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Pogba: «Io non sono nessuno»

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Il centrocampista: «Dybala fenomeno, col Bayern ci vedono già fuori»

Per qualcuno vale oltre 100 milioni di euro, ma Paul Pogba resta umile: il centrocampista della Juventus, reduce da un ottimo 2015 (forse leggermente in flessione verso la fine) guarda avanti sapendo di non aver fatto fondamentalmente ancora nulla. Il Pallone d’Oro resta l’obiettivo dal punto di vista individuale, ma a livello di squadra non mancano le ambizioni… Ambizioni possibili, grazie ad una Juve che è tornata a dire la sua in campionato e grazie all’innesto estivo di Paulo Dybala, di sicuro il compagno di squadra con cui il francese pare aver dimostrato il maggior feeling. «Mi porto dietro gli ultimi mesi, perché sono stati diversi rispetto agli anni precedenti, quando eravamo sempre primi e così arrivavamo. Ora è diverso – ha raccontato Pogba – . Anche la finale di Champions. L’abbiamo persa ma, come si dice, dalle sconfitte e dagli errori s’impara». Le cessioni estive di Carlos Tevez, Arturo Vidal ed Andrea Pirlo non hanno indebolito troppo la Juve, ma di certo l’hanno cambiata.

JUVENTUS, POGBA: «ESISTE SOLO LA SQUADRA» – «Ora c’è più responsabilità su altri uomini e poi dobbiamo pensare a giocare ancora più insieme. E vale anche per me. Prima avevo di fianco Pirlo e uno degli avversari era sempre su di lui. Ora lo mettono su di me. Non sono un dieci, come posizione sul campo. Mi sento un centrocampista ed è un onore portare il numero di quelli che vincono il Pallone d’oro. Nella storia della Juve è una maglia pesante e io voglio onorarla. Quando guardo la mia maglia non vedo né il numero né il mio nome, vedo solo la Juve: con la voglia di dare il cento per cento. E vincere – ha spiegato Pogba a La Stampa . Non si può dire se siamo migliori o peggiori della scorsa stagione, ma sicuramente le altre si sono rinforzate. Però non abbiamo paura di nessuno».

«BAYERN? TUTTI CI VEDONO FUORI» – Capitolo Dybala: «Lui è il mio fenomeno. Ammiro la sua tecnica. E poi a me piacciono da matti i mancini: per questo ho cercato di imparare a tirare con il sinistro. Lo chiamo “Quadrato R2”, i tasti che devi premere alla Play Station per fare il tiro a giro: fa sempre gol così». In Champions League, agli ottavi, il sorteggio ha detto Bayern Monaco. Male? «C’è una cosa brutta: che poteva capitarci una squadra più debole. E un’altra bella: che tutti si aspettano che perdiamo, come nella semifinale col Real Madrid dell’anno scorso». Tra gli avversari proprio Vidal, uno di quelli a cui Pogba ancora non vuole paragonarsi: «Io non sono nessuno e non ho ancora fatto niente». Il futuro può attendere…