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ADL: «Juve – Napoli come “Il Gladiatore”»

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Il presidente del Napoli: «Sarri di sinistra come tutti i grandi registi»

Sabato sera non si giocano tutto, si giocano tanto. Juventus e Napoli scaldano i motori, perché domani c’è in ballo il primo posto in campionato ed un pezzettino, anche se piccolo, di Scudetto. Gli azzurri arrivano al big match dall’alto del primo posto in classifica, dietro di loro la Juventus che negli ultimi mesi ha stritolato tutto e tutti: la differenza tra le due società è significativa, soprattutto dal punto di vista economico, come aveva fatto notare anche l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri. I bianconeri sono favoriti, ma il presidente dei partenopei Aurelio De Laurentiis, che di mestriere fa il produttore cinematografico, sogna di poter fare un colpo… gobbo. «A Torino non si deciderà il campionato – racconta il numero uno azzurro – . Provo un senso di grande solidarietà con Napoli e i napoletani che vivono questo momento. Io mi sento come uno che ha fatto elementari, medie, liceo e università in un lampo. Me li ricordo ancora gli sputi presi dai tifosi del Martina Franca quando il Napoli stava in Serie C». Dal Martina Franca alla vetta del campionato di Serie A in poco più di dieci anni, per De Laurentiis la Juve è un’avversaria forte, ma degna. 

NAPOLI, DE LAURENTIIS: «CON LA JUVE È UN KOLOSSAL» – «La Juve è una società straordinaria, con una struttura collaudata. Proprio per questo riuscire a batterla, non domani ma su un intero campionato, per noi sarebbe un fatto storico – spiega De Laurentiis a La Stampa: con i bianconeri (come con altre società) c’è rivalità in campo, ma non dal punto di vista politico – . Andrea Agnelli è preparato e ha tutto l’interesse a migliorare le sorti del calcio. Con Diego e Andrea Della Valle c’è molta sintonia, Urbano Cairo sa fare impresa. Inter e Roma? I proprietari sono all’estero, oggi parli con un loro bravissimo manager che magari domani non c’è più». Se Juventus – Napoli fosse un film, per De Laurentiis sarebbe un kolossal. Con quale regista? «Ridley Scott, quello de “Il Gladiatore”». Mica male. 

«SARRI DI SINISTRA, NON GUASTA» – Parlando proprio di registi, in estate due si sono rivelate le scelte esatte: quella appunto di un regista a centrocampo (Mirko Valdifiori, che si è aggiunto a Jorginho), e soprattutto quella di Maurizio Sarri. De Laurentiis racconta: «Nel cinema il regista è fondamentale. Ma nel calcio, né con Walter Mazzarri né con Rafa Benitez ce l’ho mai avuto. Oggi di registi ne ho due. Proprio Valdifiori è stato il tramite per arrivare a Sarri. Che è anche di sinistra, il che non guasta visto che nel cinema tutti i registi di successo sono di sinistra. Al primo incontro mi disse che leggeva molto e io pensai: “Se uno ha tempo di leggere ha una grande testa”. In più aveva lavorato in banca nel settore dei cambi: quindi possedeva un’elasticità mentale significativa. Ma non ero convinto, non volevo fare come con Benitez e decidere subito. Ci siamo rivisti, mi piaceva che non mi parlasse di mercato, ma di progetto». Nessun commento invece sull’addio a Benitez («Non guardo mai indietro»). Quando al presidente del Napoli chiedono se Gonzalo Higuain, mattatore del campionato, rimarrà in azzurro, lui risponde: «È arrivato che era un ragazzo, se resta con noi altri tre anni avrà una consacrazione che difficilmente potrà trovare altrove. Può fare la storia come Diego Armando Maradona». Hai detto niente…