I calciatori più cattivi e fallosi di sempre - La TOP 10 - Calcio News 24
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2014

I calciatori più cattivi e fallosi di sempre – La TOP 10

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La classifica dei dieci calciatori che non saranno ricordati per le giocate offensive ma per le entrate sugli avversari

«Il calcio non è un gioco per signorine». Basterebbe questa affermazione per mandare in bestia i 10 calciatori sottoelencati. Sì perché nelle righe che seguiranno abbiamo raggruppato i 10 calciatori più cattivi di sempre. In molti ricorderanno Paolo Montero della Juventus e Marco Materazzi dell’Inter, alcuni hanno sentito parlare di Pasquale Bruno, in pochi invece ricorderanno Romeo Benetti e Vinnie Jones. Attenzione però. Qui non stiamo parlando di Bad Boys ma di calciatori che in campo davano l’anima e a volte esageravano con le entrate rischiando l’incolumità dell’avversario. Ma, come detto in apertura, «il calcio non è un gioco per signorine» e questi calciatori lo sanno benissimo.

CLASSIFICA 10 CALCIATORI PIU’ CATTIVI E FALLOSI DI SEMPRE

10. PEPE – Képler Laveran Lima Ferreira, al secolo Pepe nato a Maceió (in italiano questa parola potrebbe ricordare macellaio) è uno dei difensori più rudi presenti attualmente nel panorama calcistico internazionale. Leo Messi, campione argentino del Barcellona, ha intrapreso spesso e volentieri dei duelli fisico-tecnici contro il calciatore portoghese: da una parte la classe di Leo, dall’altra la classe nel dare calci e pestoni di Pepe. Il difensore ha rimediato una decina di giornate di squalifica proprio per un pestone rifilato alla Pulce in un Clasico recente, è impazzito in una sfida di campionato contro il Getafe rifilando due calcioni all’avversario a terra e nell’amichevole contro la Roma ha polemizzato contro Keita (è stato il calciatore giallorosso però a non stringere la mano al portoghese) per un episodio avvenuto qualche anno prima, quando Pepe insultò pesantemente l’ex calciatore del Barcellona. Con lui nella Liga c’è un pizzico di Pepe che non guasta, basta non esagerare.

9. PAOLO MONTERO – Paolo Montero ha iniziato e terminato la sua carriera nelle fila del Peñarol, da alcuni soprannominato Peñarol, proprio per il soprannome affibbiato al difensore uruguaiano (Pigna) e giocato diversi anni in Italia nell’Atalanta e nella Juventus. Monterò vanta, si fa per dire, il record di espulsioni in Serie A: il difensore infatti ha collezionato 21 cartellini rossi nel nostro campionato. Questo potrebbe bastare per far capire che con Paolo Montero non si scherza. Ne sanno qualcosa i vari Totti, Karpin, Di Biagio (quest’ultimo colpito da un pugno), i tifosi del Panathinaikos e della Fiorentina (rissa sfiorata) e anche un fotografo (troppi scatti a Di Livio, il fotografo ha riportato un ematoma dietro la testa e un braccio malandato). In mezzo al campo Montero non faceva sconti, fuori dal campo, invece, l’uruguaiano è un uomo vero. D’altronde Carlo Ancelotti disse di lui: «Paolo? Un galeotto mancato, ma con un suo codice d’onore».

8. MARCO MATERAZZI – Marco Materazzi, difensore campione del Mondo nel 2006 in campo non aveva un atteggiamento ‘amabile‘. Era facile odiare il calciatore ex Perugia e Inter a causa dei suoi comportamenti e dei suoi brutti falli in campo, numerosi gli interventi duri, basti ricordare quello a Ibrahimovic in un Juve-Inter di qualche anno fa e quello a Sheva in un derby milanese. Un sondaggio dei tifosi lo ha incoronato: “Calciatore pù falloso della Serie A”. Non avrà il record di cartellini di Montero ma le sue entrate hanno lasciato il segno. In campo e fuori

7. VINNIE JONES – Sono tanti i record appartenenti a questo difensore dalla doppia carriera (calciatore e poi anche attore). Vinnie Jones fece parte della Crazy Gang che vinse la FA Cup con la maglia del Wimbledon, in finale contro il Liverpool ma è anche il difensore che vanta il record per l’espulsione più veloce della storia (3 secondi, sì, avete capito bene, è stato cacciato fuori dall’arbitro dopo 3 secondi dal fischio d’inizio) ed è stato anche il calciatore che ha strizzato le parti intime di un altro calciatore dal carattere fumantino, ovvero Paul Gazza Gascoigne. Inoltre Jones girò un video (lo potete vedere sotto) dove spiegava come far male agli avversari e come colpirli dimostrandosi compiaciuto per la strizzata a Gascoigne e per altri interventi. Jones ora ha abbandonato i campi da calcio per recitare: l’ex calciatore infatti è un attore famoso e NatGeo gli ha dedicato una splendida serie, in cui si mette alla prova l’ex calciatore di Premier League nei lavori più duri.

