Hernanes si presenta: «Juve, siamo ancora la squadra da battere» - Calcio News 24
Connettiti con noi

2015

Hernanes si presenta: «Juve, siamo ancora la squadra da battere»

Pubblicato

su

Il centrocampista brasiliano in conferenza: «Trattativa a sorpresa»

«Quando ho cominciato a giocare da professionista, la prima cosa che volevo era quella di non retrocedere. Dunque, per me il fatto che l’Inter non fosse mai retrocessa mi sembrava un elemento positivo, da sottolineare. Il passato è passato, ma adesso sono felice di essere qui e sono pronto a rimarcare i pregi di una società che ha sempre vinto e continuerà a vincere». Carico e determinato: Hernanes, intervenuto in conferenza stampa, si è ufficialmente presentato come nuovo giocatore della Juventus, chiarendo subito il ‘qui pro quo’ che lo ha visto protagonista ai tempi dell’Inter («Mai retrocessa e unica società pulita: che onore» disse il brasiliano).

CHE GIOIA«Sono arrivato al top della mia maturità psico-fisica – prosegue il centrocampista -, l’età mi ha aiutato e mi ha dato più esperienza. Responsabilità? Non ne sento, assolutamente. Sono felice e contento di essere alla Juve, ho l’opportunità di dimostrare tutto il mio valore. E’ una sfida e un’esperienza che mi carica molto, ho saputo all’ultimo del trasferimento e sono anche un po’ sorpreso. Champions League? Non ci ho mai giocato, per me è un’emozione».

L’INTER – Sullo Scudetto, Hernanes ha le idee chiare: «Per quattro anni, i bianconeri hanno vinto e si sono affermati in Italia ma anche all’estero. Se ne sono andati giocatori importanti, per cui bisogna ricostruire lo spazio lasciato dai giocatori. Ma la Juve, in questo momento, resta la squadra da battere in Italia e anche in Europa. Maglia numero 11? Non c’è nessun motivo particolare, volevo prendere un numero basso e l’11 era libero».

IL MISTER – «Il mio ruolo – ha spiegato il brasiliano – è quello di trequartista. Con Allegri non ho ancora parlato di persona, mi ha dato solo il benvenuto. Con il San Paolo giocavo basso, ma pian piano sono stato avanzato. Per alcuni aspetti, preferisco giocare pià avanti, per altri sulla mediana. Quando arrivi a 30 anni, che seipiù maturo, puoi decidere con più consapevolezza».