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Marquez, da difensore a prestanome per un narcotrafficante: la storia

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Rafa Marquez, capitano della nazionale messicana ed ex difensore di Barcellona ed Hellas Verona, tra le altre, è finito nei guai

Chi l’avrebbe mai immaginato che un campione del calibro di Marquez, per anni compagno di squadra di gente come Puyol, Ronaldinho ed Eto’o, finisse nei guai a causa dei suoi legami con un narcotrafficante. La storia, di cui si è reso malauguratamente protagonista l’ex difensore dell’Hellas Verona, è di quelle che potrebbe ispirare una serie tv. Peccato che sia tutto vero. Il narcotrafficante in questione, tale Raul Flores Hernandez, avrebbe costruito una vera e propria struttura piramidale di prestanomi per tenere nascosti i proventi economici ottenuti dal traffico di sostanze stupefacenti. AP Deportes ha, inoltre, riportato l’organigramma, ricostruito dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d’America, dell’organizzazione capitanata dal narcotrafficante che conosceva da parecchio tempo Rafa Marquez.

Il difensore, attualmente in forza ai messicani dell’Atlas, sarebbe, infatti, titolare di ben 9 delle 42 imprese coinvolte nell’illecito. Il governo degli USA gli ha, prontamente, congelato i beni di sua proprietà, oltre ad avergli tolto il visto per entrare nel Paese. Il risvolto della medaglia, per chi, nel 2010, andò in America per giocare con la maglia del New York Red Bulls. Come un telefilm.