La differenza tra Higuain e Zuniga - Calcio News 24
Connettiti con noi

2015

La differenza tra Higuain e Zuniga

Pubblicato

su

Primo e secondo ingaggio del Napoli: le differenze nel post Copa América 2015

Ce ne sono tante, direte voi. Ma una è balzata all’occhio più di tutte le altre: Gonzalo Higuain e Juan Camilo Zuniga, entrambi reduci dalla Copa América 2015, hanno scelto tempi decisamente differenti per riaggregarsi al Napoli e conoscere il nuovo credo di mister Sarri. Eppure, dalle parti di Dimaro, sarebbe stato lecito attendersi prima il colombiano: addentriamoci nella curiosa vicenda.

COPA AMERICA – La Colombia di Zuniga viene eliminata, peraltro proprio dall’Argentina di Higuain, ai quarti di finale della competizione sudamericana in data 26 giugno: sarà fatale la lotteria dei calci di rigore, lì dove tra i Cafeteros a sbagliare sarà anche lo stesso Zuniga. Otto giorni dopo, il 4 luglio, si disputerà a Santiago del Cile la finale tra i padroni di casa e l’Argentina: a fallire un penalty in quel caso sarà proprio (ancora) Higuain e questa è l’unica beffarda similitudine tra i due calciatori del Napoli. Perché l’argentino, eliminato otto giorni dopo il colombiano, il 26 luglio si è unito alla squadra ancora impegnata nel ritiro estivo di Dimaro anticipando di alcuni giorni il suo rientro. Mentre di Zuniga ancora non c’è traccia, se non di una telefonata effettuata per richiedere un surplus aggiuntivo di vacanze.

ATTACCAMENTO ALLA CAUSA – Gonzalo Higuain e Camilo Zuniga sono rispettivamente primo e secondo calciatore partenopeo in termini di retribuzione: l’argentino ha un ingaggio annuo pari a 5.5 milioni di euro mentre il colombiano ne percepisce 3.2 dopo il tanto discusso rinnovo contrattuale dell’ottobre 2013. Da allora il campo lo ha visto con il contagocce, altra beffa considerando il regolare impiego in nazionale. Fatto sta che dai due calciatori più ricchi di una rosa che certamente non può permettersi spese faraoniche ci si attenderebbe quel ruolo cruciale di guida di uno spogliatoio peraltro in ricostruzione, quella leadership in grado di trainare il gruppo, quell’attaccamento alla causa che – unito al livello tecnico del calciatore – avrebbe giustificato un esborso economico così importante sul medio termine.

IL PIPITA CHE NON TI ASPETTI – Così Higuain, dopo un anno solare sportivamente drammatico – errore clamoroso a tu per tu con Neuer nella finale del Mondiale, eliminazione al playoff di Champions League al San Mamés di Bilbao, la saga di disastri in semifinale d’Europa League al cospetto dell’eroe di turno Boyko, il calcio di rigore decisivo per la qualificazione alla prossima Champions League nello spareggio con la Lazio spedito sulle impalcature del San Paolo e quello finale nell’atto conclusivo della Copa America 2015 – te lo aspetti demotivato ed ulteriormente imbronciato. Nervoso come mai, a Napoli solo di passaggio in attesa di voltare definitivamente pagina. Ed invece la clamorosa svolta nel copione: il Pipita sfiora la rissa in vacanza ad Ibiza con un poco brillante provocatore ed è la goccia che fa traboccare il vaso. Torna a Napoli, o meglio a Dimaro, con il sorriso di chi si è buttato tutto alle spalle, con la serenità di chi sa di valere tanto. Ritrova Reina e gli brillano gli occhi, ritrova squadra ed ambiente a cui ha promesso un grande successo, conosce Sarri e lo guarda senza il pregiudizio del campione che viene dal Real Madrid e che giocava con Ronaldo e tuttora con Messi. Con cartolina a Zuniga, il secondo calciatore più retribuito dal Napoli di De Laurentiis.