Allan-rembaggio! Il Napoli umilia un piccolo Diavolo per 4-0 - Calcio News 24
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2015

Allan-rembaggio! Il Napoli umilia un piccolo Diavolo per 4-0

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Guai in vista per Mihajlovic dopo la Tempesta Azzurra sotto forma di Allan, doppietta di Insigne ed autogol di Ely

Qui San Siro, ore 22:30 circa. Un orribile ed esangue Milan è stato travolto per 4-0 da un grande Napoli al culmine di una notte che, a questo punto, aprirà molti processi in quel di Milanello e dalle parti di via Aldo Rossi. Rossoneri inspiegabilmente ‘assenti’ nella settima giornata del campionato di serie A TIM 2015/2016 e partenopei a loro volta scatenati grazie ai gol di Allan ed Insigne (preziosa doppietta per il numero 24 azzurro) e all’autorete di Rodrigo Ely, centrale deficitario al pari del suo compagno Zapata. Eccovi quindi la cronaca della partita.

PRIMO TEMPO (IL NAPOLI PRESSA, IL MILAN ATTENDE) Il massimo risultato col minimo sforzo. Strigliate di Galliani o meno, è questo il leit motiv di un Milan-Napoli disastroso per i padroni di casa. Una prima frazione di gioco con gli azzurri meritatamente in vantaggio per 1-0 (gol di Allan, freddo come il ghiaccio) senza il bisogno di strafare, ma limitandosi ad un’idea di calcio ‘sarriana’ che prevede il bel gesto tecnico (Higuain, Insigne, Callejon ecc.) abbinato ad una rigorosa predisposizione dei ruoli. La differenza tra l’ex bancario di Figline Valdarno e Rafa Benitez sta tutta qui: il primo non è ‘personaggio’, il secondo ci sguazza(va) a fare il messia della lavagna tattica. La rete partenopea arriva quindi al 13′ su di un erroraccio di Zapata che ‘ciabatta’ un rinvio immediatamente intercettato da Insigne. Lo scugnizzo non ci pensa due volte, vede libero Allan sulla destra ed il brasiliano non può che fulminare un Diego Lopez proteso inutilmente in uscita. Ok, la partita è appena entrata nel vivo e per il Diavolo ci sarebbe tutto il tempo di recuperare (77 lunghi minuti), ma nella restante mezz’ora assistiamo solo ad una fastidiosa sequenza di cross sbagliati, trequarti non sfruttata, verticalizzazioni inesistenti («Non c’è stata profondità….», ammetterà sconsolato Mihajlovic in sala stampa) Per non dire della tanta, troppa indolenza milanista quando ci sarebbero da raddoppiare i difensori ed i centrocampisti di un Napoli che, di suo, si limita a contenere. Con un Bacca completamente assente ed un Luiz Adriano volenteroso ma impreciso, del progetto ‘cattiveria + testa’ evocato da Sinisa restano giusto alcune fiammate di Bonaventura che però si concludono sempre con dei calci d’angolo velleitari. Ecco perché il team di Sarri potrebbe anche raddoppiare al 40′ con Higuain che, di tacco, spreca un signor assist di Hamsik. Paradosso dei paradossi l’intervento provvidenziale lo compie Zapata, finora uno dei peggiori in campo. Misteri del football… 

SECONDO TEMPO (UNA VOLGARE DIMOSTRAZIONE DI POTENZA AZZURRA) Rientrate in campo le due squadre, il Milan dovrebbe essere animato da un minimo desiderio di riscatto ed invece finisce subito in farsa. L’ennesima per il Diavolo dopo il brutto avvio di Firenze, il nulla di fatto con l’Inter (applaudita reazione rossonera e zero punti portati a casa), i brividi del secondo tempo friuliano e ovviamente il black out di Genova. Il de profundis rossonero risuona già imperioso al 48′ con uno scambio d’antologia tra Higuain ed Insigne con il talentino azzurro (inteso anche in chiave Nazionale) che indirizza il suo destro fatato dove Diego Lopez non riesce ad arrivare. Una mazzata tremenda, il Milan alza bandiera bianca con ancora la maglietta asciutta e gli ultimi due gol partenopei servono solo a rendere ancora più amaro il pillolone alla dirigenza rossonera. Ve li raccontiamo comunque: pennellata del solito, irrefrenabile Insigne al 68′ direttamente su calcio di punizione e sipario definitivo srotolato da Rodrigo Ely che devia nella sua porta un cross (innocuo?) di Ghoulam. Prima c’era stata una flebile reazione dei padroni di casa con un’incornata dello stesso Ely (ottima parata di Reyna al 59′), ma poca roba in confronto ai mezzi del Ciuccio. Il gol della bandiera non lo ottiene neppure Bonaventura al 89′ (punizione neutralizzata dall’ex Liverpool) e così Rizzoli fischia la fine senza badare al recupero, mandando all’inferno un Milan che cade per la prima volta tra le mure amiche. San Siro si sfoga scagliando dalla Curva Sud i primi, assordanti fischi di questo campionato.

RIFLESSIONI IN VISTA DELLA SOSTA Il calcio, visto dalle tribune, è un gioco semplice: il Diavolo di stasera, nelle intenzioni di tutti, doveva fare le veci della Sampdoria dello scorso anno: 4-4-2 buono per tutte le occasioni e pressing alto nella metà campo avversaria. Era l’unica maniera per portare a casa qualcosa visto che Ely e Zapata – a difendere – non valgono di certo Mexes e Romagnoli. Tale compito, invece, l’ha assolto il Napoli e con quei tre là davanti (lo scugnizzo ed il Pipita più un Callejon devoto alla causa) si è visto com’è andata a finire… Ed ora in casa rossonera sono già nove punti in meno dalla prima in classifica (complimenti, Fiorentina!) ad inizio ottobre e con tre scontri diretti (Viola, Inter e Napoli) finiti a favore degli avversari. Incredibilmente l’anno scorso i guai seri per mister Inzaghi cominciarono dopo una illusoria vittoria pre-natalizia col Napoli, seguita da una caterva di infortuni senza precedenti. Poi, come sappiamo, Pippo fallì tutti i traguardi in programma (pure la qualificazione agostana in Coppa Italia s’è dovuto beccare in eredità Mihajlovic…), ma almeno contro gli azzurri al Meazza vinse. Sinisa (premiato col Tapiro d’Oro nel parcheggio sotteraneo di San Siro) manco quello.

Marcatori: 13′ Allan, 48′ e 68′ Insigne, 77′ Ely (autogol)

Ammoniti: 14′ Allan, 32′ Bonaventura, 61′ Callejon, 63′ Antonelli, 66′ Ely, 80′ Jorginho

Espulsi: nessuno

Arbitro: Rizzoli di Bologna

MILAN (4-4-2): Diego Lopez; De Sciglio, Rodrigo Ely, Zapata, Antonelli; Kucka (83′ Poli), Montolivo, Bertolacci (57′ Cerci); Bonaventura; Luiz Adriano, Bacca. All: S. Mihajlovic

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (73′ David Lopez); Callejon, Higuain (80′ Gabbiadini), Insigne (73′ Mertens). All: M. Sarri