Milan, due vittorie o addio Mihajlovic - Calcio News 24
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2015

Milan, due vittorie o addio Mihajlovic

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Berlusconi è stufo. E il rinvio del closing potrebbe incidere sul mercato

E’ sempre più solo Sinisa Mihajlovic: sembra essere cominciato il countdown per l’allenatore del Milan, che ha deluso il presidente Silvio Berlusconi e perso pure l’appoggio dell’amministratore delegato Adriano Galliani. La sfiducia della società si è ripercossa inevitabilmente sulla squadra: il Milan è apparso una squadra senza identità e spirito combattivo, quello che avrebbe dovuto dare il tecnico serbo. E tra un sistema di gioco e l’altro la squadra ha perso terreno e ora vive un clima surreale a Milanello, dove il distacco tra allenatore e società è sempre più marcato. Per di più c’è la contestazione montante dei tifosi e i continui rallentamenti nella trattativa con Bee Taechaubol.

(QUASI) FUORI – E’ grande la preoccupazione di Berlusconi, che prenderebbe in considerazione l’ipotesi di intervenire nel caso in cui non arrivassero due vittorie dalle sfide contro Sampdoria e Frosinone. L’aggressività verbale e le uscite infelici sul patron non sono piaciute. Ieri si è diffusa pure l’indiscrezione sulle possibili dimissioni di Mihajlovic, ma è difficile credere che l’ex allenatore della Sampdoria maturi questa decisione. Toccherà a Berlusconi intervenire. E all’Ansa avrebbe confermato di essere deluso da Mihajlovic e da tutto il Milan, che considera ora una squadra poco affiatata. Del resto le soluzioni non mancano: da quella economica più vantaggiosa che porta a Tassotti o alla diarchia Brocchi-Lippi a quelle più suggestive, cioè Prandelli, Guidolin o Spalletti. L’unica praticabile, secondo il Corriere dello Sport, è la prima, visto che a libro paga ci sono ancora Seedorf e Inzaghi.

CLOSING NEL 2016 – Intanto ieri sono andati in scena i contatti tra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol, che si sono sentiti telefonicamente. Clima di cordialità e feeling tra le parti, che si sono scambiate gli auguri per le festività natalizie. E’ stato fatto, però, anche il punto della situazione sulla trattativa che dovrebbe portare il 48% del Milan nelle mani della cordata guidata dal broker thailandese: c’è la volontà di arrivare al closing, ma le parti hanno convenuto di riprendere i lavori a gennaio. La banca d’investimenti cinese Citic Securities sta faticando, stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, a chiudere la partita interna. L’ennesimo rinvio, dunque, avrà delle conseguenze sulle mosse di mercato, secondo Tuttosport: Berlusconi voleva mettere a disposizione un budget importante per rinforzare la rosa durante la sessione invernale di mercato, ma ora si prospetta low cost.