6. STIG TØFTING – Il tosaerbe. Basterebbe il soprannome di Stig Tøfting per spiegare anche ai più piccoli che personcina fosse in campo il centrocampista danese. La sua carriera lo vede girare soprattutto Danimarca, Germania e Inghilterra e i suoi tacchetti quanto le sue entrate sono rimaste impresse sulle caviglie di tanti avversari. Tøfting infatti è passato alla storia non certo per la sua classe ma per i suoi interventi duri che gli sono valsi il soprannome di tosaerbe. Lui menava tutti, persino i compagni di squadra. Durante i Mondiali del 2002, Tøfting lanciò per scherzo dei cubetti di ghiaccio contro il suo compagno di nazionale Grønkjaer, colpendolo in un occhio e il calciatore ex Chelsea non la prese bene e reagì insultando Tøfting. Quest’ultimo a sua volta non accettò il richiamo del suo compagno e lo aggredi fisicamente stendendolo a terra e scaricandogli addosso calci e pugni, mettendolo fuori combattimento per il match successivo. Nel 2004 fu stato licenziato dall’Aarhus per aver picchiato alcuni compagni di squadra durante la festa di Natale. Inoltre Tøfting, per dare una lezione al sindaco del suo paese natale (gli fu negata la licenza per aprire un bar) si candidò a sindaco e ottenne più consensi del suo avversario ma si ritirò dalla corsa perché non era interessato alla carriera politica.

5. ROMEO BENETTI – Romeo Benetti, ex mediano tra le altre di Juventus, Roma e Milan, non era puramente un romantico del calcio nonostante il nome. Nato attaccante, trasformato mediano da Nereo Rocco (la leggenda narra che il tecnico triestino si innamorò calcisticamente di Bennati quando lo vide vincere un contrasto contro tre giocatori del Milan). Fu denunciato alla Procura di Milano per un fallo commesso ai danni del bolognese Francesco Liguori, quest’ultimo riportò un serio infortunio al ginocchio destro e vide la sua carriera stroncata. L’ex calciatore veronese, in un’intervista ha dichiarato: «Tutti volevano picchiarmi, ma le hanno sempre prese, Grazie alla fama da cattivo sono diventato più bravo di quello che ero: molti mi lasciavano il pallone per paura».

4. PASQUALE BRUNO – Basterebbero tre cose per raccontare chi era Pasquale Bruno. I tifosi del Torino avevano dedicato al calciatore salentino il coro: «Picchia per noi, Pasquale Bruno»; in carriera ha rimediato oltre 50 giornate di squalifica, più di 100 ammonizioni; il suo soprannome è “O’Animal“. In un derby contro la Juventus viene espulso per due cartellini gialli rimediati in un quarto d’ora e perde la testa ma solo grazie all’intervento dei suoi compagni evita il peggio (il difensore resta in campo per ben 2 minuti e 30 protestando per la decisione dell’arbitro) per la sua carriera e fece arrabbiare Baggio (impresa non facile) in un Juventus-Fiorentina. O’Animal ha dichiarato: «Da giocatore, più volte avrei meritato il Daspo!».

3. ANDONI GOIKOETXEA – Andoni Goikoetxea, il “Macellaio di Bilbao” è stato un difensore dell’Athletic Bilbao e dell’Atletico Madrid. Nella sua carriera ha collezionato numerosi cartellini rossi ma balzò agli occhi del mondo intero per un brutto fallo commesso ai danni di Diego Armando Maradona. Il 24 settembre 1983, l’argentino subì una frattura della caviglia in tre punti diversi. A seguito di questo episodio, Goikoetxea rimediò ben otto giornate di squalifica dal giudice sportivo: divenne subito conosciuto come il Macellaio di Bilbao, e proclamato il calciatore più cattivo della storia dal quotidiano inglese The Times. In seguito, Goikoetxea dichiarò: «Conservo in una teca di cristallo la scarpa che ho usato per distruggere la caviglia di Maradona».

2. JOEY BARTON – Joey Barton è un calciatore inglese, centrocampista dei Queens Park Rangers. Uno dei calciatori più irriverenti (per usare un eufemismo) visti su un campo da calcio. Arrestato due volte Barton passa alla storia per aver provocato il quasi distaccamento della retina ad Ousmane Dabo, il fondoschiena mostrato ai tifosi avversari in un paio di occasioni e il triplo assalto, che gli valse 12 giornate di squalifica, contro i calciatori del City Tevez, Aguero e Kompany che lo attaccarono dopo un fallo a palla lontana sull’Apache e nel recente passato ha preso in giro Ibra dopo un contrasto di gioco imitando l’importante naso dello svedese. Nell’ultimo periodo Barton è molto attivo su Twitter: l’inglese rivolge spesso e volentieri insulti a chi non è di suo gradimento.

1. LUIS SUAREZ – Luis Suarez sarà ricordato per le sue grandi qualità tecniche ma anche per i suoi morsi agli avversari. Mordere un avversario una volta può essere considerato un episodio isolato ma quando lo fai per ben otto volte nell’arco della tua carriera (Suarez è classe ’87 e ha ancora altri 7-8 anni di carriera davanti a sé) può voler dire una sola cosa: hai bisogno di un aiuto medico. Suarez, attaccante uruguaiano, ci è cascato per ben 8 volte. Stando a quanto scoperto dal Daily Star infatti nel curriculum del calciatore non ci sono solo i famosi casi di Bakkal (quando giocava all’Ajax), Ivanovic (ai tempi del Liverpool) e Chiellini (nell’ultimo Mondiale), ma altri cinque precedenti tenuti nascosti dalla federazione uruguaiana e che riguardano il periodo giovanile. Un vero cannibale che merita il primo posto della nostra classifica.