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Genoa, frenata per la cessione del club

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Mentre la trattativa tra Preziosi e Cellino stenta a decollare, il Genoa deve necessariamente concentrarsi sulla prossima annata

Nessun decollo, anzi. La trattativa tra Enrico Preziosi e Massimo Cellino per la cessione del Genoa ha ieri subito una brusca frenata. L’atteso incontro tra i due presidenti non c’è stato e la possibilità che l’operazione possa andare in porto è sempre più flebile. Molte cause rallentano la trattativa: la troppa pubblicità, che Preziosi non ha gradito, ma soprattutto i modi e i metodi di pagamento. L’offerta di Cellino si sarebbe limitata unicamente ad accollarsi i debiti in essere, peraltro rateizzati, mentre in casa Genoa vi è anche una richiesta di conguaglio. Una contropartita economica stimata in circa 30 milioni di euro che, sommati i debiti, significherebbe un esborso di quasi cento milioni cui aggiungere la costruzione della squadra. L’assemblea degli azionisti, domenica alle 18, potrebbe diradare le nubi. Il primo punto fissato all’ordine del giorno è l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016. Un bilancio che, senza le cessioni a gennaio di Pavoletti e Rincon, avrebbe portato la società a ricapitalizzare poiché le perdite avevano superato di un terzo il capitale sociale, riducendo quest’ultimo al di sotto del minimo legale.

LA NUOVA STAGIONE – Secondo quanto ricordato da “Tuttosport”, però, c’è da costruire la squadra per la prossima stagione con una rosa che ha deluso molti, in primis proprio Preziosi e lo stesso Juric. Uomini-mercato rossoblù dunque all’opera, a partire dal ds Donatelli che ha fatto il punto a Radio CRC: «Perin tornerà in campo per fine settembre, inizio ottobre. Lui vuole restare al Genoa e noi non abbiamo alcuna intenzione di privarcene. Pavoletti? Sta bene a Napoli, è un giocatore importante. Se dovessero crearsi le condizioni per un ritorno non diremmo di no, ma dubito che possa tornare da noi dopo aver toccato una grande squadra come il Napoli. Zapata ci piace tantissimo, ma è una pista difficile: ci sono tanti club interessati. Laxalt andrà via solo in caso di un’ offerta importantissima». Di certo alcune cessioni in grado di generare plusvalenze saranno obbligatorie per poter proseguire con la gestione societaria e riuscire a muoversi sul mercato. In uscita i nomi più appetibili sono sicuramente quelli di Giovanni Simeone e Armando Izzo.