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Lega Pro, Pozzebon e Barisic firmano la rimonta del Catania a Messina

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Al “Franco Scoglio” è il Catania a festeggiare la vittoria nel derby contro il Messina. Etnei subito in dieci per l’espulsione di Gil, ma mai domi. I giallorossi passano grazie ad un rigore (contestato) realizzato da Milinkovic. I rossazzurri non mollano e dopo la ritrovata parità numerica (espulso Da Silva), trovano il pari con Pozzebon, che poi sbaglierà un rigore calciando a lato. Ci pensa il neo entrato Barisic a regalare la vittoria nel derby più pazzo e fangoso degli ultimi anni. Catania al sesto posto. Il Messina scivola nuovamente in classifica

Sotto una pioggia fastidiosa e sopra un campo al limite della praticabilità il Catania conquista in rimonta un clamoroso quanto insperato successo a Messina. La partita per gli etnei si mette subito in salita, quando Gil si fa espellere per fallo da ultimo uomo. La squadra di Petrone regge bene anche in inferiorità numerica, ma deve cedere quando l’arbitro assegna un rigore realizzato da Milinkovic nella ripresa. Il tecnico etneo si gioca il tutto per tutto sbilanciando anche la squadra tatticamente e l’espulsione di Da Silva per i peloritani riapre il match. Pozzebon diventa gioia e dolori della giornata: l’attaccante prima segna il pari, poi sbaglia clamorosamente dal dischetto la rete del 1-2. Ci pensa Barisic a completare la rimonta con un potentissimo destro che supera Berardi. Un derby pazzesco che ha visto il Messina perdere un match che poteva saldamente gestire. E’ invece la determinazione del nuovo tecnico Petrone a far esultare il pubblico etneo. Il Catania torna al successo in trasferta e aggancia al sesto posto il gruppone formato da Fondi, Cosenza e Casertana.

DERBY IN CAMPO – Per la prima della nuova dirigenza capitanata da Franco Proto, il tecnico del Messina, Cristiano Lucarelli, si affida al consueto 4-3-1-2. In porta c’è Berardi, coadiuvato in difesa da Maccarrone, Rea, Bruno, Grifoni. In mediana agiscono Da Silva, Musacci e Sanseverino. Anastasi recupera e parte dal primo minuto in attacco, formando il tandem con Milinkovic. Dietro le due punte c’è Mancini. Parte dalla panchina il nuovo arrivo ed ex di turno Gianvito Plasmati. L’allenatore del Catania, Mario Petrone, cambia in corsa e propone un 3-5-2 inedito per i suoi dettami tattici. Pisseri fra i pali, viene coperto dalla difesa a tre composta da Gil, Bergamelli e Marchese. La corposa linea centrale viene affidato a Djordjevic e Russotto sugli esterni, con Bucolo, Biagianti e Fornito a completare il reparto. In avanti, coppia di ex peloritani formata da Pozzebon e Tavares.

GIL LASCIA IL CATANIA IN 10 – Sotto una pioggia copiosa che rende il terreno del “Franco Scoglio” ancora più impraticabile del normale, inizia un derby sostanzialmente sereno nonostante la presenza di 600 tifosi etnei a seguito della propria squadra. Dopo una prima fase di studio, la gara del Catania si mette subito in salita: al 7’ Gil è costretto  ad un fallo da tergo per fermare Anastasi lanciato a rete. Per l’arbitro Forneau è intervento da ultimo uomo e per il difensore brasiliano il derby finisce qui: cartellino rosso. Il Messina, grazie alla supremazia numerica, si rende pericoloso al minuto 11 con un diagonale velenoso di Sanseverino che stimola la bravura dell’estremo difensore etneo Pisseri, preciso nel deviare la conclusione con un tuffo sulla sinistra.

SOTTO LA PIOGGIA E SOPRA IL FANGO – Nonostante l’uomo in meno, Petrone non vuole rinunciare ad un attaccante, retrocedendo solo Marchese nella linea difensiva. Il Catania non disdegna di offendere gli avversari e in rapida successione guadagna diversi corner senza però impensierire con tentativi pericolosi il portiere Berardi. Il Messina torna a mettere sotto pressione gli ospiti intorno alla mezzora, andando vicino al vantaggio prima con un colpo di testa ravvicinato di Da Silva ben servito da Milinkovic, poi con una conclusione da dentro l’area di rigore di Anastasi, ma in entrambi i casi è decisivo il portiere Pisseri. I minuti finali del primo tempo sono solo dettati dall’impossibilità di giocare la sfera palla a terra su un campo al limite della praticabilità. Dopo un minuto di recupero finisce la prima frazione di gioco.

