Milan, De Sciglio: «Non sono involuto. Seedorf doveva ascoltarci...» - Calcio News 24
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2014

Milan, De Sciglio: «Non sono involuto. Seedorf doveva ascoltarci…»

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MILAN ITALIA DE SCIGLIO – Mattia De Sciglio, tra i più giovani dell’Italia al Mondiale, ha parlato del suo momento con gli azzurri e della sua stagione al Milan: «Il Mondiale è un punto di partenza, alla mia età non potrebbe essere altrimenti, il contrario sarebbe deleterio per me stesso. Il viaggio in Brasile sgnifica raggiungere un traguardo che mi ero imposto a inizio stagione, dopo la Confederations Cup. Sono contento di essere al Mondiale nonostante tutti gli infortuni».

RUOLO – De Sciglio ha aggiunto: «Voglio far vedere che non sono un giocatore involuto come ho letto da qualche parte, non ho avuto il rendimento dell’annata precedente ma solo per gli infortuni, E’ dura fermarsi un mese e riprendere, giocare e poi fermarsi ancora. Mi è mancata solo la continuità, sono sicuro delle mie qualità. Ruolo? Mi diverto di più a stare a sinistra perché ho più alternative.. A estra sono più limitato nei movimenti e nelle varianti di gioco».

VITA PRIVATA – A proposito della vita privata: «La mia ragazza l’ho conosciuta a Santo Domingo, mi voleva chiedere un autografo e poi ci siamo contattati e adesso stiamo insieme. Educazione? I miei genitori sono stati decisivi, mi hanno insegnato a dire sempre grazie e per favore; sono arrivati anche ceffoni quando facevo capricci, sopratttutto da mia madre. Io adesso cerco sempre di essere educato e do del lei a chi è più grande di me».

TENTAZIONI – Ancora il rossonero: «Ho resistito a molte tentazioni finora, ne ho visti di coetanei buttarsi via i soldi per macchinoni o gioielli e discoteche tutte le sere, finisce che uno non c’è più con la testa. Io coi miei guadagni ho comprato casa a Milano. I miei mi hanno sempre lasciato libero di scegliere tra calcio e studio, a loro importava solo la mia felicità. Io mi sono diplomato al Turistico e non escludo un giorno di poter fare l’università».

RESTO – A Sport Week De Sciglio ha proseguito: «Ho capito di essere diventato un giocatore vero due anni fa quando Allegri mi chiamò assieme a Vloti per il ritiro col Milan e ho avuto l’occasione di allenarmi con Gattuso, Nesta e altri big. L’ultima mia stagione ha influenzato il valore di mercato ma non voglio andare via, spero e mi auguro di restare al Milan perché sopno di Milano e sono cresciuto in uno dei migliori club al mond.

MISTER – «Seedorf avrebbe dovuto ascoltarci di più per cercare un trait d’union tra le sue esigenze legate al lavoro e la vita di spogliatoio. Noi però avremmo dovuto fare di più sul camo, ma come con lui anche con Allegri. Non è mancato l’impegno, bensì la concentrazione. E’ vero che Seedorf non si è trovato d’accordo con alcuni e nonostante i confronti le posizioni sono rimaste diverse su cose di campo e non solo. Inzaghi darà entusiasmo e voglia con una nuova idea di gioco» ha concluso De Sciglio.