Melo: «Lavoriamo al 110% per lo Scudetto» - Calcio News 24
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2015

Melo: «Lavoriamo al 110% per lo Scudetto»

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Il brasiliano: «Higuain? Attenzione a tutto il Napoli»

Felipe Melo è una delle sorprese in positivo di questa Inter prima in Serie A. Il brasiliano fortemente voluto da Roberto Mancini ha già convinto tutti, Melo gioca con cattiveria ma solo agonistica e parla anche del passato in cui doveva fare sacrifici per emergere. Ci sono stati momenti in carriera in cui Melo però ha mostrato altri tipi di cattiveria anche se per lui deve esserci sempre voglia di insistere e andare avanti. E per quanto riguarda l’Inter, criticata da molti per il suo gioco, Melo ricorda quando il suo Galatasaray venne criticato ma vinse il campionato in casa del Fenerbahce: «Non m’incazzo più, chi se ne frega di quel che dice la gente».

GARA CLOUNapoli – Inter è una partita sulla carta da Scudetto anche se nessuno pronuncia quella parola, Melo però è convinto, vincere a Napoli sarebbe tanta roba e forse anche il pareggio, e poi su come si marca Higuain afferma: «Bisogna dedicargli molta attenzione perché è un giocatore differente da tutti, così come quando dissi di “menare” Balotelli, una frase su cui è stato fatto un romanzo. Bisogna stare attenti al Napoli, non solo a Higuain o Hamsik. Comunque noi dobbiamo fare il nostro lavoro bene e senza paura, nessuno ci intacca l’autostima». Eppure Melo ha già battuto gli argentini in casa loro, nel 2009 a Rosario in una gara di qualificazione ai mondiali.

SCUDETTO – Melo poi racconta delle cattiverie che ha subito anche se ha sempre rispettato tutto e tutti seguendo i dettami di papà José, sebbene dopo il Mondiale del 2010 avesse ricevuto parecchie critiche. Melo se la prende con chi non capisce di calcio e si sfoga: «Dopo Inter – Juventus postai una frase sul Triplete nerazzurro e mi insultarono ma io ne ho fatti due, uno al Cruzeiro e uno al Galatasaray. Mancini al Gala e oggi? Ha sempre avuto voglia di vincere ma ora fa lavorare di più». Melo a La Gazzetta dello Sport parla anche della possibilità di tornare nel Brasile ma soprattutto elenca i motivi secondo cui l’Inter vale: «Sappiamo vincere insieme, siamo una famiglia e sappiamo soffrire. Lavoriamo al 110% per lo Scudetto».