QUANTI ERRORI IN DIFESA! – Nessun cambio da ambo le due fazioni ad inizio ripresa. La gara scivola via sullo stesso spartito della prima fase: palla lunga a pedalare nel tentativo di scavalcare la linea degli avversari e con l’unico scopo di evitare di mantenere la palla sul terreno insidioso del Franco Scoglio. Al 51’ Pisseri salva ancora una volta la porta degli etnei con una parata eccezionale sul preciso colpo di testa di Maccarrone nato dagli sviluppi di calcio d’angolo. Cinque minuti dopo, il pomeriggio orribile del Catania ha un secondo atto: Russotto trattiene per la maglia Anastasi in area di rigore, per l’arbitro è rigore e si scatenano le proteste degli etnei che lamentano come l’attaccante si lasci andare. Dal dischetto va Milinkovic che spiazza Pisseri e porta avanti il Messina.

RISTABILITA LA PARITA’ NUMERICA – Sotto di una rete e con un uomo in meno, Petrone prova a riprendere un match nato male e verosimilmente indirizzato a finire peggio: dentro va Parisi al posto di un esausto Russotto. Risponde Lucarelli che inserisce Foresta per Mancini. Passano pochi istanti e Da Silva ristabilisce la parità numerica facendosi comminare il secondo giallo per uno sciocco fallo su Bergamelli. Il tecnico etneo si gioca il tutto per tutto e mette dentro Barisic e togliendo Bucolo, passando ad un 4-2-3 molto sbilanciato. Al 71’ è costretto a volare in un plastico tuffo il portiere dei peloritani Berardi per mandare in corner una perfetta punizione calciata da Fornito. Passano due minuti ed il Catania trova il pareggio: dall’out di sinistra Marchese fa partire un traversone con il contagiri per la testa di Pozzebon, l’attaccante s’inserisce tra Rea e Bruno e con uno stacco imperioso fa secco Berardi.

CHE ERRORE DAL DISCHETTO! – L’ultimo quarto d’ora si accende con entrambe le formazioni che vogliono a tutti i costi i tre punti. Al 78’ ennesimo miracolo di Pisseri sul tiro di Rea, servito in posizione favorevolissima da Milinkovic, ma il tiro del difensore viene respinto con le gambe dal portiere etneo che si conferma migliore in campo dei suoi. All’83’ potrebbe cambiare il match a favore dei rossazzurri: Grifoni si fa sfuggire via Pozzebon in area di rigore e per fermarlo lo atterra da dietro: è rigore. Dal dischetto va lo stesso Pozzebon che però angola troppo la conclusione e manda la sfera fuori con Berardi che aveva intuito.

LA ZAMPATA DECISIVA – II clamoroso errore dagli undici metri di Pozzebon potrebbe piegare le gambe agli etnei, ma questo derby è ricco di emozioni ed il Catania trova il clamoroso gol del sorpasso al minuto 85: Tavares svetta di testa dal limite dell’area e serve Barisic, il numero 11 etneo va scivolare la sfera per poter coordinare il destro. La botta del sloveno è potentissima e per Berardi non c’è altro da fare che raccogliere la palla in fondo al sacco. Lucarelli si gioca l’ultima carta Plasmati nel tentativo di trovare il pareggio, ma dopo tre minuti di recupero sono gli etnei a festeggiare il successo in questo pazzo derby.

TABELLINO

MESSINA-CATANIA 1-2

MARCATORI: 58’ rig. Milinkovic (M), 73’ Pozzebon (C), 85’ Barisic (C).

MESSINA (4-3-1-2): Berardi; Maccarrone, Rea, Bruno, Grifoni; Da Silva, Musacci, Sanseverino (86’ Plasmati); Mancini (65’ Foresta); Milinkovic, Anastasi. A disposizioni: Russo, Palumbo, De Vito , Ferri, Madonia, Ciccone, Akrapovic, Ansalone, Capua, Saitta. All. Lucarelli.

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Gil, Bergamelli, Marchese; Russotto (65’ Parisi), Biagianti, Bucolo (69’ Barisic), Fornito, Djordjevic; Pozzebon, Tavares. A disposizione: Martinez, Mbodj, Scoppa, De Rossi, Manneh, Longo, Piermarteri, Di Grazia, Mazzarani. All. Petrone.

ARBITRO: Forneau di Roma 1.

AMMONITI: Rea, Da Silva, Anastasi, Bruno (M), Biagianti, Russotto, Fornito (C).

 

ESPULSO: Da Silva (M), Gil (C).