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Lazio: adesso spunta pure Pellegrini

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Lotito ostaggio di Pioli, Prandelli deve rinunciare a una mensilità

La panchina della Lazio attende il suo nuovo padrone dopo Simone Inzaghi: l’ultimo nome di una lunghissima serie è quello di Manuel Pellegrini, ex allenatore del Manchester City, ancora legato da un anno di contratto agli inglesi ma vicinisismo a quanto pare alla risoluzione. Pellegrini è un nome che piace a Igli Tare, nemmeno a dirlo, anche se le prefenze del presidente Claudio Lotito sono ancora per Cesare Prandelli, il favorito per la panchina della Lazio: in ogni caso difficilmente prima di martedì, giorno del consiglio federale in cui verrà scelto il nuovo commissario tecnico della Nazionale, Lotito farà la sua scelta ufficiale, preferendo vagliare anche altre piste in luogo di Prandelli. Gian Piero Gasperini, vicino all’addio al Genoa, è a un passo dall’Atalanta, che a sua volta però avrebbe sondato il terreno anche per Stefano Pioli, ex tecnico della Lazio che rimane, al momento, uno dei principali ostacoli affinché Lotito scelga il suo nuovo allenatore. 

LAZIO: LOTITO OSTAGGIO DI PIOLI, PRANDELLI RINUNCIA A GIUGNO – Di fatto proprio Stefano Pioli, ancora a busta paga della Lazio per un altro paio di anni, impedisce a Claudio Lotito di potersi districare: l’ex tecnico ha 2 milioni lordi di stipendio che, qualora non trovasse una nuova sistemazione, i biancocelesti dovranno pagargli. L’augurio di Lotito è ovviamente che l’ex tecnico trovi una nuova squadra e risolva, ma non è tanto scontato… L’ipotesi allora, l’unica possibile, è quella di spingere Pioli altrove (magari proprio all’Atalanta) pagandogli una parte di paga, magari una sorta di buonuscita o un contributo o un incentivo, che dir si voglia, mettendo poi sotto contratto il nuovo allenatore (magari proprio Cesare Prandelli), formalmente soltanto a partire dall’11 giugno, data in cui partirà ufficialmente il bilancio della nuova stagione della Lazio. L’unico problema è che Prandelli dovrebbe rinunciare allo stipendio di giugno: nulla di illegale, ma un tecnicismo che, come riporta oggi Il Messaggero, rimane assolutamente necessario per evitare un pesante passivo nelle casse laziali.