Germania - Algeria, scontro totale: la ferita è ancora aperta - Calcio News 24
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2014

Germania – Algeria, scontro totale: la ferita è ancora aperta

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Gli Algerini in cerca di riscatto, dopo la bruciante eliminazione dell’82

GERMANIA ALGERIA MONDIALE BRASILEDavide contro Golia, una delle favorite al successo finale contro una piacevolissima sorpresa. Domani alle 22 (ora italiana) presso l’impianto ‘Estadio Beira’ di Porto Alegre, Germania e Algeria si affronteranno nella sfida valevole per gli ottavi di finale del Mondiale. Risultato, sulla carta, abbastanza scontato: Müller e compagni, dopo aver vinto e dominato il gruppo G, sfidano l’undici di Halilhodzic, che, nel girone H, ha avuto la meglio sulla Russia, ben più quotata, e sulla Corea del Sud. A motivare – come se ce ne fosse bisogno… – l’Algeria c’è anche l’ipotetico quarto di finale con la Francia, che alle 18 affronterà la Nigeria: ‘mas que un partido’… 

PROBABILI FORMAZIONI – Non dovrebbero esserci novità tra le fila tedesche, dove, ancora una volta, Khedira è in vantaggio su Schweinsteiger per una maglia da titolare. Mario Gotze, in panchina inizialmente contro gli Stati Uniti, tornerà a titolare. Sono due, invece, i dubbi per Halilhodzic, entrambi in difesa: Halliche – titolare contro la Russia – si contende una maglia da titolare con Bougherra, proprio come Mesbah – favorito – con Ghoulam. Per il resto, in campo i titolarissimi: Bentaleb in mezzo al campo e Slimani in attacco.

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Boateng, Mertesacker, Hummels, Howedes; Khedira, Lahm; Ozil, Kroos, Gotze; Müller. Commissario tecnico: Löw.

ALGERIA (4-1-4-1): M’Bolhi; Mandi, Bougherra, Belkalem, Mesbah; Medjani; Feghouli, Bentaleb, Brahimi, Djabou; Slimani. Commissario tecnico: Halilhodzic.

GLI UOMINI CHIAVE – Troppo facile scegliere Thomas Müller per la Germania. La stella del Bayern Monaco si trova in uno stato di forma esaltante, tanto da essere già a quota quattro reti in tre partite. La chiave della gara, però, molto probabilmente si giocherà in mezzo al campo, dove Philippe Lahm – ridisegnato mediano da Guardiola – avrà il compito di proteggere la difesa dai pericoli che Slimani, Feghouli e Djabou possono portare – Belgio e Russia, in questo senso, ne sanno qualcosa – : poi basterà alzare la testa e servire uno tra Kroos, Ozil, Götze e Müller. Di qualità ce n’è a dismisura. Sul fronte Algerino, invece, molto dipenderà, per l’appunto, dalla verve delle ali, il punto di forza del team di Halilhodzic: difendersi per tutta la gara contro una Germania qualitativamente devastante è impensabile, a maggior ragione se il pacchetto dei centrali è formato da Belkalem e Halliche, rivedibili contro la nazionale di Capello. E l’uomo chiave per scardinare la difesa tedesca potrebbe essere Djabou: sulla sua fascia di competenza troverà Howedes, terzino sinistro adattato, e già contro la Russia il mancino del Club Africain ha dimostrato di poter prendere per mano i compagni. Per farlo anche contro la corrazata di Löw, però, servirà più continuità.

I PRECEDENTI – Sono due i precedenti, sin qui, tra Germania e Algeria. E, incredibilmente, entrambi sono a favore degli africani, che hanno piegato la resistenza tedesca sia nel lontano ’64 – l’amichevole terminò sul punteggio di 2-0 a favore dell’Algeria – che nell’82, al Mondiale in Spagna: nella gara d’esordio, la Germania Ovest crollò sotto i colpi di Madjer e Belloumi.

CURIOSITA’ – Guai a toccare l’orgoglio tedesco. La sconfitta con l’Algeria ha generato anche uno dei più celebri ‘biscotti’ calcistici: in seguito alla vittoria sul Cile (4-1) nella seconda giornata, la Germania avrebbe dovuto solo vincere per passare il turno. Vittoria, sì, ma senza esagerare: in caso di largo successo, l’Austria avrebbe salutato, per differenza reti, la competizione. Hrubesch aprì le danze dopo soli dieci minuti, a cui seguì il nulla più totale: l’Algeria vinse con il Cile, ma a qualificarsi per il turno successivo furono Germania e Austria. Anche domani sarà ‘mas que un partido’…