Marotta: «Pogba via dalla Juventus? 100 milioni non bastano» - Calcio News 24
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2015

Marotta: «Pogba via dalla Juventus? 100 milioni non bastano»

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L’ad bianconero a sorpresa: «Abbiamo trattato Hamsik per un mese»

Nel momento più complicato, Beppe Marotta scende in campo. L’amministratore delegato della Juventus è intervenuto in conferenza stampa, per fare il punto sul mercato bianconero: «A livello di staff – spiega Marotta – siamo soddisfatti per il mercato svolto e io colgo l’occasione per ringraziare tutti i miei collaboratori. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi, costruendo un gruppo vincendo. Fare meglio della stagione passata sarà difficile, perché dovremmo vincere la Champions, e poi perché tre artefici dei nostri successi se ne sono andati».

ADDII – «Si tratta – prosegue il dirigente della Vecchia Signoradi calciatori vincenti ma anche dalla grande personalità, tre icone difficilmente sostituibili. Pirlo, per esempio, era un leader silenzioso, che anche con un solo sguardo poteva incutere timore e mandare segnali al resto della squadra. La società resta e i giocatori passano: sta all’abilità nostra dare continuità per vincere. Abbiamo preso profili particolari, unendo giovani a calciatori d’esperienza: una squadra troppo giovane difficilmente vincere, in nessuna categoria».

DRAXLER – Nota dolente, Julian Draxler: «Siamo delusi anzitutto per queste due sconfitte: partire così presto in Italia è difficile, anche perché il calciomercato non è ancora concluso e noi quest’anno abbiamo dovuto cambiare molto. Abbiamo un handicap che dobbiamo colmare, perché siamo la Juventus e dobbiamo vincere: questo è un messaggio che mando a tutti. Draxler? Il calcio è ricco di dinamiche mediatiche: voi avete cavalcato mediatiche di cui eravate a conoscenza. Altre, invece, non le avete considerate: abbiamo trattato Hamsik per un mese. Per Draxler c’erano difficoltà oggettiva, lo Schalke 04 è una società misteriosa e non sapevamo con chi dialogare: mancava la fluidità di contatto, che ha condizionato questa operazione. E poi c’era una richiesta sproporzionata, coincisa per un trasferimento non congruo ( 36 milioni) e dalla mancanza di voiontà del calciatore di venire da noi. Poi Draxler è un ’93: noi non vogliamo creare buoni giocatori per il futuro, ma vincere. Per cui cercavamo un profilo più esperto: il gruppo è duttile e dà la possibilità ad Allegri di adottare più moduli. Dobbiamo mettere personalità, motivazioni e anima vincente a questi ragazzi».

PROGETTUALITA‘ – «Dobbiamo investire – assicura Marotta – e i nostri giovani sono una garanzia. Dybala, Morata, Sturaro e Pereyra stanno crescendo a vista d’occhio: faremo benissimo nel futuro. L’esperienza l’acquisisci solo vestendo questa gloriosa maglia, di anno di transizione non se ne parla: vogliamo vincere. E non è semplice: la vittoria porta anche il logorio e questo rischio può esserci. Servono mentalità vincente e grande fame, ma sono ottimista».

FPF – «Il Fair Play Finanziario – continua l’ad – è uno strumento che controlliamo in maniera perplessa: può essere raggirato e lo abbiamo visto anche quest’estate. Le plusvalenze realizzate non devono creare scalpore: il nostro obiettivo è vincere attraverso un equilibrio solido finanziario. E’ un anno di sacrifici, perché abbiamo investito tanto: le partenze di Pirlo e Tevez ci hanno portato poco o nulla. La Premier League si è arricchita e talune società hanno comprato giocatori per prezzi da pazzi, fino a ieri. Oggi sono normalissimi: se Pogba manterrà le perfomance dell’anno scorso, 100 milioni non bastano. L’allenatore? Deve saper gestire il gruppo, trasformandolo in una squadra vincente. Hamsik? Faceva al caso nostro, perché vogliamo principalmente riconfermarci in Italia: il giocatore straniero ha bisogno di un periodo di adattamento che l’Italia non concede».

MERCATO – Alle offerte irriunciabili, i bianconeri hanno saputo resistere: «Club importantissimi ci hanno offerto 100 milioni per Pogba: siccome la Juve vuole vincere, abbiamo deciso di tenerlo. Per quanto riguarda gli obiettivi, ci siamo posti obiettivi utopistici. Oscar del mercato? Noi siamo un gruppo che si è consolidato nel corso di questi anni e questa è una peculiarità per noi. Se dare l’oscar significa assegnarlo a chi cambia tanto, non sono d’accordo allora. Noi abbiamo vinto mantenendo un gruppo omogeneo, a parte 2 o 3 varianti di media nel corso della stagione. In ogni caso, l’oscar lo assegno all’Inter».