Inzaghi: «Vogliamo tener testa alla Juventus» - Calcio News 24
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2014

Inzaghi: «Vogliamo tener testa alla Juventus»

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L’allenatore: «Le vittorie ci aiutano, è un buon momento»

INZAGHI CONFERENZA STAMPA MILAN JUVENTUS SERIE A – Domani sera sarà la serata di Milan – Juventus. Prima della partita ha parlato Filippo Inzaghi, allenatore dei rossoneri. Ecco le sue parole in conferenza stampa: «Questa è una gara senza nietne da perdere, quando giochi contro una squadra così forte. L’ho detto anche ai miei giocatori, San Siro pieno ci aiuterà sicuramente. Con la Juventus ci vorrà comunque la partita perfetta. La Juventus è una squadra consolidata, non ha cambiato nulla e si rafforzata. Non prende gol dal 28 aprile, sono pieni di certezze. Non so dove arriveremo noi, ma so da dove siamo partiti. Non possiamo pensare di essere alla loro altezza, ma in una partita secca, a San Siro, possiamo andare oltre il gap tecnico».

CONTE E IL PASSATO – «E’ normale che un club come il Milan possa avere pensato a Conte, il miglior allenatore degli ultimi anni. Mi fa piacere che Galliani mi abbia paragonato a lui, conoscendo Antonio sicuramente abbiamo degli aspetti in comune, basilari per poter creare qualcosa di importante.
Pian piano noi stiamo prendendo certezze, speriamo di potercela giocare alla pari. Riconosciamo la loro forza ma non partiamo battuti. Vogliamo fare una grande gara. Conosco bene San Siro, il pubblico di questo stadio può farti fare l’impresa. Speriamo di crescere. Già dal Trofeo Tim abbiamo visto qualcosa di importante, come lo spirito del gruppo. Sono questi i punti di partenza. La squadra è molto serena, con voglia di far bene. I risultati ci hanno dato fiducia. Per migliorare la fase difensiva dobbiamo migliorare tutti. Io mi meraviglio delle critiche, non dimentichiamoci che l’anno scorso siamo arrivati all’ottavo posto. Le cose non si risolvono in due mesi, le due vittorie non cambiano la situazione. E sicuramente anche nelle vittorie ci sono state imprecisione. Dobbiamo migliorare in tanti frangenti, ma con la voglia che c’è ce la faremo».

AVVERSARI – «L’occhiata al risultato gli si dà sempre, ma io guardo prima alla crescita della mia squadra, esponenziale dopo ogni gara. Per questo dico che sarebbe stato meglio affrontare la Juve più avanti, ma arriva comunque in un momento per noi buono. Siamo in testa insieme a loro, ci sarà San Siro pieno. L’unica cosa che ci dispiace è l’assenza di qualche giocatore. Torres ha cercato in tutti i modi di recuperare per Parma, si è dimostrato un grande professionista, per questo non abbiamo detto niente, ma abbiamo pensato di non rischiarlo. Sono carichi, lui e Stephan. Stanno bene, oggi valuterò se potranno essere disponibili dall’inizio».

OBIETTIVI AMBIZIOSI – «Tevez sta facendo bene e non mi sorprende, ha un grande carisma. Noi avremo degli accorgimenti, non siamo più il Milan che non guardava gli avversari. Dovremo trovare i giusti accorgimenti, io e il mio staff porteremo la squadra in campo con tutte le scelte possibili. Dobbiamo cercare di tenere testa alla Juventus.
Non penso allo Scudetto. Penso a far crescere la squadra. Guardo a dove siamo partiti perchè sono realista, ma sono convinto che questa squadra potrà fare ancora meglio. Ho cercato di ridare i valori del club, ora posso dire, dopo mesi, che la squadra li ha recepiti. Dobbiamo pensare a costruire qualcosa di importante, non so dove potremo arrivare, ma dobbiamo essere ambiziosi. A fine dicembre, magari, possiamo trarre le prime impressioni di questi mesi».

RANCORI SOPITI – «Domani è Milan contro Juventus, non contro Allegri. Con lui ci sono state anche incomprensioni, poi chiarite, ma godiamoci la partita.
Ho preso qualcosa da ogni allenatore che ho allenato, ma penso che si debba essere sempre se stessi, senza copiare altri. Allegri è molto preparato, altrimenti non avrebbe allenato il Milan. Con la Juventus sta facendo molto bene, gli auguro il meglio possibile, da domani sera in poi. Ho un bellissimo rapporto con tutte le squadre in cui sono stato. Andrea Agnelli mi ha mandato un sms dopo aver vinto il Viareggio. Paratici è un mio caro amico. Alla Juventus ho giocato quattro anni e poi son arrivato qua. Conservo un buon ricordo di tutte le squadre. Lavorare con la serietà ti permette di essere ricordato con affetto».