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2014

La classe prima della testata

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Dal Pallone d’Oro alla bacheca piena di trofei: Zinedine Yazid Zidane

Le etichette dovute ad episodi spiacevoli danno sempre fastidio, anche nel calcio. Puoi essere stato il migliore di tutti ed aver fatto sognare un’intera generazione per anni, ma con l’unico vero errore della tua carriera puoi rischiare di mandare tutto in fumo. E’ forse questo il caso di Zinedine Yazid Zidane, ex fuoriclasse francese ricordato più per quella famosa testata a Marco Materazzi che per le giocate che hanno fatto stropicciare gli occhi all’intero mondo del pallone. Eppure quella finale del Mondiale 2006 per lui era iniziata nel migliore dei modi. Malouda entra nell’area azzurra come un treno in corsa e basta un contatto minimo con Materazzi per farlo crollare giù. Calcio di rigore e dal dischetto si presenta proprio Zizou. Lui, da vero fuoriclasse, opta per il cucchiaio: la palla supera di pochi centimetri la linea di porta dopo aver toccato la parte interna della traversa. Italia e Francia sono con il cuore in gola, ma l’arbitro Elizondo non ha dubbi: è gol. Poi sappiamo tutti come è andata a finire, con lo stesso fischietto argentino che, sfruttando per la prima volta la moviola in campo per vie non ufficiali, mandò proprio il numero 10 francese negli spogliatoi prima del tempo. In fondo basta un solo gesto per rovinare una partita e forse una carriera. Ma gli amanti di questo sport non possono dimenticare tutto ciò che ha fatto Zidane prima di quel maledetto (per lui) 9 luglio 2006.

LA CARRIERA – Zinedine Yazid Zidane è nato il 23 giugno 1972 a Marsiglia (Francia). Dall’età di 9 anni comincia a girovagare tra i vari settori giovanili vestendo le maglie di AS Foresta 11, Saint-Henri, Septèmes-les-Vallons e Marsiglia. In pochissimo tempo riesce ad attirare l’attenzione di Jean Varraud, allora osservatore del Cannes, che convince la società a proporgli un contratto da professionista a soli 15 anni. L’esordio ufficiale in Ligue 1 arriva però il 20 maggio 1989, all’età di 16 anni contro il Nantes. Il suo primo gol nella massima serie francese risale invece all’8 febbraio dell’anno successivo. Grazie alle ottime prestazioni e nonostante la retrocessione del Cannes, il Bordeaux decide di puntare su di lui portandolo in rosa nel 1992 per una cifra vicina ai 3 milioni di franchi (poco meno di mezzo milione di euro). Con i Girondini Zizou (soprannome affibbiatogli dall’allenatore marsigliese Rolland Courbis) colleziona 139 presenze siglando 28 reti e riuscendo a vincere soltanto una Coppa Intertoto prima di trasferirsi in Italia. Nel 1996, infatti, la Juventus di Lippi lo acquista per circa 7,5 miliardi di vecchie lire e per Zidane arriva la vera svolta della carriera. Nelle sei stagioni in bianconero, infatti, il fuoriclasse francese sigla 29 reti in 192 presenze contribuendo alla vittoria di due scudetti, una Supercoppa italiana, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Uefa e la seconda Coppa Intertoto personale. E Florentino Perez non poteva farsi sfuggire un talento del genere che nel 2001 passa appunto alla corte dei Galacticos del Real Madrid. Nelle casse della Vecchia Signora vengono versati 150 miliardi di lire (circa 73 milioni di euro), con Zidane che risultò fino ad allora il giocatore più pagato della storia del calcio. E con i Blancos i successi non sono mancati: un campionato spagnolo, due Supercoppe di Spagna, una Champions League, una Supercoppa Uefa e ancora una Coppa Intercontinentale con all’attivo 227 presenze, 49 gol e 34 assist nelle cinque stagioni prima del ritiro definitivo. Numeri da capogiro e comuni solo ai più grandi campioni.

UNA NAZIONALE D’ORO – La consacrazione di Zidane è dovuta anche agli incredibili risultati raggiunti con la maglia della Francia. Con la Nazionale transalpina Zizou esordisce il 17 agosto 1994 all’età di 22 anni, quando l’allora commissario tecnico Aime Jacquet decise di portare una ventata d’aria fresca dalle giovanili vista la mancata qualificazione al Mondiale dello stesso anno. E con la squadra del suo Paese la bacheca del trequartista si è riempita ulteriormente grazie alle vittorie della Coppa del Mondo del 1998 e dell’Europeo del 2000. Senza dimenticare, inoltre, il premio individuale più ambito da tutti i calciatori: il Pallone d’Oro conquistato proprio nel 1998 grazie anche al successo dei francesi al Mondiale. E nonostante il FIFA World Player conquistato per ben tre volte (1998, 2000, 2003), c’è chi ancora lo ricorda per la testata nella sua ultimissima partita ufficiale. Un macchia in una carriera perfetta che ha visto Zidane vincere tutto anche sotto il profilo individuale. Un numero 10 d’altri tempi che la Francia (e non solo) sta ancora rimpiangendo.