I 9 colpi di calciomercato dell’estate 2015 - Calcio News 24
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2015

I 9 colpi di calciomercato dell’estate 2015

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Calciomercato 2015: i 9 colpi migliori a livello internazionale in rapporto qualità/prezzo

Archiviata la sessione estiva di calciomercato è inevitabilmente tempo dei primissimi bilanci: chi ha scelto di rinforzarsi con più foga rispetto alla altre? O meglio, nel nostro caso, quali sono i colpi più efficaci in termini di relazione qualità/prezzo? Ecco l’analisi inerente ai principali campionati europei: non troverete dunque i vari Sterling (63 milioni dal Liverpool al Manchester City), De Bruyne (74 mln dal Wolfsburg al City) e Martial (80 mln tra base fissa e variabile dal Monaco al Manchester United).

1 – MEMPHIS DEPAY (’94): DAL PSV AL MANCHESTER UNITED PER 27.5 MLN – Viene da domandarsi perché. Perché 27.5 milioni per lui ed 80 per Martial. Il povero francese rischia seriamente di essere preso come termine di paragone della recente sessione di calciomercato e probabilmente non lo merita: siate certi però che non varrà mai tre volte l’olandese. Un’iradiddio dai movimenti illeggibili e dalla spaventosa esplosività nelle gambe e dunque nelle soluzioni. Segna, fa assist e può soltanto migliorare: ma già ora…

2 – LUCIANO VIETTO (’93): DAL VILLARREAL ALL’ATLETICO MADRID PER 20 MLN – Ha fatto centro alla sua prima annata europea, tanto elevata da valergli l’immediato passaggio in una squadra d’elite internazionale: l’Atletico Madrid e Simeone in primissima persona hanno puntato senza indugio sul talento argentino, ha tempo per ambientarsi e carte in regola per diventare un fattore in una squadra che come poche altre abbina abnegazione a validità della proposta offensiva.

3 – EDIN DZEKO (’86): DAL MANCHESTER CITY ALLA ROMA PER 15 MLN – I Citizens hanno cambiato tutto: spazio soltanto a chi dotato di impressionante velocità negli spazi – dentro i colpi Sterling e De Bruyne – mentre sono risultati di troppo i vari Jovetic e Dzeko. La carriera del bosniaco parla da sé e giustifica il suo ingaggio top: ha portato lo scudetto al Wolfsburg prima ed al Manchester City poi, è il miglior realizzatore nella storia della sua nazionale. Ed il popolo giallorosso incrocia le dita.

4 – ALEKSANDAR MITROVIC (’94): DALL’ANDERLECHT AL NEWCASTLE PER 18.5 MLN – Se l’ottava squadra inglese piazza tre colpi del genere da venti milioni di euro (Mitrovic, Thauvin e Wijnaldum) o poco meno è l’ora di domandarsi qualcosa. L’attaccante serbo ha tutto per rappresentare il prototipo ideale dell’attaccante del futuro: forza fisica devastante, progressione, freddezza negli ultimi metri. Se tiene a bada un carattere non propriamente pacato darà da scrivere a tanti.

5 – ANDRE’ AYEW (’89): DAL MARSIGLIA ALLO SWANSEA CITY A PARAMETRO ZERO – Il parametro zero dei sogni, si potrebbe affermare: esterno offensivo che va in gol con discreta regolarità, vale ben oltre il nulla pagato da un reattivo Swansea che ha beffato Roma ed altre italiane nella corsa per garantirsene le prestazioni. Il risultato? Prime quattro gare in Premier League, tre gol ed un assist. Poco male vero?

6 – STEVAN JOVETIC (’89): DAL MANCHESTER CITY ALL’INTER PER 15 MLN – Vale il discorso fatto per l’ex compagno di squadra Dzeko: i saldi di casa City erano troppo ghiotti per non approfittarne e l’Inter ha elevato le sue ambizioni prima corteggiando e poi mettendo le mani su uno Jovetic arrabbiato come non mai. L’esclusione dalla lista Uefa rifilatagli da Pellegrini nella scorsa stagione lo ha per sua ammissione ammazzato, la fame di rivalsa in effetti – dalle prima battute in nerazzurro – appare sconfinata.

7 – JORDY CLASIE (’91): DAL FEYENOORD AL SOUTHAMPTON PER 12 MLN – Calciatore assolutamente sottovalutato: in campo fa tutto. Corre senza sosta ma non perde mai lucidità e classe nella gestione del palleggio, non si limita al compitino ed innesca gli attaccanti con intuizioni geniali. Ora è all’esame di un campionato decisamente più strutturato rispetto a quello olandese in cui ha finora militato: il pressing avversario sarà giocoforza differente ed è lì che dovrà dimostrare tutte le sue qualità.

8 – MATIAS KRANEVITTER (’93): DAL RIVER PLATE ALL’ATLETICO MADRID PER 7 MLN – In Argentina lo giurano: è lui il nuovo Mascherano. Ed in effetti basterebbe questo a fidarsi: o meglio, se la cifra da investire è decisamente contenuta come nel suo caso, la scommessa vale la pena di essere vissuta. Resterà in prestito al River Plate fino a gennaio, poi lo sbarco in Europa: dove troverà una squadra che ragiona esattamentne con la garra che lo caratterizza.

9 – ASMIR BEGOVIC (’87): DALLO STOKE CITY AL CHELSEA PER 11 MLN – Ceduto a sorpresa Cech ai rivali dell’Arsenal nel più insospettabile dei regalini fatti da Mourinho a Wenger (sì, proprio loro due, direte voi comunque 14 milioni per un trentatreenne, vero), il Chelsea si è coperto con un’operazione super: perché non godremo a pieno delle sue prestazioni considerando lo status da secondo portiere, ma prendere uno come Begovic ad 11 milioni, beh, è roba da Josè.

Sono altri i colpi quantomeno da segnalare: il trentunenne Bastian Schweinsteiger dal Bayern Monaco al Manchester United per nove milioni (pesa l’ingaggio), il centrale tedesco Antonio Rudiger per 13 milioni complessivi dallo Stoccarda alla Roma, Pedro dal Barcellona al Chelsea per 27 mln, il difensore argentino Funes Mori dal River Plate all’Everton per 12.9 milioni, Aleix Vidal dal Siviglia al Barcellona per 17 mln, Florian Thauvin dal Marsiglia al Newcastle per 18.35 mln, Alex Telles dal Galatasaray all’Inter per 10 milioni ripartiti tra base fissa e variabile, Marco Asensio dal Mallorca al Real Madrid per 3.5 mln e poi in prestito all’Espanyol, Javier Hernandez dal Manchester United al Bayer Leverkusen per 12 mln e Josip Drmic dal Bayer Leverkusen al Borussia Moenchengladbach per 10 milioni di euro.