. Il presidente Preziosi ne ha parlato ai microfoni di Telenord: «Siamo stati costretti a lasciare casa nostra. Sono aperto al confronto, però, a mio avviso, è sbagliato distruggere 10 anni di lavoro. Ho sempre preso delle decisioni consultandomi con l’allenatore, abbiamo sbagliato ma sempre in buona fede. Sono pronto a prendermi gli sputi in faccia della Gradinata Nord già dalla prossima domenica. Ammetto che il mio ciclo al Genoa è terminato, però, allo stesso, modo faccio di tutto per il Grifone. Chiedo ai tifosi di stare vicino alla squadra fino al raggiungimento matematico della salvezza».

Genoa contestato: il comunicato dei tifosi – 15 marzo, ore 12.20

Il secondo derby perso in stagione contro la Sampdoria è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A Genova scoppia la contestazione per il Grifone in attesa della 29ª giornata del campionato di Serie A, La sconfitta per 0-1 nel derby della Lanterna ad opera di Muriel è costato caro al Genoa di Mandorlini, che adesso rischia il muro contro muro con la tifoseria organizzata, visto che i tifosi della Gradinata Nord hanno emesso un comunicato in cui annunciano la contestazione nella settimana che condurrà poi alla sfida contro il Milan a San Siro: «La pazienza è finita. Vergogna. Non ci sono molte parole per definire quello che è l’unico sentimento possibile da provare per chi in tutte le sue componenti rappresenta indegnamente il Genoa. Ora basta, non lo permettiamo più. Diamo appuntamento giovedì alle ore 14 al Pio a tutti quelli che hanno davvero a cuore le sorti della squadra più antica d’Italia e non vogliono più vivere una realtà triste, squallida e senza prospettive come quella attuale. Tutti uniti diremo basta a questa società e a questa squadra e, soprattutto che la nostra pazienza è finita»-